Pierluigi Cappello, “Questa libertà”

Letture

“Questa libertà” di Pierluigi Cappello, Rizzoli editore, 2013.

Ci sono parole senza corpo e parole con il corpo. Libertà è una parola senza corpo. Come anima. Come amore. Parenti dell’aria e quanto l’aria senza confini definiti, hanno bisogno di qualcuno che presti loro la sua carne, il suo sangue e i suoi limiti perché diventino concrete. In questo libro è raccontata la storia di come una libertà, la mia, sia germinata dai luoghi vissuti da bambino e poi abbia preso il volo dal mio incontro con la lettura. Così queste pagine, nei mesi, sono diventate un’ossessione, la scrittura mi ha torto il collo e ha costretto il mio sguardo nei luoghi felici dell’infanzia o a muovere i miei passi dentro dolori intensi che pensavo di avere rimosso. Mentre ero in ospedale, tanti anni fa, con lo sguardo ostruito dalle sponde di un letto, il dolore stava accucciato in attesa di un nuovo sforzo, pronto ad aggredire. E tuttavia, col tempo, il letto si è trasformato in un tappeto volante, un luogo in cui per un po’ ci si sottrae al mormorio del quotidiano e si vedono le cose da lontano e dall’alto. Da lassù gli anni scorrono via dalle nostre vene, si concede una tregua al corpo e il pensiero si libera del superfluo che ingombra la giornata. Ho concepito e scritto diverse poesie adagiato a letto. Non ci vuole molto: una matita, un taccuino e il mondo che si raduna intorno a te, e lascia i suoi segni sulla pagina da scrivere come baci sulla pelle di un’amata. Così possiamo darci alla sostanza tiepida dei sogni e, dopo, chiudendo gli occhi, salire a bordo del tappeto volante e vibrare nel cuore dell’aria più in alto che si può.

PIERLUIGI CAPPELLO nato a Gemona del Friuli Questa libertà nel 1967, è uno dei maggiori poeti italiani. Con Dittico (2004) ha vinto il premio Montale Europa, con Assetto di volo (2006) è stato vincitore dei premi Pisa e Bagutta Opera Prima. E nel 2010, con Mandate a dire all’imperatore, ha ottenuto il premio Viareggio-Rèpaci. Per Bur ha pubblicato Azzurro elementare (2013).
Scroll upScroll down.

1 pensiero su “Pierluigi Cappello, “Questa libertà”

  1. Caro Pierluigi,

    Il sogno,il letto che si trasforma in tappeto volante, tutti l’abbiamo desiderato dal tempo di Icaro e le ali di cera. Oggi che abbiamo le ali di acciaio siamo ancora troppo temerari e sempre insoddisfatti. Io cerco tanto di realizzare i momenti di sogno nel quotidiano perche’ la vita diventi non solo sopportabile, ma bella. La sublimazione che viene dopo una sofferenza ingiusta, e’ la compensazione di un destino inesplicabile. Come non ci vuole molto per concepire una poesia, non ci vuole molto per una vita felice… ma e’ certo un’alchimia quando una matita basta. Se potessimo far capire al mondo che tutto questo correre rovina e stanca, che i momenti di pausa devono essere una scelta consapevole, che c’e’ anche l’arte del vivere da imparare… “Questa liberta’” che si conquista con un cammino interiore e si moltiplica con generosita’la leggero’ con piacere!
    Grazie a te e a Luigia!
    Adriana

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *