Lo scrittore, poeta e critico svizzero di lingua italiana Giorgio Orelli, considerato uno dei principali esponenti del filone della poesia post-ermetica, è morto il 10 novembre 2013 all’età di 92 anni. Era nato ad Airolo, nel Canton Ticino, il 25 maggio 1921, e viveva a Bellinzona, dove aveva insegnato lettere alla Scuola cantonale di commercio e in seguito al Liceo cantonale.Laureatosi all’Università di Friburgo, dove ebbe tra i suoi maestri Gianfranco Contini (che lo incoraggiò anche come poeta), Orelli si è dedicato all’insegnamento e all’attività letteraria, collaborando a numerose riviste (“Il Verri”, “Paragone”, “Strumenti critici”).
Vicino ai modi della “linea lombarda” individuata da Luciano Anceschi, ma soprattutto sensibile, agli esordi, alla lezione di Giovanni Pascoli e di Eugenio Montale, e capace di recuperare con naturalezza gli echi piu’ suggestivi della tradizione poetica italiana (da Dante ad Alessandro Manzoni), ha privilegiato nella sua poesia il mondo circoscritto (il “cerchio familiare”) della sua patria svizzera, orientandosi, nelle ultime raccolte, verso cadenze più esplicitamente narrative.