Letture
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Il Meridiano Mondadori uscito nel 2011 contiene l’intera opera poetica di Amelia Rosselli. Nella raccolta d’esordio, “Variazioni Belliche”, emergono già i tratti costitutivi della sua poesia, nella quale prende corpo una struttura metrica chiusa per contenere un’esperienza del mondo lacerante, tragica. La tensione sperimentale si allenta nel secondo libro, “Serie Ospedaliera”, in cui la Rosselli si cimenta in un difficile dialogo con i modelli letterari. Con “Documento” si entra in una stagione nella quale emerge una sofferta condizione esistenziale. L’impegno letterario tuttavia non si interrompe: da “Primi Scritti” a “Sleep” viene confermato un lavoro senza discontinuità in cui la traduzione documentata nel Meridiano spesso surroga il venir meno della scrittura creativa.
In questo Meridiano la complessa opera della Rosselli viene affrontata con strumenti filologici accuratissimi: l’équipe dei curatori, coordinata da Stefano Giovannuzzi, ha avuto accesso a documenti d’archivio mai finora studiati e propone quindi i testi in una nuova versione, fedele all’ultima volontà dell’autrice, e in una nuova disposizione cronologica. L’introduzione è affidata a Emmanuela Tandello; la documentatissima cronologia consente di ripercorrere tutte le tappe di una travagliata esperienza umana, intellettuale e poetica.
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Cercare nel rompersi della sera un nascondiglio
meno adatto di questo che stimola i miei
riflessi in lunghe nappe obbligatorie. O
ritrovare fra le erbe frammiste di tenerezza
un’obbligatoria crudeltà il giorno che
tu fermasti gli occhi al solco della primavera
incantando un mondo di bestie con vetrali
lacrime che non scendevano ma s’imbrogliavano
nel tuo sonno tutto rose.
Cercare nel sonno che concede qualche mal
posto ristoro un’ombra gracile che fu quella
giovinezza persa fra stenti, quando doravi
il libro d’ore.
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