Alessandro Turci, "L'estro delle maree"

Turci, L'estro delle maree 180
Appuntamento
«Poesia strana, imprevedibile e intensa, che colpisce a fondo. Come d’altronde quei neri meriggi e quegli inverni velieri veramente s’imprimono nella memoria»
Claudio Magris
(dalla premessa a L’estro delle maree)
A Novara, SABATO 22 MARZO 2014 alle ore 19.00 alla Barriera Albertina (via XX Settembre), presentazione del libro di Alessandro Turci L’ESTRO DELLE MAREE. DIECI NOTTURNI (Interlinea, 2014) con tavole dell’artista argentino Héctor Navarrete esposte in sala e letture di Marta Zoffoli attrice in “To Rome with love” di Woody Allen.
IL LIBRO
L’Estro delle maree costituisce l’esordio poetico di Alessandro Turci, nato a San Remo il 7 ottobre 1970 ma formatosi tra Milano, Parigi e Berlino. Tra la capitale tedesca e quella italiana è avvenuta la gestazione di questi dieci notturni, dove ben visibili sono le fonti d’ispirazione: la Liguria, la classicità, il fascino di un certo ermetismo e il mare. Accanto ai sonetti l’autore propone prose che vogliono svelare in controluce la filigrana dei versi, così come le dieci chine di Héctor Navarrete, l’artista nato a Córdoba-Argentina nel 1955, ne costituiscono un laconico e al tempo stesso evocativo controcanto. La scelta di pubblicare questa raccolta d’esordio è stata confortata dall’approvazione di Claudio Magris con un giudizio che può essere un invito alla lettura: «poesia strana, imprevedibile e intensa, che colpisce a fondo. Quella luce blanda, quella prudente luna e quel vento crudo e tutto quel senso d’intrepido fissare il volto e lo sgomento della vita s’incidono fortemente. Come d’altronde quei neri meriggi e quegli inverni velieri veramente s’imprimono nella memoria». Perciò questi versi chiedono d’essere ascoltati con un impegno: «non chiedere alla voce di mentire / i suoi ricordi».
www.interlinea.com
 
 

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