Ci coglie impreparati la morte del grande attore Robin Williams. Fa male sapere che si possa morire quando non si è ancora nell’età di morire. Una morte che ci conferma, una volta di più, quel qualcosa di oscuro che avvolge il magico mondo Hollywood.
Williams è lo straordinario professore che ci ha insegnato, adolescenti, ad amare la poesia di Walt Whitman, scrittore, giornalista e poeta statunitense. John Keating, (o capitano, mio capitano), nel film “L’attimo fuggente ” (Titolo originale “Dead Poets Society” di Peter Weir) in italiano é stato tradotto con la locuzione del “Carpe Diem” del poeta latino Orazio, “Cogli l’attimo”, che in realtà significa, nella lezione del grande poeta nord irlandese Seamus Heaney, “accade in un giorno” , “tutto più accadere in un giorno”.
John Keating, il professore, interpretato da Robin Williams, che amava i suoi studenti all’inverosimile, e gli insegnava la vita attraverso le parole del grande poeta americano Walt Whitman, è stato forse il ruolo più celebre di Robin Williams.
Il film è immortale anche per la quantità di frasi divenute celebri nella memoria degli spettatori di tutto il mondo.
Eccone alcune, fra le più significative:
“O me, o vita! Domande come queste mi perseguitano, infiniti cortei d’infedeli, città gremite di stolti, che vi è di nuovo in tutto questo, o me, o vita! Che tu sei qui, che la vita esiste e l’identità. Che il potente spettacolo continui, e che tu puoi contribuire con un verso. Quale sarà il tuo verso!”
“Vivi la tua vita intensamente prima che tutto finisca… perché dopo saremo cibo per i vermi e concime per i fiori…”
“Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino, noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana.. e la razza umana è piena di passione. Medicina, legge, economia, ingegneria, sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento… ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l’amore, sono queste le cose che ci tengono in vita“.
“O vergine cogli l’attimo che fugge, cogli la rosa quando è il momento che il tempo lo sai, vola. E lo stesso fiore che sboccia oggi, domani appassirà”.
“Offuscate tutte le stelle, perché non le vuole più nessuno. Buttate via la luna, tirate giù il sole, svuotate gli oceani e abbattete gli alberi, perché da questo momento niente servirà più a niente”.
“Venite amici, che non è tardi per scoprire un nuovo mondo. Io vi propongo di andare più in là dell’orizzonte e, se anche non abbiamo l’energia che in giorni lontani mosse la terra e il cielo, siamo ancora gli stessi: unica ed eguale tempra d’eroici cuori, indeboliti forse dal fato, ma con ancora la voglia di combattere, di cercare, di trovare e di non cedere”.
Fa male sapere che Robin Williams soffriva di una grande depressione alla quale associava, l’ alcol, una miscela mortale, “che lo ha soffocato” in una forma di suicidio.
L’attore, 63 anni, è stato trovato morto la mattina del 11 agosto 2014 nella sua casa di Tiburon, in California. Premio Oscar e protagonista di film quali “Good Morning Vietnam”, “L’ Attimo fuggente” e “Mrs Doubtfire”, sarebbe morto per asfissia, anche se gli inquirenti hanno precisato che bisognerà attendere i risultati dell’autopsia per accettare le cause del decesso. Secondo quanto riferiscono i media Usa, l’attore è stato visto l’ultima volta ieri sera intorno alle 22.00.
Lo salutiamo con questa sua celebre frase tratta da “L’attimo fuggente”: “Qualunque cosa si dica in giro, parole e idee possono cambiare il mondo“.
Anche a me piaceva molto come attore Robin Williams, sapeva rendere poetici tutti i suoi personaggi sia quelli comici che quelli drammatici. Spero ci sia per lui una stella sul marciapiede che porta nell’aldilà,come ci sono quelle stelle sul marciapiede di Hollywood