E’ morto a Parigi il celebre scultore polacco, Igor Mitoraj. Lo si è appreso a Pietrasanta, la cittadina toscana dove l’artista risiedeva da tempo, alternando le sue permanenze nella capitale francese. A Pietrasanta, dove si trovano diverse sue opere, Mitoraj ha anche uno studio.
“Più successo di lui lo hanno avuto davvero in pochi, si possono avere dubbi sulla sua grandezza ma tutti gli riconoscono di avere avuto la capacità di creare una icona, che poi è ciò che si chiede oggi ad un artista”. Il critico Philippe Daverio ricorda così lo sculture Igor Mitoraj, morto all’ospedale Saint-Louis di Parigi. “Un artista non corrisponde tanto, oggi, a un percorso quanto a una immagine e Mitoraj lascia appunto una immagine, quella di un’antichità che ci è caduta in testa: è stato un traghettatore della classicità nel contemporaneo”, ha concluso Daverio.
Nascita di Venere
(foto di G. B. Romboni)
Biografia
Di madre polacca e padre francese, nel ’45 sopravvive al bombardamento di Dresda con la madre, che, finita la II Guerra Mondiale, decide di ritornare vicino a Cracovia.
Frequentato il Liceo Artistico a Bielsko-Biala, nel 1963 inizia a studiare pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Cracovia, dove ha come insegnante Tadeusz Kantor, e nel 1967 partecipa ad una collettiva alla Galleria Krzysztofory a Cracovia.
Nel 1968 arriva a Parigi, dove si iscrive alla École National Supérieur des Beaux-Arts. Nei primi anni’70 sviluppa un forte interesse per le antiche culture sudamericane e si reca in Messico per un anno.
Nel 1976 riscuote un grande successo con la sua prima personale presso la Galleria “La Hune” a Parigi: da allora si dedica esclusivamente alla scultura e apre uno studio a Parigi. Negli stessi anni riceve il “Prix de la Sculpture” a Montrouge ed il Ministro francese per la Cultura gli mette a disposizione uno studio al Bateau Lavoir di Montmartre. Nel 1979 si reca a New York, in Grecia e in Toscana.
Orizzonte
(Foto S. Sabella)
Tra le sue più significative mostre personali si ricordano: Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo, Roma (1985); “Biennale d’Arte Internazionale”,Venezia (sala personale, 1986); Compagnia del Disegno, Milano (1987); Palazzo Strozzi, Firenze (1987); The New York Academy of Art (1989); Castello Sforzesco, Milano (1991); Museo d’Arte Moderna, Lugano (2003); Piazza e Museo Nazionale, Poznam, Polonia (2003), Mercati di Traiano, Roma (2004); Jardins des Tuilleries, Parigi (2004); Palazzo Reale, Varsavia (2004); Ca’ Pesaro e città, Venezia (2005).
Riceve anche importanti commissioni per sculture monumentali in spazi pubblici e privati: Milano (“Fontana del Centauro”, 1991; “Omaggio a De Sabata”, Teatro alla Scala, 1993), Roma (sculture per le Piazze Mignianelli e Monte Grappa; “porte di bronzo”, Basilica di Santa Maria degli Angeli, 2009), Parigi (“Tindaro” e quattro sculture monumentali, La Défense), Londra (“Thsuki-No-Hikari”, British Museum, 1995), Atlanta e Tokjo. Suoi lavori si trovano anche in numerose collezioni pubbliche, fra cui: Hakone Museum e Abuta Sculpture Park, Giappone; Fundatciòn March, Majorca, Spagna; Fondazione Memmo, Roma; Yorkshire Sculpture Park, Gran Bretagna; Hirshhorn Museum, Washington D.C.; Museum Narodowe, Cracovia e Varsavia; Museo d’Arte Moderna, B&E Goulandris Foundation, Andros, Grecia; Canary Wharf, Londra; Bamberg; Museo degli Uffizi e Giardino di Boboli, Firenze.
E’ stato cittadino onorario delle città di Pietrasanta, Massa Marittima, e Greve in Chianti; gli vengono conferite le Medaglie d’Oro “Vittorio De Sica” in Italia e “Gloria Artis” in Polonia; riceve la laurea “Honoris Causa” all’Accademia di Belle Arti di Cracovia.
Arrivato a Pietrasanta nel 1979, vi si stabilisce dal 1983 aprendo uno studio e alternando soggiorni a Parigi. A Pietrasanta lavora presso i Laboratori Giorgio Angeli, Mario Bresciani, Franco Cervietti, Giancarlo Buratti, Lorenzo Lucchesi, Alessandro Petrucci, Rossano Luchinelli, Giuseppe e Stefano Giannoni, Roberta Giovannini, Rebechi e Stagi e le Fonderie Da Prato, Del Chiaro, L’Arte, Mariani e Tesconi. Nel 1992 viene insignito del “Premio Pietrasanta e la Versilia nel mondo” e nel 1994 dona “Il Centauro” alla Città, nella piazza omonima. Nell’area apuo-versiliese partecipa anche a diverse rassegne, tra cui si ricordano presso il Centro Culturale “L. Russo”: “Il passato e la presenza” (1983); “Il disegno degli scultori” (1988); “La veste del vuoto” (1993); personale (Chiesa di S.Agostino e Piazza Duomo); “Pietrasanta Sculture e Scultori” (2002); “La nostalgia del futuro” (2005); e anche, “Biennale Internazionale d’Arte”, Carrara (1996; 2000); “Sculture da indossare”, Forte dei Marmi (2007).