A cura di
Luigia Sorrentino
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Alberto Pellegatta è nato a Milano nel 1978, ha pubblicato Mattinata larga (LietoColle 2001) e L’ombra della salute (Mondadori 2011). Nel 2005 ha vinto il premio Cetonaverde. Presente nelle antologie I poeti di vent’anni di Mario Santagostini (Stampa, Varese 2000), Nuovissima poesia italiana di Maurizio Cucchi (Mondadori, Milano 2004) e Almanacco dello Specchio (Mondadori, Milano 2008), scrive d’arte (L’artista, il poeta, catalogo Skira, Milano 2010) e collabora come critico con quotidiani e riviste. Dirige la collana «Poesia di ricerca» per Edb Edizioni Milano.
DUE POESIE INEDITE
di Alberto Pellegatta
*
Spaesato può diventare
sommergibile. Mentre la città
piatta come un poster
pattina via simmetrica –
con le sue miniature violente.
Disinibita, affila il suo pugnale.
Smonta la tua destinazione.
*
Non suona, maltrattato, ma dura.
Le camere rimpiccioliscono
e nei recinti di terra battuta
si sfoga la rabbia dei ragazzi.
Nel giallo disagio dei prati, a scena muta.
Le dita notturne e dispiaciute dell’omicida puntano
sequenze di spettri che volano con i culi aperti
verso un dolcissimo massacro.
La civetta per certi morti è un fiore.