Rinviato il processo a Erri De Luca

Erri De LucaIl processo a Erri De Luca, è stato rinviato al 16 marzo 2015. Il giudice ha respinto la richiesta della procura di fare testimoniare l’architetto Mario Virano, presidente dell’Osservatorio sulla Torino-Lione, e questa circostanza è stata accolta con favore dalla difesa. “Diversamente – ha detto l’avvocato Gianluca Vitale – questo sarebbe diventato un processo contro l’intero movimento No Tav e con un’apologia del Tav”.

“Adesso sarà un processo sulle frasi che ho detto – ha osservato De Luca -. Ho usato la parola ‘sabotaggio’, che è una parola nobile usata anche da Gandhi. Continuo a pensare che il Tav vada sabotato, ma sono convinto che si saboterà da solo perché non ci sono i soldi per costruirlo. Il buco del Tav sarà un ‘buco interrotto’, un ‘bucus interruptus'”. Lo scrittore si è allontanato dall’aula di udienza che  si è svolta a Torino circondato dai fotografi fra gli applausi del pubblico.

Lo scrittore è accusato per  il reato di “istigazione a delinquere” per la frase da lui pronunciata in difesa dei sabotaggi ai cantieri dell’alta velocità. Stamattina quando Erri De Luca si è presentato all’aula del Tribunale a Torino, ha trovato una piccola folla ad accoglierlo, lettori, amici, cittadini “normali” con cartelli che rimandavano allo slogan nato dopo la strage di “Charlie Hebdo”, per rivendicare il diritto alla libertà di espressione: “Je suis Errì.”

je_suis_erri“La Tav va sabotata.” Questa la frase pronunciata da Erri De Luca che gli è costata l’incriminazione: “Conosco bene il significato della parola sabotaggio – ha ribadito lo scrittore – per trentasette notti sono stato proprio qui a Torino alla Fiat Mirafiori, dove con gli operai abbiamo bloccato la produzione.”

Prima che fosse deciso il rinvio del processo, proprio davanti all’aula del tribunale alcuni simpatizzanti di Erri De Luca, hanno distribuito gratuitamente copie di “La parola contraria”, il libro pubblicato da Feltrinelli, nel quale lo scrittore ribadisce le sue prese di posizione.

“La lotta No Tav è civile e democratica – ha detto Erri De Luca – firmando autografi.

” Diverso il parere del pm Andrea Beconi: “Questo reato è discutibile e si presta a strumentalizzazioni, nell’ordinamento esiste e noi dobbiamo farci i conti.”

“Più democratica e civile della lotta dei No Tav non ne conosco”, ha ribadito De Luca prima dell’apertura del processo. “Vorrei sapere – ha aggiunto – se ho davvero istigato qualcuno, chi ho istigato.”

“Se sarò condannato non farò ricorso.  Uno scrittore – ha detto – deve difendere le proprie opinioni, che nel mio caso sono diventate convinzioni.”

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