Ilaria Boffa, “Spaces”

spacesLa forma di scrittura che mi accompagna (che mi ha scelta in realtà) è in costante evoluzione e influenzata non soltanto da letture poetiche, ma in particolare da musica e opere di artisti appartenenti a generi e correnti che definirei underground o di confine.

E’ la curiosità a guidarmi, la fame di voci del passato e contemporanee, la scoperta di suoni marginali che aprono dentro di me spazi inattesi.

Il quotidiano è una scusa che supporta visioni, immagini e balzi ritmici.

L’utilizzo della concrete (visual) poetry, così come lo sviluppo della space poetry, legata ad una tipologia di musica che richiama scenari e riflessioni sul nostro esistere e sugli equilibri con le altre forme di vita, caratterizzano in parte i miei testi.

Ilaria Boffa

ESTRATTI

 

Vague and sticky

 

It’s like sliding into nothingness

a vague and sticky sensation of loosing references

clinging onto a special memory

as a branch jutting out the precipice

craved and unexpected during the fall.

 

And then submerge and re-surface from water

till you confuse your arms and legs

because they flow blurred and faint

following movements of the turmoil

you cannot stop or soothe.

 

There are such incredible times in solitude

when you can touch the unreal so solid

and absence becomes obsession

that stretches fingers in their need to reach

it awaits a miracle.

 

It’s like a jump into the void

this vague and sticky sensation

pulsing in the veins a forthcoming transformation

it rises and rises and rises

for it will exceed the whole weight of your being.

 

Traduzione – Indistinta

 

E’ scivolare nel nulla

Sensazione indistinta e appiccicosa di riferimenti allentati

Aggrappandosi ad un ricordo speciale

Come un ramo che spunta da un precipizio

Agognato e inatteso durante la caduta.

 

E poi affondare e riemergere dall’acqua

Fino a confondere braccia e gambe

Così diluite e sbiadite

E seguendo i movimenti del turbinare

Niente si ferma né si placa.

 

Ci sono momenti magici nella solitudine

Come il tocco solido dell’irreale

L’assenza che diviene ossessione

Mentre dita si allungano nel bisogno di raggiungere

In attesa del miracolo.

 

E’ saltare nel vuoto

Questa indistinta e appiccicosa sensazione

Pulsa nelle vene una imminente trasformazione

Cresce, cresce e cresce

Fino ad eccedere tutto il peso del nostro essere.

My grave

 

Yes, you’re allowed to

I’ll be the miniscule dust

on a Vinyl you’ll take from your case

the wet drop slithering

your steamy bathroom’s mirror.

I’ll be everywhere, everything

a place, a dream, a street sign

in the eye of the lizard

on the edge of desire

the bend of a howl.

A sense of being will expand

underneath my grave

and water will swell each clod

eroding Atlantis’s ruins

to disappear in the myth.

You’ll count the days to my return

like a dog waiting for its owner

like a slut fallen into the worst clutches

but I won’t relieve the pressure

I won’t survive to myself.

To and fro

to and fro

I’ll be the wind swaying your thoughts.

 

Traduzione – La mia tomba

 

Sì, ti è concesso

sarò polvere minuscola

sul vinile che sceglierai dallo scaffale

la goccia bagnata che scivola

sullo specchio umido del bagno.

Sarò ovunque, ogni cosa

un posto, un sogno, un segnale stradale

nell’occhio della lucertola

all’angolo del desiderio

la curva di un urlo.

Senso di essere si espanderà

al di sotto della mia tomba

e acqua gonfierà ogni zolla

erodendo le rovine di Atlantide

per scomparire nel mito.

Conterai i giorni al mio ritorno

come un cane che aspetta il padrone

come una sgualdrina tra braccia oscene

ma non si allenterà la pressione

non sopravviverò a me stessa.

Avanti e indietro

avanti e indietro

sarò il vento che spazza i tuoi pensieri.

 

 

Suburban meditation at 2am

 

 

Both cross pendants broke

simultaneously in their gold and platinum,

missing signs we agreed on.

Waiting for the relapse to start

I swallow malt probiotics in bed but definitely 

I’d need something else on my tongue.

Dogs bark outside

pausing at regular intervals they flip the plan

of my thoughts and I invest in some meditation.

There’s a map sketched on the subway

did I take the line to crawl out of you?

God call me again in the morning.

Awakening in this suburban hunch

numbs my imagination forcing extreme leaps,

all impulses crash down on me.

I’m a new release, a dot something

headed to everywhere conceivable,

footprints in shallow water to define religion.

 

Traduzione – Meditazione suburbana alle 2 del mattino

 

Si sono spezzati entrambi i pendagli

contemporaneamente, nel loro oro e platino,

simboli condivisi e ormai perduti.

Attendo l’inizio del ricadere

e ingoio probiotici al malto nel letto

anche se avrei desiderio d’altro sulla lingua.

Cani abbaiano all’esterno

interrompendosi ad intervalli regolari rovesciano il piano

dei miei pensieri e mi abbandono ad una qualche meditazione.

C’è una mappa abbozzata in metropolitana

ho forse preso la linea che mi trascina lontano da te?

Dio chiamami ancora al mattino.

Svegliarsi in questo presentimento suburbano

anestetizza l’immaginazione e forza balzi faticosi,

ogni senso implode dentro di me.

Sono una nuova realease, un punto qualcosa

diretta ovunque possible,

definisco religione, orme in acque poco profonde.

____

Ilaria Boffa è cresciuta a Pordenone in Friuli e vive a Padova. Insegna apprendimento socio emotivo in ambito educativo-scolastico a livello internazionale. Scrive in inglese ed ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie “Spaces”, edita da Limina Mentis, nel 2015.

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