Ivana Spinelli, Décou(r)âge

mostra_okINTERZONE: tre mostre su spazio/tempo 

a cura di Christian Caliandro

 2_Ivana Spinelli, Décou(r)âge

Nomos Value Research, viale Gorizia 52 – 00198 Roma

Inaugurazione: mercoledì 30 settembre 2015, ore 18.30

La serie di tre mostre INTERZONE, curata da Christian Caliandro presso gli spazi Nomos, luoghi di vita professionale, di scambio creativo e di ricerca sul presente, si propone di svolgere una riflessione articolata sui temi legati alla storia individuale e collettiva, al rapporto con la memoria – e soprattutto ai diversi modi in cui il tempo si concretizza nello spazio. 

 

Il secondo progetto espositivo, concepito e realizzato da Ivana Spinelli, si intitola Décou(r)âge: con questa puntata ci spostiamo in un territorio al confine tra il testo, la decorazione, la pittura e il linguaggio. La mostra parte dal découpage, tecnica nata nel Medioevo e diffusa a partire dal Settecento dai mobilieri veneziani come tecnica per velocizzare la decorazione di mobili laccati (in Italia era infatti conosciuta come “lacca povera”, o anche “arte povera”); tecnica semplice e diffusissima, impiega una varietà di colle, carte, pennelli e motivi decorativi.

Da qui l’artista costruisce un complesso e raffinato gioco di parole: In questo modo le parole (découpage- découragé-déco-courage-âge), che normalmente definiscono l’identità di oggetti, persone, contesti – i “nomi” delle cose – e a ben guardare la nostra stessa posizione nella realtà e nel mondo, tendono a farsi sfumate e indefinite. Così, all’interno di questo gioco, le definizioni si sovrappongono e si fondono l’una con l’altra, rendendo possibile – e desiderabile – il passaggio da un concetto all’altro, opposto (coraggio-scoraggiamento) entro i limiti di una parola che è (quasi) la stessa. Lavoro dopo lavoro, vediamo e sentiamo all’opera uno slittamento. Questo processo, se da una parte sottrae le nostre certezze, dall’altra ci offre possibilità e prospettive nuove: Décou(r)âge dimostra dunque come proprio l’assenza di confini precisi (e solo questa assenza) sia in grado di costruire una significativa apertura di sguardo: “Ciò che appartiene a un gioco linguistico è un’intera cultura” (Ludwig Wittgenstein,Lezioni di estetica, 1938).

Il motivo a découpage dipinto ad acquerello, scomposto nei singoli petali, riprodotto sulle scatole che a loro volta contengono i libri, accostato alle citazioni, crea un ambiente che al tempo stesso riflette su se stesso e sul senso intero della decorazione: dall’idea del découpage si raggiunge dunque una sorta di non-decorazione, strutturata come una rete di relazioni e di significati.  

 

La mostra è visitabile su prenotazione a partire dal 1 ottobre, dal lunedì al venerdì 

dalle ore 10:00 alle 13:00 e dalle 14:30 alle 18:00.

info@nomosvalueresearch.it

www.nomosvalueresearch.it

 

Ivana Spinelli (1972) vive tra Berlino e l’Italia, dove dal 2012 insegna all’Accademia di Belle Arti. Tra le mostre personali più recenti: Kaboom, doppia personale (Artcore, Bari 2014); Baustelle (BeoProject, Belgrado (2013); Art Goes City (Postaja Raumau, Slovenj Gradec 2013); Loverrs/Fuckerrs (Oltre Dimore Gallery, Bologna 2012). Tra le pubblicazioni che includono sue opere: Manon Slome, The Aesthetics of Terror (Charta 2009); Raffaele Gavarro, Caos #2, Global Fight Club di Matthias Reichelt, Distillery ed., 2011. Nel 2012 è stato pubblicato dalla Revolver Books di Berlino il suo libro di disegni Global Sisters – The Contradictions of Love. www.ivanaspinelli.net

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INTERZONE è parte del Programma Cultura di Nomos Value Research che nel 2015 avrà come tema dominante il rapporto spazio/tempo. Un tema di grande importanza per chi si occupa di impresa, per chi ogni giorno cerca di sviluppare un programma e di definire progetti da condividere con altri. Tutto si regge sul rapporto spazio, tempo e azione; elementi fortemente interconnessi, dove lo spazio sembra dare origine agli altri due. Chi progetta spazi, come imprenditore, architetto o artista non può non porsi ogni volta una domanda: ma questo spazio che tempo genera? Questo vale per un’impresa, così come per un territorio. Ecco dunque la seconda mostra del Programma Cultura di Nomos per il 2015.

 

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