“Lezioni di Letteratura Italiana Contemporanea”

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Giulio Ferroni nella foto di Dino Ignani

Nota di Carlangelo Mauro

Lezioni magistrali di Letteratura Italiana Contemporanea: Granese, Ferroni, Baldi.
Dirette agli studenti delle classi V, in vista dell’Esame di Stato, continuano con l’intervento di Ferroni su Pasolini mercoledì 17 febbraio ad Avella, Teatro Biancardi ore 9.30.

Continua il ciclo di lezioni a cadenza annuale, intitolato “Lezioni di Letteratura Italiana Contemporanea”, organizzato dal Liceo Scientifico-Linguistico-Artistico “E. Medi” di Cicciano, curato dal Dirigente Scolastico prof. Pasquale Amato, dalla docente Rosanna Napolitano, dal poeta e critico Carlangelo Mauro. Il ciclo si è inaugurato l’11 dicembre presso il Centro Nadur del Comune di Cicciano; mentre contemporaneamente si svolgono al Liceo, in collaborazione con l’Associazione Culturale Internazionale Sinestesie e La casa della poesia di Baronissi, incontri con poeti italiani e stranieri nell’ambito del progetto “Voci dal mondo” (M. al-Masri, S. Gudzević su Izet Sarajlić, B. Galluccio. M. Cucchi, J. Hirschman), le attività didattiche mirano anche alla riflessione critica su autori canonici e ormai classici della contemporaneità. Le lezioni magistrali sono tenute in diversi comuni del territorio riservate alle classi V, ma aperte anche al pubblico esterno. Hanno avuto inizio con la lezione di Alberto Granese (Univ. di Salerno) sul tema “Natura e cultura: i riflessi fisici, etici e psichici della guerra nella narrativa di Alberto Moravia”.

Il 17 febbraio, anniversario della morte di Giordano Bruno, il prof. Giulio Ferroni, dell’Univ. “La Sapienza”, relazionerà, sull’‘eretico’ Pasolini. Il tema della lezione è “Pasolini: il corpo, la storia, il destino”. Ferroni è uno dei più grandi critici e storici della letteratura italiana, autore della fortunatissima “Storia della letteratura italiana” in quattro volumi uscita per Einaudi nel 1991, poi in versione rinnovata per Mondadori nel 2013. Il profilo storico è stato accompagnato anche da brani antologici e ha avuto quindi amplissima diffusione nelle scuole. Il metodo critico di Ferroni è stato definito dallo stesso autore come “eclettismo diffidente”, all’insegna di una fede tutta laica nelle funzioni e nel ruolo che la letteratura può ancora avere oggi, tra le mille difficoltà, i pericoli e contraddizioni della società contemporanea, «tra dominio dei media e della pubblicità» e «l’incontrollabile proliferazione della produzione». Convinto che sia necessaria una ecologia della stessa letteratura, per liberare la mente dai testi e messaggi inutili. che costituiscono l’orizzonte della comunicazione degradata in cui siamo tutti immersi, in “La Passion predominante” (Liguori, 2009) Ferroni ha scritto che la letteratura − in questo si sente la lezione di Pasolini − può essere vissuta come «una particolarissima religione: religione senza sacerdoti, senza poteri, senza dogmi, aperta alle possibilità più diverse, disposta ad assumere dentro di sé gli dei e i santi più eterogenei, ma anche a scacciare gli indegni fuori dai territori del sacro; religione laica e atea, ironica e ambivalente, universale e relativizzante». Tantissime le pubblicazioni di Ferroni: tra le più recenti in volume si ricordano: Ariosto (2008, Premio De Sanctis 2009), Prima lezione di letteratura italiana (2009), Scritture a perdere. La letteratura degli anni zero (2010), Il comico: forme e situazioni (2012), Gli ultimi poeti: Giudici e Zanzotto (2013), La fedeltà della ragione (2014). Da segnalare in particolare la seconda edizione ampliata nel 2010 di uno de suoi saggi più importanti (uscito nel 1996) Dopo la fine, in cui la condizione «postuma della letteratura» e dei letterati, la consapevolezza del passato e della grande tradizione che ci ha preceduto, delle liberazioni e delle catastrofi del ’900, inscrive la possibilità nel futuro nel senso del limite. Ferroni si è occupato anche del mondo della scuola e in La scuola impossibile (2015) rivolge il suo sguardo critico alla attuale riforma della scuola.
Il 10 marzo, il prof. Guido Baldi (Univ. di Torino), autore, con altri, di “Dalla storia al testo, dal testo alla storia”, celebre antologia e storia della letteratura uscita nel 1993 per Paravia, poi rinnovata in varie edizioni, concluderà la prima tranche di incontri con una lezione su Pavese.

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