Premio Poesia “Mauro Maconi” 2016

cache_56664435 MILANO, 28 GIUGNO 2016 – ORE 19.00, BELVEDERE, 39° PIANO, PALAZZO LOMBARDIA

Si svolgerà martedì 28 giugno alle ore 19.00 presso il Belvedere al 39° piano di Palazzo Lombardia la cerimonia di conferimento del Premio intitolato alla memoria di Mauro Maconi, poeta varesino scomparso a soli 43 anni nel 2001.

Il Premio, patrocinato da STAMPA 2009, casa editrice che ha proseguito il progetto editoriale nato nel 1999 da un’idea dello stesso poeta condivisa da Maurizio Cucchi e Marco Borroni, ha cadenza annuale ed è alla sesta edizione.

Obiettivo del premio, a fini esclusivamente filantropici, è quello di sensibilizzare l’interesse verso la letteratura contemporanea, nonché di rendere omaggio alla memoria e al valore artistico del poeta Mauro Maconi, scomparso 15 anni fa.

La Giuria del Premio, presieduta dal poeta e critico letterario Maurizio Cucchi, è composta da
Giuliana Nuvoli, Giorgio Prestinoni, Mario Santagostini, Giovanni Tesio e Valeria Poggi (segretaria con diritto di voto).


I finalisti individuati dalla giuria per questa edizione sono:

Sez. A – Premio “Mauro Maconi”

Mariangela Gualtieri, Le giovani parole (Einaudi, 2015)
Paola Loreto, Case spogliamenti (Aragno, 2016)
Annalisa Manstretta, Gli ospiti delle stagioni (Atì Editore, 2015).

Sez. B – Premio “Mauro Maconi” – Sezione Giovani (nati dopo il 1° gennaio 1976)

Lorenzo Babini, Santa ricchezza (CartaCanta Editore, 2016)
Valentino Ronchi, L’epoca d’oro del cineromanzo (Nottetempo, 2016)
Greta Rosso, Manuale di insolubilità (LietoColle/Pordenonelegge, 2015).

Il Premio ha ottenuto il Patronato della Regione Lombardia.

Saranno presenti, oltre alla giuria e agli autori finalisti, l’editore Marco Borroni e, in qualità di partner, Giuseppe Bonomi, entrambi amici di Mauro Maconi.

ALBUM VINCITORI PASSATE EDIZIONI

PREMIO 2015
Giancarlo Majorino, Torme di tutto (Mondadori, 2015)
Clery Celeste, La traccia delle vene, (LietoColle/Pordenonelegge, 2014)

PREMIO 2014
Mario Benedetti, Tersa morte (Mondadori, 2013)
Alessandro Pancotti, Le iniziali (LietoColle, 2014) – Sezione Giovani

PREMIO 2013
Giampiero Neri Il professor Fumagalli e altre figure (Mondadori, 2012)
Francesco Maria Tipaldi – Luca Minola Il sentimento dei vitelli (EDB Edizioni, 2012) – Sezione Giovani

PREMIO 2012
Patrizia Valduga Libro delle Laudi (Einaudi, 2012)
Alberto Pellegatta L’ombra della salute (Mondadori, 2011) – Sezione Giovani

PREMIO 2011
Nanni Balestrini Cosmogonia (Mondadori, 2010)
Lucrezia Lerro L’amore dei nuotatori (peQuod, 2010) – Sezione Giovani

VITA E OPERE

Mauro Maconi nasce a Varese nel 1958.

Esordisce giovanissimo, pubblicando versi sulle riviste «Il Policordo», «L’altro versante» e «Caffè Michelangiolo».

Nel periodo 1976-1978 è autore e conduttore, in compagnia di Giorgio Prestinoni e Marco Borroni, di una trasmissione culturale Il castello in onda su una delle prime emittenti private, Radio Varese, per la quale scrive critiche letterarie ed editoriali venati di ironia e di laico scetticismo.

Tra gli anni ’80 e ’90 è attivo come promotore, insieme a Dino Azzalin, di letture poetiche a Varese con i migliori autori italiani.

Nel 1996 vince il Premio Nazionale di Poesia “Il Fiore”, a Chiesina Uzzanese (Pistoia).

Nel 1998, da una sua idea nella quale coinvolge Marco Borroni e Maurizio Cucchi, nasce la collana di poesia iniziata da Stampa, Brunello e proseguita da Stampa 2009, il cui scopo era offrire visibilità a giovani autori, in un ambito, quello poetico, che in Italia di spazio ne aveva e, purtroppo, ne ha ancora poco.

Nel febbraio 1999 esce il suo primo libro di poesie La materia dell’amore (Ed. Stampa, Brunello – Varese) con la prefazione di Maurizio Cucchi, che scrive:
“In quei versi la nobile delicatezza del suo animo si sposava con l’eleganza semplice della forma […]. Un canzoniere d’amore e dolore, triste e appassionato, verissimo nei suoi passaggi dalla limpidezza del dire all’opacità dell’emozione”.

Nel poco tempo che ancora gli resta, Maconi inizia a scrivere un poemetto, Il commesso, testo di grande respiro e maturità, costruito sul libero sviluppo narrativo attorno a un personaggio, nel quale la felice precisione della parola, tipica dello stile di Maconi, riesce a esprimersi anche attraverso un’energia intensa, coinvolgendo figure e situazioni in un componimento al tempo stesso raffinato e potente.

Il commesso è stato pubblicato nel 2006 nell’«Almanacco dello Specchio» edito da Mondadori.

Mauro Maconi scompare prematuramente a soli 43 anni nel 2001, al termine di una
lunga malattia.

Un anno dopo, nella stessa collana da lui voluta, esce il volume Mi ricordo Mauro che raccoglie gli scritti e le poesie di molti suoi amici che lo hanno ricordato nella molteplicità dei suoi aspetti di uomo e di poeta, sottolineandone la grande umanità e la sensibilità, oltre alla inesauribile curiosità intellettuale.

Tra gli autori di Mi ricordo Mauro: Dino Azzalin, Mario Benedetti, Marco Borroni, Maurizio Cucchi, Milo De Angelis, Ermanno Krumm, Vivian Lamarque, Giampiero Neri, Valeria Poggi, Giorgio Prestinoni, Tiziano Rossi, Nicola Vitale, Cesare Viviani.

Nel 2011 SEA Aeroporti Milano istituisce il Premio di Poesia che porta il suo nome.

Sempre nel 2011, Stampa 2009 pubblica il volume L’indifferenza del tempo che raccoglie gli scritti, sia pubblicati che inediti, del poeta varesino.*

In ordine (quasi) cronologicamente inverso, il volume parte con Il commesso, prosegue con La materia dell’amore, per concludersi con una sessantina di poesie inedite scritte tra il 1979 e il 1999. Queste ultime, rintracciate tra i suoi quaderni, sono state pazientemente ordinate da Marco Borroni (l’editore del volume) con l’aiuto della famiglia e di Maurizio Cucchi e mostrano, così scrive lo stesso critico letterario nella prefazione: “come anche nei versi giovanili Mauro avesse mano sicura. Era, insomma, sorretto da un gusto naturale, dalla capacità di comporre con eleganza e scioltezza di movimenti. La sua, infatti, è quasi sempre una parola che sa essere lieve, che sa esercitare fascino con discrezione.”

“Mauro Maconi – così conclude Cucchi – avrebbe potuto darci altro, e molto. Avrebbe potuto darci nuove poesie cariche di grazia e sostanza, di intelligenza e sentimento, ma il tempo ha brutalmente impedito al suo nobile animo di esprimersi quanto avrebbe potuto. Ciò che ci ha lasciato, questa complessiva, molto internamente articolata raccolta, è un’opera di qualità e verità non comuni, che lo colloca a buon diritto tra le figure più solide e definite della sua generazione poetica.”

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