Michela Zanarella ha cercato la poesia subito dopo un grave incidente stradale al quale è sopravvissuta. Non a caso Michela mi scrive che da quel momento ha capito che la poesia è un bene prezioso. Mi ha scritto: “La poesia è un’arte profonda e delicata. Va nutrita e curata come si cura un fiore, giorno per giorno.”
Ora, se tutti provassimo a sostituire la parola ‘poesia’ con la parola ‘vita’ la frase scritta da Michela diventerebbe questa: “La vita è un’arte profonda e delicata. Va nutrita e curata, così come si cura un fiore, giorno per giorno.”
E allora la domanda è questa: di cosa ci parla Michela? Della vita o della poesia? A voi la risposta.
Michela racconta di una luce che è entrata nella sua vita e che non l’ha mai più abbandonata. Scrive di aver ‘voluto, desiderato’ la poesia dopo il trauma, improvviso e incancellabile. Michela racconta che quell’evento drammatico ha potenziato il suo amore per la vita, (a partire ‘da’ un certo giorno – indimenticato), e ha reso possibile l’incontro con la poesia.
E ora ditemi: come si fa a non ascoltare Michela?
ALBA PRIMITIVA
Abbandoni di luce.
Mura di nebbia.
Mi trovo nelle opache
distanze del cielo
a cercare il volto della pianura.
Mi rattrista il silenzio
delle nuvole sepolte.
Il vapore scava tra le zolle.
Prego le mie palpebre
di fuggire l’inganno.
Sotto l’abisso,
all’anima è concesso
il chiaro di un’ alba primitiva.
Così si ricompongono
le ghiaie
e le braccia nude della strada.
****
DEL RESPIRO DELLA LUCE
Mi disseto
del respiro della luce,
spingo con forza le palpebre
verso l’alba.
Mi lascio nascere
accanto ad un confine aperto,
in lingua di cielo riaffioro.
Sottomessa a chiarore
di follia,
non ho più anima.
Mi spaventa chi ho di fronte:
il mio destino,
che è sudario
di memoria e nuvole.
***
DANZA POETICA
Per deliziare i miei occhi
di poesia voglio scrivere sul cielo
con le punte del sole.
Le mani sciolte nel vento
guarderanno le caverne di luce,
l’orologio di vapore
piomberà sui corpi degli insetti.
E’ chiaro il fiume di nuvole
che scorre sull’azzurro
e l’ incantesimo sulle piogge
senza dimora.
Guarderò le porte della notte
spalancarsi sulle ali di gufo
e quando abbaierà il silenzio
mi seppellirò nel piacere.
Godrò come lo zampillo
d’una fontana
a crearmi un verso tra i sogni
della luna.
Sonetti di stelle
s’ alzeranno oltre il buio
stringendo l’orizzonte
alla mia anima.
***
ROMA SENZA TEMPO
Ancora un azzurro cielo
mi avvicina alle spalle nude
di Roma.
Dorme il Tevere
tra le risa di sassi e foglie antiche.
Mi porto agli occhi
la fertile aria delle piazze,
le sillabe verdi di zoccoli in corsa,
il canto segreto di archi in perfetta
geometria.
Ascolto le polveri senza tempo,
l’avido ritmo delle botteghe,
il sole che chiama a gioia precoce
la gente.
Faccio miei i respiri sacri
delle chiese,
gli schianti veloci di smorfie curiose
nei vicoli chiari,
i privilegi di tanta bellezza intatta.
***
Michela Zanarella è nata a Cittadella (Padova) nel 1980. Ha iniziato a scrivere poesie nel 2004. Ha pubblicato la sua prima raccolta di versi dal titolo “Credo” con l’associazione culturale MeEdusa. Poi, “Risvegli”, ed. Nuovi Poeti, e “vita, infinito, paradisi” ed. Stravagario nel 2009. Nello stesso anno le Edizioni GDS hanno pubblicato la sua prima raccolta di racconti dal titolo “Convivendo con le nuvole” ampiamente diffusa sul web.
semplicemente belle tanti auguri
Andrea Lucani
Stupenda Roma senza tempo. Suggestive e profonde tutte. Mi piace molto come rendi la natura, il paesaggio, reinterpretato da un’anima che si percepisce estremamente palpitante, tra sacro e profano.
Complimenti.
Elisa M.
grande Michela le tue poesie sono meravigliose :-)))))))
Brava la nostra Michela! 🙂
Gioisco insieme a te cara amica. Ti abbraccio.
Ale
Grazie davvero di cuore a tutti voi, le vostre parole mi danno gioia per continuare a scrivere e a vivere d’emozioni.
Complimenti Michela!
Michela Zanarella è la conferma di ciò che Alberto Moravia ricordava nell’Orazione a Pier Paolo Pasolini: “Di Poeti autentici ne nascono ben pochi……”
Ciao,
ogni poesia di Michela è un inno alla vita, è pregna di emozioni.
La sostituzione della parola “poesia” con “vita” è azzeccatissima!
Valter
Cara Michela,
ecco la gioia… e la vita.
Complimenti per la prestigiosa vetrina e per le stupende poesie.
Bruno
belle Michela semplicemente belle, la poesia su Roma poi mi ha commosso e intenerito, ecco ci presenti la vita per quello che dovrebbe essere e tu hai trovato le parole per dirlo.Grazie
Toccanti e profonde poesie di un animo sensibile, dove i versi s’intrecciano e scorrono come note musicali tra gioia e malinconia. Anna Maria Campello
ALBA PRIMITIVA,”All’anima è concesso….”DAL RESPIRO DELLA LUCE”
mi disseto…..DANZA POETICA….E ROMA SENZA TEMPO, sono veri capolavori di MICHELA…Così come tutto il tuo repertorio,che è vasto!…Tutto questo successo fa parte di te,della tua vita.
LA VITA.Il futuro o il passato?Un futuro imprevedibile o un passato incombente avviluppato nei ricordi?Michela,per te la vita è oggi, questo è il mio augurio….nino
Ho conosciuto MIchela tramite il mio sito che tratta il tema del marketing librario, ma ora mi sto innamorando delle sue splendide poesie…
C-O-M-P-L-I-M-E-N-T-I!!!!
Grazie Michela per i sentimenti e l’emozioni che sai regalarci!
La tua musa ispiratrice è la tua voglia di esserci…
Valerio D’Amato
Grazie Michela per i sentimenti e l’emozioni che ci regali ogni volta!
La tua musa ispiratrice è la “vita”…
La tua voglia di esserci!
Valerio D’Amato
reinventa la realtà con semplici pennellate per introdurci nel suo mondo poetico. Un modo di scrivere senza tempo o spazio le parole vivono di nuove allegorie per spiegare i sentimenti e l’essenza delle cose, commista ad una musicalità senza note che ne è il ritmo e forse lo scopo, una nuova musica fluisce e ti prende e non sai come, ne da dove viene, è lì e lì stava mille anni fa e ci sarà ancora.
Nelle tue poesie temi e immagini ricorrenti: nuvole, cielo, sole, vento, mani, occhi. A dire dell’affinità, quasi della compenetrazione, tra te e il paesaggio. Ed è commozione quella che leggo nei tuoi versi, un “muoversi verso” orizzonti lontani, sapendo che là, proprio là, sta la risposta alle mille domande che tormentano l’animo umano. Versi discreti, i tuoi, che urlano, nonostante tutto, la tua sterminata voglia e gioia di vivere. Ciao.