E’ nata la prima banca dati della lirica romanza e del linguaggio amoroso europeo. I primi risultati del
progetto di ricerca “Il lessico europeo dell’affettività” saranno presentati all’Accademia dei Lincei venerdì 13 maggio, alle ore 17 (Palazzo Corsini via della Lungara 10) a Roma. All’incontro all’Accademia dei Lincei parteciperanno i professori Roberto Antonelli, Mercedes Brea, Paolo Canettieri, Rocco Distilo, Lino Leonardi.
Il progetto, coordinato dal prof. Roberto Antonelli, vede impegnate le Universita’ della “Sapienza”, della Calabria, di Siena, di Santiago de Compostela e l’Istituto del Cnr – Opera del vocabolario dell’Accademia della Crusca.
Il lessico dell’affettività ha visto la sua prima formazione e articolazione nelle lingue romanze medievali a partire dalla lirica dei trovatori in Provenza, per poi espandersi rapidamente in tutta l’Europa: dalla Francia alla penisola iberica, all’Italia e a paesi di lingua non neolatina, come la Germania.
Con Francesco Petrarca il linguaggio dell’affettività elaborato in sede lirica ha poi pervaso e unificato capillarmente anche sul piano linguistico l’immaginario amoroso ed emotivo europeo.
Per ricostruirne i percorsi e i campi semantici più importanti sono state raccolte, per la prima volta al mondo, le concordanze complete di tutta la lirica romanza medievale in banche-dati che permettono l’esame di tutto il patrimonio lessicale della lirica medievale, con varie e notevoli possibilità di ricerca.
Nel corso della presentazione ai Lincei saranno mostrate, oltre a singole indagini semantiche, le banche-dati e le modalità della loro integrazione in un unico portale web che permette di effettuare, per il lessico delle emozioni, indagini comparative e contrastive per l’intero patrimonio lirico europeo unitariamente considerato.
Tale piattaforma, oltre a consentire possibilità di indagine e analisi del tutto originali, si costituirà come un innovativo modello di riferimento per la costruzione di un network d’interesse culturale europeo, volto ad estendere l’indagine anche diacronicamente, fino alla letteratura contemporanea.