E’ morto Jorge Timossi, ispirò Felipe di Mafalda

Lo scrittore e giornalista argentino-cubano Jorge Timossi, che ispirò il personaggio Felipe del fumetto “Mafalda” del suo amico Quino, è morto all’Avana all’età di 75 anni per un infarto del miocardio.Secondo quanto pubblicato oggi dal quotidiano cubano “Granma”, che sottolinea la sua grande amicizia con Fidel Castro, Timossi è deceduto lunedì scorso, tre giorni dopo il suo compleanno, e i suoi resti sono stati cremati per sua volontà.

 

 

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Il grande disegnatore argentino fece debuttare Felipe come fumetto il 19 gennaio 1965, ispirandosi al suo intimo amico Timossi. Felipe è il migliore amico di Mafalda, con lui condivide le riflessioni sul mondo: è un sognatore, odia la scuola e preferisce i fumetti del ‘Cavaliere solitario’; spesso e’ in difficoltà per il suo eccessivo senso di responsabilità; abita nello stesso palazzo di Mafalda.
Nato a Buenos Aires nel 1936, nazionalizzato cittadino cubano, dal 1961 Timossi lavorava all’agenzia di stampa Prensa Latina, di cui è stato uno dei fondatori all’Avana.E’ stato corrispondente e inviato speciale in vari Paesi, seguendo in particolare guerre e rivoluzioni; ha viaggiato a lungo in Francia, Messico, Algeria, Angola, Libia, Sudan e Marocco. Timossi è stato anche vicepresidente dell’Istituto Cubano del Libro e direttore dell’Agenzia Letteraria Latino-americana.

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Timossi era corrispondente da Santiago del Cile quando ci fu il golpe di stato nel settembre 1973 e potè comunicare telefonicamente con il presidente Salvador Allende poco prima della sua morte, mentre si trovava asserragliato nel palazzo della Moneda; momenti che ha ricordato nel suo libro “L’ultima battaglia del presidente Allende” (1974), tradotto in tredici lingue e pubblicato anche in italiano da Feltrinelli.
Come inviato speciale, Jorge Timossi seguì anche la rivoluzione iraniana di Khomeini e numerosi viaggi internazionali di Fidel Castro. E’ autore di reportage divenuti documenti storici
come quelli sul golpe cileno del dittatore Augusto Pinochet.
Per Baldini Castoldi Dalai editore Timossi ha firmato la postfazione al volume “Il sogno di Salvador Allende” (1998).
Per la sua attività di giornalista nel 1979 Timossi è stato insignito del Premio Internacional de la Organizacion Internacional de Periodistas.

A Cuba ha ricevuto il Premio Nacional de Periodismo “Jose’ Marti”. Ha pubblicato varie opere narrative e poetiche, tra cui “Las cosas como son” (1991).
Nel 1995 ha dato alle stampe “Racconti minimi”, tradotto in italiano da Baldini Castoldi Dalai editore (1999). Le micro-narrazioni e i mini-racconti raccolti da Timossi in volume, minuscoli snodi di poesia e di humour, rientrano in un genere che ha una tradizione nobile e antica. In America Latina ne è capostipite riconosciuto e cultore amatissimo lo scrittore guatemalteco Augusto Monterroso.

Jorge Timossi si diverte in queste pagine a percorrere con lievità e gusto dell’assurdo la superficie del mondo reale. Archivio del possibile e abbecedario dell’esistente, i suoi “Racconti minimi” sono un leggiadro e divertito commento alle cose che popolano il nostro universo visivo e uditivo. Ed ecco che una serie di parole-situazione si fanno distico surreale, giocosa frammentazione dello sguardo, scherzo e trompe-l’oeil.

Il tutto assecondato e moltiplicato, elevato all’ennesima potenza dalle illustrazioni irresistibili e solo all’apparenza ingenue del grande Quino, inventore di Mafalda e del tenero e sventato Felipe.

http://butterfly2.altervista.org/immi_varie_file/mafalda.htm

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