Viviana Nicodemo, “Figure del grido”

Viviana Nicodemo presenta una quarantina di immagini inedite per la mostra fotografica ‘Figure del grido’ a cura di Carlo Micheli che inaugura a Mantova il 20 maggio 2017, ore 18, alla Casa del Rigoletto, durante Mantova Poesia – Festival internazionale Virgilio.

Ma voi, di grazia, non vogliate sdegnarvi:
ogni creatura ha bisogno dell’aiuto degli altri.
(dell’infanticida Maria Farrar)
Bertolt Brecht

Attraverso l’obiettivo di Viviana Nicodemo, cogliamo l’estetica del dolore, la trasformazione fisiognomica causata dalla tribolata litur-gia del “male di vivere”. Attori insostituibili, nella rappresentazione di se stessi, i protagonisti, le figure per meglio dire, danno vita alla drammatizzazione del proprio dramma personale, un meta-dram-ma sconvolgente e profondo che ci turba, scatto dopo scatto. Quel grido dirompente/trattenuto, sottinteso/palese, esternato/deglutito è assordante per lo spettatore ma afono per le “figure”. Non vi è nulla di liberatorio in quel grido: è uno sputo in faccia al mondo, un atto di accusa e al tempo stesso una resa incondizionata. Un grido che pare significare: “Cos’è normale? la vostra indifferen-za o il nostro strazio?”. La regia della Nicodemo, assecondante e mai prevaricante, ci pone di fronte a sofferenze interiori di cui non conosciamo l’origine ma, qualunque essa sia… voi, di grazia, non vogliate sdegnarvi: ogni creatura ha bisogno dell’aiuto degli altri.

Carlo Micheli

Figure del grido

Figure del grido. Figure che vivono il grido nella sua pienezza e gli sono simultanee. Oppure si aggirano negli immediati dintorni, lo precedono, lo invocano senza poterlo raggiungere, lo attendono e lo preparano, allestiscono il rituale che saprà farlo esplodere. Figure del grido, quelle di Viviana Nicodemo. Ma anche tempi del grido, stagioni del grido, epoche del grido, tutto ciò che custodisce la possibilità e l’imminenza del grido. Cantine del grido. Binari del grido. Chiodi, ciotole, lenzuola, corone, foglie, specchi del grido. Grido di rabbia, grido di soccorso, grido taciuto, rinviato, introvabile, grido di orrore, spavento, sorpresa, liberazione. Il grido è un luogo verticale, un luogo che non si può abitare, un luogo senza dialogo: luogo di isolamento che condanna a un regime di isolamento. Viviana Nicodemo è maestra nel raccontare, con il filo teso e profondamente lirico del suo sguardo, la prigionia di queste anime che non vengono accompagnate, anime uscite dal gruppo e sospese nel loro unico gesto: voci soliste e solitarie, silenzi che non giungono alla voce, creature smarrite, inaccostabili, chiuse in una regione assediata e colte dall’ obiettivo medianico di Viviana Nicodemo in un punto estremo dell’assedio, quando la tensione si fa spasmodica e la fortezza è sul punto di crollare. Le immagini qui presenti, con la rara e drammatica potenza delle loro inquadrature, non solo testimoniano questa tensione, ma la fanno propria, la fanno confluire nel rettangolo della cornice, la assorbono in ogni dettaglio e ne vengono impregnate, ci gettano in un cosmo senza fondamenta e senza porti da raggiungere, minacciato in ogni istante dal mutismo e dal respiro della follia.

Milo De Angelis

Mantova, 20 maggio 2017
Titolo della mostra: Figure del grido
Autore: Viviana Nicodemo
Genere: fotografia
Luogo: Casa di Rigoletto – Mantova, Piazza Sordello

Inaugurazione: 20 maggio 2017 – ore 18.00
Durata: 20 maggio / 11 giugno 2017
Organizzazione: Comune di Mantova – Ufficio Mostre
A cura di: Carlo Micheli Info: 0376.288208
Orari: tutti i giorni 9.00-18.00

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