Biancamaria Frabotta, l’equilibrio del linguaggio


Oggi, 20 marzo 2018, esce nelle librerie italiane la raccolta “Tutte le poesie”, 1971-2017 di Biancamaria Frabotta (Mondadori, 2018). Le poesie accompagnate dal commento nel risvolto di Maurizio Cucchi, raccolgono in unico volume il percorso poetico di una delle poetesse più durature e rilevanti della poesia contemporanea. “Una vicenda poetica, quella di Biancamaria Frabotta, che – come scrive Cucchi – si muove, sempre in pieno equilibrio di linguaggio e toni, alla ricerca, anche, della meraviglia semplice, nella felice perlustrazione, sempre più fitta, dell’apparentemente minimo o marginale.”

da La testa leggera

Mio marito ha un cuore generoso
come quel Dio che dona il primo verso.
La notte a sé non tira le coperte
sul petto non mi pungono i suoi peli
e al risveglio vorrebbe unirsi al coro
anonimo che sole e fame assillano.
Mio marito diffida delle ore scure
e al suo cospetto io mi vergogno.
E anche di vergognarmi mi vergogno.
Mio marito diffida delle cose oscure.
Così, per amor suo, io cambierò stile
e per lui terrò in serbo cose chiare.

da Gli eterni presenti

Il tempo nato cieco noi lo coccolammo
come un gattino nella cesta lo medicammo.
E quando apri gli occhi sugli sparsi oggetti
lasciati tutto intorno nella stanza dei vivi
la luce li folgorò con un ago, ma a poco a poco.

da Mani mortali

Sono come i fantasmi
i poeti che ritornano
fra chi meno li aspetta.
Come loro
in eterno costretti
a pendolare
sulla stessa tratta.

Biancamaria Frabotta è nata a Roma, dove vive, nel 1946. Ha insegnato Letterature italiana contemporanea alla Sapienza di Roma, ha scritto poesia, narrativa e critica letteraria. Tra i suoi libri di poesia: Il rumore bianco (Feltrinelli, 1982), La viandanza (Mondadori, 1995, Premio Montale), La pianta del pane (Mondadori, 2003), I nuovi climi (Stampa 2007), Da mani mortali (Mondadori, 2012). Nel 2016 riceve tre premi alla carriera tra i quali il Premio Poesia Città di Fiumicino.

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