Mario Benedetti, “Ve ne siete andati con il viso inerte”

Ve ne siete andati con il viso inerte
I tuoi ultimi piccoli francobolli in lire
che dovevano aiutarmi per i soldi, i soldi
arretrati della pensione ai superstiti.
La porcellana insaporita della cena,
la casa nuova con i contributi della legge
dopo il terremoto. Tutta una vita
per chi vi deve ricordare, per chi vi piange.
E piange la parola che riesce a dire.

 

da TERSA MORTE, Mondadori, 2013

Mario Benedetti (Udine, 9 novembre 1955). Si è laureato in “Lettere” con una tesi sull’opera complessiva di Carlo Michelstaedter all’Università di Padova, poi si è diplomato in “Estetica” presso la Scuola di Perfezionamento della stessa Facoltà universitaria. Nel 1994 si è trasferito a Milano. E’ stato tra gli animatori della rivista di poesia «Scarto minimo» (1986-1989). Le sue opere poetiche sono “Secoli della primavera” (Sesante, 1992), “Una terra che non sembra vera” (Campanotto, 1997), “Il parco di Triglav” (Stampa, 1999), “Borgo con locanda” (Circolo culturale di Meduno, 2000), “Umana gloria” (Mondadori, 2004), “Pitture nere su carta” (Mondadori, 2008), “Tersa morte” (Mondadori, 2013). Nel 2010 ha pubblicato la raccolta di prose poetiche “Materiali di un’identità” (Transeuropa, 2010).

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