La poesia di Biancamaria Frabotta

 

POMERIGGIO DI STUDIO SULLA POESIA DI BIANCAMARIA FRABOTTA

di Carmelo Princiotta

Quella di Biancamaria Frabotta è una poesia dall’impronta dinamica, in continua viandanza. All’età turbolenta del rumore bianco, che dà forma a una nuova soggettività, si avvicenda il tempo del contrappunto fra la struggente ricerca dell’origine e gli impervi itinerari nell’altrove, al fine di oltrepassare le secche del postmodernismo e una banalizzante idea di contemporaneità. Succede quindi la stagione di un inquieto, asimmetrico pendolarismo fra città e campagna, in cui più fitta si fa l’interrogazione della condizione mortale e più acuta la nostalgia della classicità. È una poesia che si trasforma negli anni non per stare al passo con i tempi, ma per stare al passo con la vita, testimoniandola ai crocevia della Storia e fra le mutazioni di una Natura comunque inesorabile, fino a toccarne l’inesplicabile materia prima. Studiose e studiosi si incontrano presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma per un pomeriggio di studi, organizzato e curato da Carmelo Princiotta, nell’ambito delle iniziative promosse da Spazi900: letture, incontri, confronti, al fine di rileggere a più voci Tutte le poesie 1971-2017 (2018), ripercorrere a ritroso «la danza del sentiero».

Biblioteca Nazionale Centrale di Roma
13 marzo 2019, ore 14.30
Spazi900: letture, incontri, confronti

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