Leonardo Sinisgalli, da “Vidi le muse”

Leonardo Sinisgalli

L’aurora appena
E’ uscita dai forni.
Nasce allora dal sonno
Al primo vento
Il lamento delle spighe.
Non più vigile la grazia
Ti cade dalla mano
Falce d’oro. Al suolo
Il seno ti accalora.
La testa in luce prende altura.
Grave ora è la terra
Al sole, forte il sesso.

*

Muore il ragazzo un poco
Ogni giorno per giuoco.
Per giuoco morde invano
Il cavo della mano.
Trascorre le vacanze ebbro
Tra i maceri cespi di papaveri
Steso sul letto per noia
E diletto a guardare le travi.
Ma lo stornano ombre
Solitarie nel cielo della stanza,
Labili ombre passeggere
Sul soffitto. È l’ariete
Che batte ostinato le corna
A capofitto nella quiete.

*

Ecco vacilla il cielo, le stelle
Vive come capre tra i cespugli.
La primavera scuote il lezzo
Pungente dei pantani. Ogni cosa
È talmente sicura di esistere
Questa notte, in questo canto
Di vecchia rana ad Abbasanta.

Leonardo Sinisgalli, da Vidi le muse. Poesie (1931-1942), Mondadori, Milano, 1943

Leonardo Sinisgalli (Montemurro, 1908 – Roma, 1981), è stato un poeta, saggista e critico d’arte italiano. È noto come Il poeta ingegnere o Il poeta delle due muse, per il fatto che in tutte le sue opere ha sempre fatto convivere cultura umanistica e cultura scientifica. Per la sua versatilità è stato definito “un Leonardo del Novecento” in quanto è stato narratore, pubblicista, art director, direttore di riviste, documentarista, autore radiofonico, disegnatore.

OPERE

Cuore – Auto-edizione, Roma 1927;
Ritratti di macchine – Edizioni di Via Letizia, Milano 1935;
Quaderno di geometria – Campo Grafico, Milano 1935;
18 poesie – Scheiwiller, Milano 1936;
Italiani – Editoriale Domus, Roma 1937;
Campi Elisi – Scheiwiller, Milano 1939;
Vidi le muse – Mondadori, Milano 1943;
Furor mathematicus – Urbinati, Roma 1944;
Horror vacui, O.E.T., Roma, 1945;
Fiori pari, fiori dispari – Mondadori, Milano 1945;
L’indovino, dieci dialoghetti – Astrolabio, Roma 1946;
I nuovi Campi Elisi – Mondadori, Milano 1947;
Belliboschi – Mondadori, Milano 1948;
Furor mathematicus – Mondadori, Verona 1950 (edizione ampliata contenente anche L’indovino e Horror vacui);
La vigna vecchia – Mondadori, Milano 1956;
Tu sarai poeta – Riva, Verona 1957;
La musa decrepita – Quaderni di Marsia, Roma 1959;
L’immobilità dello scriba – Roma 1960;
Cineraccio – Neri Pozza, Venezia 1961;
L’età della luna – Mondadori, Milano 1962;
Ode a Lucio Fontana – Bucciarelli, Ancona 1962;
Prose di memoria e d’invenzione – (Fiori Pari, Fiori Dispari e Belliboschi) Leonardo da Vinci, Bari 1964;
Poesie di ieri – Mondadori, Milano 1966;
L’albero di rose – (traduzione di poesie lucane) Edizioni Galleria Penelope, Roma 1966;
I martedì colorati – Immordino, Genova 1967;
Paese lucano – Origine, Luxemburg 1968;
Archimede (I tuoi lumi, i tuoi lemmi!) – Tallone, Alpignano 1968;
La rosa di Gerico – (a cura di F. Mazzoleni) Mondadori, Milano 1969;
Calcoli e fandonie – Mondadori, Milano 1970;
Il passero e il lebbroso – Mondadori, Milano 1970;
L’ellisse – (a cura di G. Pontiggia) Mondadori (Oscar), Milano 1974;
Mosche in bottiglia – Mondadori, Milano 1975;
Un disegno di Scipione e altri racconti – Mondadori, Milano 1975; Premio Letterario Basilicata[24]
Dimenticatoio – Mondadori, Milano 1978; Edizione del Labirinto, Matera 1978;
Come un ladro – (a cura di J. e S. Sebaste) Bernalda 1979;
Imitazioni dall’Antologia Palatina (a cura di Giuseppe Appella) – Edizioni della Cometa, Roma 1980.

La selezione delle poesie qui pubblicate è a cura di Giovanni Ibello.

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