Verticale
In che trofeo finisce tutta la forza
spesa per contenersi, non deragliare
soggetto normale.
Poco prima del sonno
se batto piano
la cassa
toracica comincia
una musica preistorica
di tamburi, ossa e polmoni
e più, più in fondo
anche se non siamo mai andati
sospettiamo
esserci ancora io.
Dire: ho domato
i suoi canini scintillanti nel buio
e solo ora vivo
come un premio la mia incessante compagnia.
Così dormo. Non mi porta via
più niente da qui, dal faro fermo
della mente.
*
Molti ritengono che una buona vita sia esprimersi,
almeno una volta, prima di svanire. Ai bambini che
svaniranno viene detto di sentirsi liberi e questa è una
bugia. A nessuno si racconta mai qualcosa riguardo ai
margini,
i margini pericolosi di ogni esistenza.
Una buona vita è accarezzare i margini fino alla fine.
*
Ognuno dovrebbe vivere un’infanzia sul mare
e dal mare prendere più avanti le distanze ma sempre a lui tornare
come al centro di se stesso, guardarsi muovere nel tempo
diverso e uguale, sospettando anche di avere acque fredde
e segrete; ognuno come il mare dovrebbe sapere dei fondali
appartati da millenni dove non si va.
Temporali e schiarite, queste piccole aperture dell’universo
non sono forse cenni di smisurata interiorità?
*
Quando il vulcano allaga il mondo
è perché si è svegliato il nome
senza nome del fondo
stirando le lunghe braccia di lava,
qualcosa che ha parlato con noi
fino allo sfinimento dell’origine
del tempo e non ha avuto ascolto.
*
Un giorno senza dire niente a nessuno, ignorando
la norma dell’aggrapparsi ad altro, prendi l’unica strada
dove si entra da soli.
Ognuno in cuor suo sa di un’alternativa possibile
alla disperazione.
È la via sottile fino al punto massimo di solitudine che si
dice comprensione, dove il vento del mondo e del nulla
si tengono insieme.
I testi sono tratti da XIV Quaderno italiano di poesia contemporanea (Marcos y Marcos, 2019) a cura di Franco Buffoni.
Maddalena Lotter è nata a Venezia nel 1990, dove vive. Il suo primo libro di poesie si Intitola Verticale (Lietocolle&pordenonelegge, 2015, collana gialla); suoi testi sono apparsi anche in antologie cartacee (Ladolfi, 2015; Osservatorio fotografico, 2016; Lietocolle, 2018) e in diversi blog letterari, in Italia e all’estero. Ha recentemente pubblicato una nuova silloge di testi, dal titolo Questioni naturali, nel Quattordicesimo Quaderno italiano di poesia contemporanea (Marcos y Marcos, 2019), a cura di Franco Buffoni, con prefazione di Gian Mario Villalta.