Giovedì 10 settembre dalle 8:30 alle 9:30 il corpo di Gabriele Galloni sarà esposto per gli amici che desiderano rendergli l’estremo saluto, per un’ora, dalle 8.30 alle 9.30 presso la sede della Medicina legale al cimitero Verano di Roma.
Alle 9:30 la salma sarà portata nella chiesa di San Raffaele, nel quartiere Trullo di Roma per la celebrazione dei funerali che cominceranno alle 11.
Una poesia di Gabriele Galloni da “L’estate del mondo”, Marco Saya, 2019
Campo
Un giorno la vedremo intera, questa
stagione. Basterà
un fuoco in spiaggia a memoria di festa
e il bagnasciuga a dire l’aldilà
delle conchiglie mai raccolte:
Controcampo
così tante – ricordi? – Che per tutta
la notte ci hanno tormentato. In sogno
maree su maree di conchiglie.
Il letto ne fu invaso; le lenzuola
ci ferirono per tutto il tragitto fino alla spiaggia.
COMMENTO DI IDA CICOIRA
Aveva studiato al Rossellini- l’istituto cine.televisivo- Gabriele Galloni, e in questa poesia il riferimento al linguaggio cinematografico è chiarissimo. Si tratta di due inquadrature speculari, campo e controcampo: nella prima, l’inquadratura, oggettiva, ci mostra una spiaggia, d’estate, uno dei temi a lui più cari; nella seconda introduce una soggettiva, e quelle stesse immagini si rivestono della luce malinconica della memoria, impressionando una pellicola immaginaria.
Ho scelto questa poesia per ricordare Gabriele, il poeta, l’amico, che ci manca già immensamente.
Gabriele Galloni (Roma 1995-2020). Ha pubblicato le raccolte poetiche “Slittamenti” (Augh!, 2017), “In che luce cadranno” (RP, 2018), “Creatura breve” (Ensemble, 2018) e “L’estate del mondo” (Marco Saya, 2019). Ha pubblicato, inoltre, la raccolta di racconti “Sonno giapponese” (Italic Pequod, 2019). È co-direttore di «Inverso – Giornale di poesia» e autore e ideatore, per la rivista «Pangea», della rubrica “Cronache dalla Fine: dodici conversazioni con altrettanti malati terminali.”
Addolora sempre la morte di una persona così giovane e così dotata che, negli anni, avrebbe dato a noi tutti certamente interessanti frutti della sua creatività nella poesia.Che l’altrove gli sia la stagione che tanto amava.
Ho “scoperto” Gabriele il giorno stesso della Sua morte, un post di un altro poeta che ne comunicava la scomparsa.
Ferita dalla notizia di un così giovane ragazzo che non c’è più, mi son chiesta: “Ma chi è questo Gabriele Galloni?”
Ho cercato le Sue poesie. E mi son detta. “Perchè non l’ho conosciuto prima? Perchè la sua potenza e la sua grandezza non mi son giunte prima?”
Mi è mancato subito Gabriele, un dolore alla gola e al petto che ho tutt’ora.
E mi chiedo: “perchè?”
Con Stima e Rispetto
Natasha
Belle parole, grazie Natasha
Mi sono venute in mente le parole del fratello di Van Gogh ” La tristezza durerà per sempre…” non sono le parole di un poeta ma il grande dolore che le ha fatte pronunciare le rende poetiche. Ho letto le poesie di Gabriele solo dopo la notizia della sua morte e ho percepito tanto dolore e anche volontà di dominarlo… purtroppo la forza e la tenacia a volte non bastano.
Mi sono venute in mente le parole di Van Gogh ” La tristezza durerà per sempre…” non sono le parole di un poeta ma il grande dolore che le ha fatte pronunciare le rende poetiche. Ho letto le poesie di Gabriele solo dopo la notizia della sua morte e ho percepito tanto dolore e anche volontà di dominarlo… purtroppo la forza e la tenacia a volte non bastano.
Cara Elena, possono accedere delle cose che non avevamo previsto… o che non siamo riusciti a valutare in tutta la loro portata.
Di nuovo è questo, l’estate. Trovarsi
in case grandi come il nostro sonno.
Radunare ogni notte i sassi sparsi
per il giardino; disporli in tre file
mimando i pini la spiaggia la Luna.
Gabriele Galloni