Vi propongo qui alcune poesie tratte da “Sleep”, che Amalia Rosselli scrisse tra il 1953 e il 1966 in inglese. Le venti poesie trovarono una prima pubblicazione a cura di Antonio Porta nel 1989 che le tradusse (Rossi e Spera Edizioni) e una seconda pubblicazione nel 1992 con Garzanti a cura di Emmanuela Tandello.
Qui vi proponiamo la versione italiana di Antonio Porta.
Well, so, patience to our souls
the seas run cold, ‘pon our bare necks
shivered. We shall eat out of our bare hand
smiling vainly. The silver’ pot is snapped;
we be snapped out of boredom, in a jiffyrun.
Tentacles of passion run rose-wise
like flaming strands of opaque red lava. Our soul
tears with passion, its chimney. The wind cries oof!
and goes off. We were left alone with our sister
navel. Good, so we’ll learn to
ravish it. Alone. Words in their forge.
(1955)
Dunque, va bene, pazienza per le nostre anime
i mari sono freddi, sopr’i nostri colli nudi
tremati. Mangeremo dalla nostra mano vuota
sorridendo vanitosamente. La teiera d’argento è
sbattuta;
ci siamo liberati subito dalla noia, in un attimocorsa.
Tentacoli di passione corrono come fanno le rose
come fiammanti colate di opaca lava rossa. La
nostra anima
si lacera con passione, suo camino. Il vento grida uffa!
e se ne va. Fummo lasciati soli con nostra sorella
ombelico. Bene, dunque impareremo
a stuprarla. Sola. Parole nella loro fucina.
**
no i did not love you i see this clear again or think i do
find my heart fundamentally cold yet
it was before a stone of heat, begging
to aid you come to the final point
between us, and so again i part from you and
never must i seek again to find you helpless
in my grasp, never more shall i put the
ax between us never shall i run to you crying
see this music!
(1955)
no non ti volevo bene questo mi è ancora chiaro
o così credo io trovo il mio cuore essenzialmente
gelido
ma una volta era una pietra di fuoco, pregando
di aiutarti a venire al punto finale
fra di noi, e così ancora una volta ti lascio e
mai più devo cercare di trovarti indifeso
nella mia stretta, mai più metterò
la scure tra di noi mai più correrò verso di te
gridando
guarda questa musica!
**
Hell, loomed out with perfect hands, wrapped
our glare with a fierce shudder of fright into
the night exchanged for a pair of rubies. Fright
Desdemona’s petticure, was all-afrantic he
might come off rushing on the last bus, but
we were ready to admire his creative genius
and let nothing disturb us save the chime at
the door-bell when it rang off at its best.
Necessarily our gun-drop, dropped off at hell’s
timing: loomed out again into a wrapped parcel
containing all of our bodily food. Soul discomposed
watched from afar but no regard of angels enwrapped
his studious regard with love.
(1960)
Inferno, tessuto da mani perfette, avvolse
la nostra luce di un fiero brivido di paura nella notte
scambiata per un paio di rubini. Paura
pedicure di Desdemona, era tuttospavento che lui
potesse saltar fuori scattando dall’ultimo bus, ma
eravamo pronti ad ammirare il suo genio creativo
e a non lasciarci disturbare da nulla salvo lo
scampanellante
campanello della porta quando suonò al suo meglio.
Necessariamente il nostro gocciafucile è caduto
ai tempi dell’inferno: ritessuto di nuovo in un
pacchetto
avvolto che contiene tutto il nostro cibo corporale.
Anima
scomposta ci ha guardata da lontano ma nessun
sguardo di angeli
avvolse il suo sguardo indagante d’amore.
traduzione di Antonio Porta