Alessandro Ceni
Io ho visto soltanto cose
che impietriscono e commuovono
come un perenne addio ai compagni.
La sofferenza obiettiva dell’animale;
le file dei bambini di altra nazionalità
su un traghetto straniero andare via;
i verdi pianori dove appaiono le città incendiate
delle popolazioni ignote,
le fedeli agli dèi e fiduciose dell’uomo,
estinte come la piuma e il pelo;
le innumerevoli forze occulte, gelose dei loro possessi,
le terre gli alberi i fiumi
che si debbono continuamente propiziare con sacrifici
disperdere gli illusi dalla speranza di restar sempre uniti,
perché la patria è soltanto
un campo di tende in un deserto di sassi;
le parole immorali della società civile
baluginare anche negli occhi dell’amata
un attimo prima dell’amore e
la massa occulta e ostile dei suoi pensieri
scivolarci nel mezzo, gravarmi addosso
come uno sconosciuto che si chinasse all’orecchio
e mi narrasse alcunché d’incomprensibile,
per poi dormire e amare me;
la sempre presente stanza accanto
dove sotto lampadine purpuree qualcuno
si pratica l’iniezione che guarisce e
all’aprirsi della porta
comparire l’airone.
Ho visto delle cose, come tutti.
da Mattoni per l’altare del fuoco, Jaca Book, Milano 2002
Alessandro Ceni (Firenze, 1957) ha pubblicato: I fiumi d’acqua viva (in “Poesia Uno”, Guanda, 1980); Il viaggio inaudito (Tosadori, 1981); I fiumi (Marcos y Marcos, 1985 e 1990); La natura delle cose (Jaca Book, 1991); Il pieno e il vuoto (antologia, Marcos y Marcos, 1995); Tra il vento e l’acqua (autoantologia e riflessioni, Edizioni della Meridiana, 2001); Mattoni per l’altare del fuoco (Jaca Book, 2002); La ricostruzione della casa (poesie scelte 1976-2006, Effigie, 2012); Parlare chiuso, tuttelepoesie (Puntoacapo, 2012), Combattimento ininterrotto, (Effigie, 2015), Settantasette – 74 poesie edite + 3 inedite -Edizioni Helicon, 2018.
Eccellente poesia di uno tra i maggiori poeti contemporanei.