Angelo Nestore, “I corpi a mezzanotte”

E io chi sono?

La mattina abbandono il mio sesso.
All’imbrunire ritorno
quando mi svesto per entrare in doccia.

Mia madre dice sempre che ho le spalle di mio padre.
Con il vapore sullo specchio il profilo è più ampio, più generoso.
Traccio una linea retta con le dita, la cancello con la mano.

Negli occhi custodisco la tristezza delle bambole
che giocarono a esser figlie
e che i miei finirono per regalare.
L’acqua fredda mi riporta al mio corpo,
nascondo il pene tra le gambe.

Mamma a chi assomiglio?

Se mia madre parlasse spagnolo e leggesse le mie poesie

Se mia madre sapesse che suo figlio vuole diventare madre
prenderebbe il primo volo per la Spagna.
Ritrarrebbe le gambe,
si amputerebbe le braccia,
si schiaccerebbe le vertebre,
inghiottirebbe ad uno ad uno i denti
e i suoi sessant’anni.
Si farebbe sempre più piccola,
inventerebbe una lingua.
ricomincerebbe a balbettare
per diventare mia figlia.

Canzone per una figlia

La mia bambina, che non è la mia bambina, vive come me in periferia,
il suo corpo ancora alla ricerca della caduta.

La mia bambina non ha tempo perché ha fame,
gioca a costruire castelli con le ossa avanzate a cena
e quando si annoia si conta l’aria fra le costole.

La mia bambina, che non è la mia bambina, ha una bambina dentro
che le chiede a gran voce un altro nome,
che chiede a gran voce di avere paura soltanto
dei rumori che riempiono l’alba.

La mia bambina, che non è la mia bambina non conosce il freddo delle tombe
o il lenzuolo aggrovigliato nel cuore della notte,
cerca solo un padre nella geografia dei deserti.

Da: I corpi a mezzanotte, Collana Lyra giovani a cura di Franco Buffoni, Interlinea, 2021

Angelo Nestore è nato a Lecce nel 1986 e vive a Málaga, dove insegna nel Dipartimento di Traduzione e Interpretariato dell’Università, è direttore artistico del Festival Internazionale di Poesia Irreconciliables e direttore editoriale della casa editrice di poesia Letra Versal. Vincitore a diciotto anni del premio alla migliore interpretazione maschile del concorso nazionale di teatro Vittorio Gassman di Roma, i suoi ultimi spettacoli teatrali sono il monologo in omaggio alla poetessa Gloria Fuertes Esto no es un monólogo, es una mujer e Lo inhabitable, basato sui suoi due primi libri di poesia in spagnolo: Adán o nada e Actos impuros. Del secondo libro è uscita anche una versione inglese pressoIndolent Books (New York, 2019). Nel 2017 gli è stato conferito il XXXII premio nazionale spagnolo di poesia Hiperión e nel 2018 il premio Ocaña nel corso del XXI Festival Internazionale del Cinema Lgbt+ di Estremadura. Nel 2020 presso la prestigiosa Editorial Pre-Textos è uscito il suo terzo libro di poesia in spagnolo, Hágase mi voluntad (XX premio Emilio Prados).
I corpi a mezzanotte è il suo primo libro di poesia in italiano.

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