Roberto Carifi, da “Ablativo assoluto”

Non hanno pace i volti dei bambini
disse un tempo dal suo esilio
la riva destra dove il fiume scende
rammenti, una madre in fondo a un letto
d’ospedale, con la mascherina,
ed il dottore vicino a me che mi diceva
finita, finita, finita.

*

Cenere, sangue
mi accompagnano alle falde del Tibet
qui i voli dei gabbiani sono i miei fratelli
dove c’è l’immensa preghiera
pronunciata da tutti.

*

Dirò in solitudine le preghiere
a nord di tutte le terre, di tutte le nevi
vestito con un paio di pantaloni arancione
reciterò a voce bassa,
quasi impercettibile,
le ruote dell’illuminato.

Roberto Carifi, Ablativo assoluto (Anima Mundi, 2020)

Roberto Carifi (Pistoia 1948) è riconosciuto come uno dei maggiori autori contemporanei per l’originalità e per la vastità della sua opera poetica, per i raffinati scritti filosofici e per le traduzioni di Rilke, Trakl, Bataille, Flaubert, Weil per citare soltanto le più note. Ha pubblicato numerose raccolte di poesia tra cui Obbedienza (Crocetti, 1986), Amore d’autunno (Guanda, 1998), Madre (Le Lettere, 2011), Il gelo e la luce (Raffaelli, 2015) e Amorosa sempre (La nave di Teseo, 2018). Con AnimaMundi ha pubblicato Ablativo assoluto (2021) nella collana di poesia “cantus firmus”.

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