AL CARRO DE LA LUCE
La nudità che appare è una rivelazione; sia così …
Non la parte scoperta di ciò che nell’apparizione non appare, sigillo non apparentis apparitio, ma il vetro dell’aria sospesa divenuto un elemento, qualcosa di lavato con l’apparenza dell’aria.
VERSO GLI OLIVI, A UN COSI’ CALMO ALTROVE
Laniakea
A mio padre
In Omero
le parole per descrivere l’uomo
sono le stesse usate per definire
la luce. E in questo c’è una luce
fermata dall’emulsione di tutto
lo spazio presente e che verrà.
Ed è nella contemplazione estiva,
senza i preparativi necessari
del clima, prima del contemplabile
autunnale più presto pacificato.
Penso al tuo autunno che cade all’unisono
ritraendosi alla luce
per contemplare se stesso
mentre un vacuum ha inizio
dove l’anima cristallina
suddivide la luce nelle idee
di miseria che occupano l’anima,
e un Giordano vivente entra per nutrire
la speranza dove tutto è invito,
qualsiasi fosse la direzione
del ritorno presa dai risanati;
dove un albero della vita cresce
grande quanto un Paradiso Incommensurabile,
tutto divenuto reale nel punto
in cui è mantenuta una promessa;
in un tempo dove l’origine
del tempo sta nelle configurazioni
della incompletezza di una descrizione.
E chiedere più di questo:
che l’aria in serbo per la mattina
non disincarni la sua stessa summa
di cristallo. I nostri giorni avranno
nascite come un addio fedele
è addio alla bianchezza dalla dominanza
del bianco, antecedenti l’una all’altra,
e una tale reticenza
éclaire d’insignifiance
sarà la sola presenza del nostro
mero essere donato
e una risposta, satura di donazione.
Nel senso del solco
Nel senso del solco, ad altezza
del seme, incielata,
è nella parola fatta luce
di nessun excelsior che il predicato
verginale di luce all’aperto,
liberando un cielo, satura il mondo
di una donazione, una casa aperta.
E tu dormi nella mia notte, nata
dal tuo mare sussurrando a occidente,
come un arcipelago
per me di vita nuova.
Tu scolpita di stella
forte, avrai dove posare il capo?
La luce è il luogo in cui l’acqua
La luce
è il luogo in cui l’acqua, nel respiro fresco
delle pietre, può immergere se stessa
solo apparendo.
Lucem
demonstrat umbra. Sia così.
Ma anche l’ombra è mattutina.
E questo ancora può coglierci
sotto un cielo: tenendo il calice
che sta per riempirsi, qualcuno
portando il vischio alla tavola
apparecchiata, farne affluente.
E olio di nozze, che unisce il libro
al cuore d’olivo della casa.
Leggerezza di carità
nel corpo-di-parola
di questa terra, come da un costato.
Acqua benedetta alle mani
e al costato, la giornata intera
a rischiarare l’angelo mentre
ci fa vivere l’abitata,
non la casa. E costellare il libro.
VITANOVAMALASPINA
The Prodigal Pilgrim’s Progress
“Allora rientrò in se stesso e disse:
quanti salariati in casa di mio padre
hanno pane in abbondanza (…)”
(Lc, 15,17)
Ora lascia, Titiro,
che quanto era protetto dal canto
e dava protezione nell’eccellenza
di quiete, diventi un ovunque di esilio,
che compone se stesso come estuario
d’aria, come le scaturenti origini
dell’aria un miserere che colma
la luce ed effonde spogliazione
nella crescita lenta alla brezza
della luce sepolta nei roseti.
Chiedi perché di altri cònsoli saranno
Pascoli di fiori del citiso
e il salice amaro, i giovenchi
che adagiano il fianco candido
sui teneri giacinti,
sotto la freschezza ombreggiante
di un leccio, a ruminare le erbe
pallide, mentre per te è scritto
che hai fatto irrompere tra i fiori, l’Austro
e i cinghiali nelle acque
limpide … Tutto diventi alto mare,
anche nell’eccellenza di erbe morbide
più del sonno. Omnia vel medium fiat
mare, dunque, dove dire
che l’eccellenza dell’onda si rifrange
a riva, significa interromperne
il vero corso. E ora continua,
come se il nome del figlio
della parabola fosse
quello di un efebo in Virgilio
ed il perdono del padre non risuonasse
tanto avanti alle sue parole:
– Devi aver avuto in serbo a lungo
per un racconto estivo, custodita,
una parola che impegnasse, esprimendole,
alla speranza e umiltà, che ora dovremo
riporre da soli e dissigillare;
ora, tornare al centro del proprio clima
senza la parola di festa,
sarà un intorbidire la luce.
Ma in questa nuova solitudine,
il nostro agire più ampio
potrà forse essere la raccolta
nel calice della mente-qoèlet
del desiderio di un infermo,
ad essere quella poca deviazione,
quel clinamen di miseria
che è fermento povero d’un distillato
di compassione, perché un buon nome
è preferibile all’unguento profumato.
– Getta il tuo pane sulle acque,
perché con il tempo lo ritroverai.
Quando servirà che la speranza
e l’umiltà ti dicano
se tu sia stato fedele anche solo
per il puro tentativo
di comprendere ciò di cui sei erede
e che una quieta serenità
a cui ripensi, possa ancora appartenere
ai confini – come ogni figlio appartiene
alla pura grazia dopo la remissione
di una marea di fertilità –
i tuoi predicati della fedeltà,
nitore di qualcosa a te interiore
più che te stesso, saranno
come una dimostrazione della grazia:
come una forza femminile irradiata,
materna o di sorelle, è una sorrisa
parola di luce inaccessibile
verso cui scendere in acqua grave
e colma; chiama tutto ciò, ora sappiamo
entrambi, un’attesa necessaria
come l’in fieri di libertà
spirituale a questa tua stessa età,
a questa pienezza. Non ci sono
più parole se nessuna assenza
fonda l’attesa che esse articolano,
avendo l’apparenza della pietà,
ma rinnegando ciò che ne fa la forza:
espìa per esse una delectio
dal libro della vita. Chiameremo
tutto questo vera fedeltà.
Chiedere di espiare
da quanto è scritto affinché
un padre non abbia il torto di un giudizio
sul popolo e sulla casa.
Chiameremo tutto questo
vera fedeltà. Con la più femminile
delle mani paterne
prendere alla forza dell’angelo
il calice di parole tuffate
dentro al frantoio nel cui fondo
la parola della spremitura
è anche la parola della vera
luminosità dell’olio
e il suo cercare un senso tra occhi afflitti
e solcati, il suo ricordarsi
della vita sparsa che Dio, chinandosi
su di noi, cerca e ricorda,
è già la relazione stessa del senso
e questo canto estivo,
così che le tue api posino
oltre i tassi: “Bruciante non entrare
nella notte per detergere
la materia notturna
con un battesimo di desiderio
che scriva bianco su bianco la fedeltà”.
Una distanza di gru, aironi
cinerini, egrette, nel fulgore
di un ricordo dalla terra prenatale.
Chi riceve? Chi dona?
**
Fiori di citiso, salice amaro,
teneri giacinti, frescura del leccio,
erbe pallide … sembrano ombre
fertili che la terra ha sulla luce.
La fillotassi con ciascuna foglia
spostata rispetto a quella sottostante
con un angolo più o meno costante
di centotrentasette
virgola cinque gradi
lungo una spirale sul tessuto
vegetale chiamato meristema,
perché ogni nuovo primordio
di germoglio appare periodicamente
sul confine dell’apice
in una posizione corrispondente
al più grande spazio lasciato
dalla primordia precedente.
Oppure in motivo fogliare distico
con foglie successive ai lati opposti
del fusto, con una foglia
quasi completamente avvolta attorno
al fusto, o ancora in piccoli grappoli
di foglie – due o più, detti vortici –
a intervalli regolari lungo
lo stelo con ciascuna spirale
sfalsata, in modo che si trovi sopra
gli spazi vuoti della spirale
sottostante, con foglie giustapposte
a centottanta gradi l’uno all’altro,
sfalsate di novanta gradi rispetto
alle due sottostanti; decussate,
come la prima scoperta
della menta un’estate in giardino
o l’ortica delle cadute infantili.
L’esatto tipo di andamento a spirale
della fillotassi è determinato
dalla velocità dell’intervallo
di germogliamento dei primordi
successivi, rispetto al tasso
di estensione del fusto
ed al loro respingersi a causa
della inibizione a lungo raggio.
Il canto della terra è un proteggere
la bellezza, tagliando primizie
da portare al tempio. Questo significa
che per proteggere la bellezza
è necessario rischiare il taglio
tra la potatura e il canto nuovo.
L’amato chiede all’amata del Cantico
questo rischio, ed è ciò che lui stesso fa:
il rischio di Dio è quello di essere
tagliato in parola. Ho vissuto
allargato dentro il respiro di tutto questo.
ASSISI ASCESI ROMAE
Itinerarium
Nella resa di acqua pura
di testimonianza delle coppie
di olivi a San Damiano,
meditando Properzio ad ascesi
vedi le terrazze d’Assisi
nella presenza d’aria sollevata
dalla terra da un esilio di memoria,
in un emergere della luce incontro
all’altezza quieta delle attenzioni
del sonno. Pauper al poco giorno,
la materia eremitica divina
etrusca è instaurata in un cantico
della materia. Poco, è il massimo
possibile di spirito d’ascesi
il cui volto dice fratello foco;
la dolcezza magnificat di luce
inaccessibile, non era il suo aspetto,
ma una nascita che donava:
il prestigio della nascita
della nostra innocenza invisibile
ora divenuta visibile, il grembo
nella mandorla luminosa al centro
risolto della vista, l’atmosfera
profonda, l’adonato, la carità
originaria della donazione
e il loro splendore, come il predicato
più profondo in cui poteva respirare
la perfezione e l’anticipo
del respiro.
Estratti da “Liturgie di un Magnifico” di Edoardo Callegari, Puntoacapo Editrice, 2022
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Edoardo Callegari nasce a Piacenza il 6 gennaio 1977. Ha conseguito la laurea in Economia Monetaria Internazionale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Ha seguito corsi estivi di teatro presso l’Università Jagellonica di Cracovia e ha seguito lezioni annuali della cattedra di “Letteratura dell’Europa Neolatina” tenuti presso il Collège de France nel periodo 2011-2020 da Carlo Ossola. Per due anni , ha seguito i corsi di post dottorato di Francisco Jarauta in Storia dell’Arte, tenuti in maggio presso l’Università della Svizzera Italiana di Lugano. Ha conseguito un Master in Leadership e Management presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma.
Economista di scuola austriaca, si occupa del mercato e delle cause primarie – riconducibili alle leggi naturali di simmetria e autoaffinità – che lo regolano. Professionalmente, ha collaborato come consigliere economico alla realizzazione delle opere del Maestro Orafo Giulio Manfredi “I Diamanti sono Stelle” e la riedizione della collezione “L’Oro Invisibile” esposte, tra le varie sedi museali, presso il Cenacolo Vinciano in Santa Maria delle Grazie. Ha inoltre collaborato alla celebrazione dell’anniversario di Raffaello Sanzio che la Biblioteca Ambrosiana ha commissionato al Maestro Manfredi.
1. PUBBLICAZIONI E RAPPRESENTAZIONI:
LETTERATURA
– “Liturgie di un Magnifico”, per l’Editore Puntoacapo. Dicembre 2022;
– “Il Veggente caduto”, per l’Editore Club degli Editori. 2000
ARTE
– Catalogo della Mostra personale “Vola alta, parola”, di Marco Nereo Rotelli, Puntoacapo editrice, 2023;
– Catalogo della Mostra personale “L’Abbraccio”, di Cesare Catania, 2023.
Catalogo della Mostra personale “Ab umbra lumen – Galliani incontra Bibbiena”, Puntoacapo editrice, 2022;
TEATRO
– “Cantico” andato in scena il 01 luglio 2023 presso il Teatro di Grazzano Visconti (dove un giovane Luchino sperimentava le sue prime prove di regia);
– “Umbra Luminis – Teresa Miss Avila” una riduzione è andata in scena il 24 settembre 2022 presso la Chiesa di San Cristoforo a Piacenza; con scenografie realizzate con opere del maestro Omar Galliani (oggi esposte a Palazzo Reale di Milano);
– Radiodrammi “Sotto un bosco di latte” di Dylan Thomas, e “L’Angelo” di Gabriel Garcia Marquez, con la regia di Pino L’Abbadessa);
– “Il fantasma di Canterville” di Oscar Wilde, andato in scena presso il Teatro San Matteo di Piacenza con la compagnia ChezActors, riscrittura;
– “Grand Tour – La corsa alla bella Italia” di Giusy Càfari Panìco, nel ruolo del poeta Percy Shelley, andato in scena a Palazzo Farnese a Piacenza, con il cantante Morgan nel ruolo di Lord Byron;
– “Aldo Braibanti Redux – Virulentia”. Riscrittura personale da Aldo Braibanti, andato in scena al Teatro San Matteo di Piacenza, con la compagnia ChezActors.
– “Beijing Anabasis”. Parte di un progetto filmico e teatrale suddiviso in singole scene, il cui insieme rappresenterà la vita di Dag Hammarskjöld, Secondo Segretario delle Nazioni Unite.
IDEAZIONI e COIDEAZIONI
– “GARDALO” Festival del Garda Lombardo – ideato da Giordano Bruno Guerri e Marco Nereo Rotelli. Tratte Navigarda 01 ottobre 2023;
– “L/ORO SIAMO NOI” – performance poetica al Castello Dal Verme Zavattarello, 10 settembre 2023;
– “OSCILLAZIONI” – performance poetica con il maestro Marco Nereo Rotelli presso Palazzo Noceti in Via Cavour a Pontremoli in data 09 agosto 2023;
– “CUM VERSARI” Academia Vici Leonardo; Dizionario di Bayle; divina mitografia sacra Paolo di Tarso. Convegno dal 28 al 29 gennaio 2023;
– Creazione della Prima Biennale di Poesia fra le Arti 2023 “Un Po di Poesia” (in sei città italiane: Alessandria, Tortona, Piacenza, Cremona, Parma e Bologna);
– Ideazione collettiva del Convegno Multidisciplinare e Performativo – “Cento Volti di Pasolini”. Piccolo Museo della Poesia Chiesa di San Cristoforo (Piacenza, maggio 2022);
– Performance “Cento Poeti per Cento Canti” [lettura integrale, ininterrotta e multilingue della Divina Commedia]. (Piacenza, settembre 2021);
– “Primo Convegno Multidisciplinare e Performativo – Il punto di fuga [o in fuga] siamo noi”, con la partecipazione dei seguenti relatori, poeti, musicisti e artisti: Carlo Maria Ossola, Bianca Garavelli, Francesco Alberoni, Cristina Beretta, Giovanni Gazzaneo, Valerio Magrelli, Amedeo Anelli, Guido Oldani, Piero Pedrocco, Alex Ricchebuono, Elisabetta Garetti, Giulio Glavina e Omar Galliani. (Piacenza, maggio 2021);
– Performance “La Soglia” (iniziativa a favore della pace), con la partecipazione di poeti da tutto il mondo (in presenza e online). (Piacenza, marzo 2022);
– Performance “In dialogo con l’Ecce Homo”, in occasione dell’esposizione straordinaria del capolavoro di Antonello da Messina per restauro del Collegio Alberoni. Luogo: Banca di Piacenza (Piacenza, dicembre 2020);
– “La marcia silenziosa dei Poeti che portano il loro museo in regalo”(marcia silenziosa di oltre 50 poeti e reading poetico sotto la statua di Dante). Luogo: per le vie del centro storico di Firenze e fino al monumento di Dante (Firenze, estate 2020);
– Performance “La marcia non silenziosa dei Poeti” (marcia fino alla tomba di Dante, con tappe poetiche nella città di oltre 30 poeti). Luogo: per le vie del centro storico di Ravenna fino alla tomba di Dante (Ravenna, estate 2020);
– Performance “I poeti e la luna” (notte tra poesia, arte, storia e scienza con la partecipazione di una cinquantina di poeti). Luogo: Parco del Collegio Alberoni (Piacenza, estate 2019);
– Performance “La piuma sul baratro seconda edizione”, 25 ore di letture di poesie ininterrotte, con 173 tra poeti e artisti provenienti da 18 regioni italiane. Luogo: Palazzo Farnese (Piacenza, autunno 2018);
– Performance “La piuma sul baratro edizione speciale”, 27 ore di letture di poesie ininterrotte in collaborazione con Radio Radicale, con 189 tra poeti e artisti provenienti dall’Italia e dall’estero. Luogo: Teatro Barrio’s e Barrio’s Live (Milano, fine inverno 2019);
– Performance “La piuma sul baratro”, 25 ore di letture di poesie ininterrotte, con 104 poeti provenienti da 16 regioni italiane, a leggere non loro poesie, ma poesie della collezione museale. Luogo: Piazza Duomo (Piacenza, autunno 2016);
2. CRONOLOGIA EVENTI
• Dopo aver pubblicato nel 2000 un racconto lungo dal titolo “Il Veggente caduto”, nel 2002 ha vinto con un inedito di poesia – primo premio assoluto – il Premio Rotary della città di Piacenza.
• Nel 2016 è stato invitato dal Piccolo Museo della Poesia di Piacenza (unica realtà museale di poesia al Mondo) a partecipare alla “Piuma sul baratro”, una maratona di lettura poetica della durata di ventiquattro ore, svoltasi a Piacenza e che ha coinvolto i principali poeti della scena nazionale ed internazionale. Tale invito è stato rinnovato nel 2018 e nel 2019 a Milano.
• Nel 2019, in collaborazione con il Piccolo Museo della Poesia di Piacenza di concerto con l’Opera Pia Alberoni, ha partecipato all’organizzazione dell’iniziativa “I Poeti e la Luna” in occasione dell’anniversario dello storico sbarco. Nel 2019, a seguito della coideazione e sua partecipazione alla “Marcia silenziosa dei Poeti” a Firenze, ha letto sue opere presso il monumento di Dante in Santa Croce.
• È stato invitato a leggere proprie opere in occasione del Festival dell’Appennino, tenutosi negli anni 2017 e 2019. Dopo la pubblicazione di opere di narrativa, suoi scritti sono apparsi in due edizioni della rivista “L’isola è per sempre”, della cui edizione di luglio 2017 è stato nominato curatore.
• Nel frattempo nominato Direttore per le Relazioni Esterne presso il Piccolo Museo della Poesia – e successivamente, del Comitato Scientifico dello stesso Museo – nel novembre del 2020 ha celebrato l’Ecce Homo di Antonello da Messina con la lettura di opere di Giovanni Testori, Antonin Artaud, Christian Bobin, introdotte da proprie prose. L’iniziativa ha voluto dare voce simbolica a tutti coloro che vivevano la malattia e la sofferenza.
• Nel maggio del 2021, ha contribuito all’organizzazione del “Primo Convegno Multidisciplinare e Performativo – Il punto di fuga [o in fuga] siamo noi”, per i settecento anni dalla morte di Dante, con due interventi saggistici e introduttivi di dantisti di fama mondiale; in particolare: “Carlo Ossola: dal vivaio delle comete alla Piazza d’oro”, e “Bianca Garavelli: nel grembo di Dio”. A tale convegno hanno partecipato Carlo Maria Ossola, Bianca Garavelli, Francesco Alberoni, Cristina Beretta, Giovanni Gazzaneo, Valerio Magrelli, Amedeo Anelli, Guido Oldani, Piero Pedrocco, Alex Ricchebuono, Elisabetta Garetti, Giulio Glavina e Omar Galliani.
• Successivamente, dal 13 al 14 settembre 2021, ha partecipato all’organizzazione e alla esecuzione della performance “Cento poeti per cento canti”, una lettura integrale e continua della Divina Commedia, recitata con contributi in dieci lingue diverse.
• Ha rappresentato l’Italia nell’edizione 2022 del Festival dell’Europa in versi di Como, appuntamento internazionale di poesia che quell’anno vedeva presenti esponenti di paesi quali la Spagna, la Corea del Sud, la Svizzera, la Romania, l’Ucraina ecc…
• È presente nella Enciclopedia di Poesia Contemporanea Premio Mario Luzi 2021. Nel 2021 il suo racconto “Infinitas” è stato segnalato al concorso Premio Montano, con pubblicazione in “Carte nel vento” della rivista Anterem; successivamente, lo stesso racconto si è classificato al Secondo posto al Premio Internazionale Dostoevskji. Sempre nel 2021 una sua poesia è stata scelta per l’Antologia dei poeti contemporanei realizzata dal poeta e traduttore candidato al Nobel Hafez Haidar. È inoltre arrivato sul podio del Premio Milano International con la poesia “Laniakea”.
• Nel maggio 2022, ha contribuito ad organizzare, insieme a tutto il Direttivo del Museo, il Convegno Multidisciplinare e Performativo – “Cento Volti di Pasolini”.
• Il 24 settembre 2022 è andata in scena la prima dell’opera teatrale “Umbra Luminis – Teresa Miss Avila”, con la regia di Mauro Barbiero, la performance dell’attrice Carolina Migli Bateson e la scenografia firmata da opere dell’artista Omar Galliani. Edoardo Callegari aveva già partecipato a radiodrammi (“Sotto un bosco di latte” di Dylan Thomas, con la regia di Pino L’Abbadessa) e a opere teatrali (“Il fantasma di Canterville” di Oscar Wilde, di cui ha inoltre realizzato la drammaturgia con una riscrittura inedita; “Grand Tour – La corsa alla bella Italia” di Giusy Càfari Panìco, in cui interpretava il poeta Percy Shelley, accanto al cantante Morgan nel ruolo di Lord Byron). Edoardo Callegari ha anche riscritto il poema “Mobile segno” di Aldo Braibanti, e poi riproposto per la scena con il titolo “Aldo Braibanti Redux – Virulentia”.
• A dicembre 2022 è uscito un suo libro dal titolo “Liturgie di un Magnifico”, per l’Editore Puntoacapo. Il libro è stato presentato il 14 aprile 2023 dal noto critico Arnaldo Colasanti, che ne ha dato una lettura seminariale nel corso della mostra dal titolo “L’Abbraccio” dell’artista Cesare Catania, Ambasciatore mondiale della giornata dell’abbraccio, organizzata dallo stesso Edoardo Callegari dal 25 marzo al 23 aprile 2023, che ne ha scritto il catalogo e ottenuto il Patrocinio del Segretariato del Summit mondiale dei Nobel per la Pace. Edoardo Callegari aveva in precedenza presenziato la presentazione della mostra presso il Salotto di Milano. Nel 2023 “Liturgie di un magnifico” è stato selezionato nella rosa dei ventun finalisti della XXXV edizione del Premio Camaiore.
• Nel ruolo di Direttore del Comitato Scientifico del Piccolo Museo della Poesia di Piacenza, nel 2023 ha tenuto un convegno sulle voci della poesia femminile presso la Sala Ducale di Palazzo Farnese a Piacenza, intervenendo con una lettura critica su Cristina Campo e poi interloquendo con esponenti della poesia femminile contemporanea, tra cui: Maria Pia Quintavalla, Gabriella Cinti, Alessandra Paganardi.
• Dal 28 al 29 gennaio 2023 ha organizzato e partecipato a giornate di studio insieme al Conte Leonardo Clerici, erede di Filippo Tommaso Marinetti, e con il contributo di eminenti studiosi. Le tematiche affrontate in queste due giornate, sono state: Academia Vici Leonardo; Dizionario di Bayle; divina mitografia sacra Paolo di Tarso.
• Nell’aprile del 2023 ha inoltre partecipato ad un convegno su Giacomo Leopardi, tenuto sempre presso la Cappella Ducale di Palazzo Farnese a Piacenza. Il suo intervento, dal titolo “Il corso in infinitum dei pensieri umani: Rosmini e l’incompiuto in Leopardi”, è stato richiesto dal critico ed esperto leopardista Vincenzo Guarracino per essere inserito nell’Atlante Leopardi – un’enciclopedia critica del poeta – di prossima pubblicazione.
• Il 10 maggio 2023 ha inoltre partecipato all’edizione italiana de La palabra en el mundo. La poesia en acciòn universdal por la Paz.
• In data 1 luglio 2023, alcune poesie tratte dal suo libro sono state lette in una performance con diversi attori presso il teatro di Grazzano Visconti, dove il giovane Luchino Visconti propose le sue prime prove di regia.
• Impegnato in progetti di Pace, ha partecipato alla scrittura del volume “Salvator Mundi”, a cui hanno aderito Premi Nobel, Giudici della Corte Europea, grandi artisti contemporanei, e presentato presso la Camera dei Deputati in data 12 luglio 2023.
• Sempre a Luglio 2023 è stato nominato tra i cinque intellettuali (insieme al Premio Nobel per la Pace Riccardo Valentini, il poeta Valerio Magrelli, il filosofo Massimo Donà, lo scienziato e pensatore Paolo Dell’Aversana), per definire l’approccio teorico ad un progetto commissionato all’artista Marco Nereo Rotelli da parte del Parlamento Italiano.
• Con il maestro Rotelli, ha partecipato in data 01 ottobre 2023 all’iniziativa GardaLo!, un festival organizzato su iniziativa del Presidente del Vittoriale, Giordano Bruno Guerri, nel corso del quale i versi di alcuni poeti saranno proiettati ad illuminare i porti di Desenzano, Sirmione e Toscolano Maderno; inoltre, suoi versi saranno intarsiati su bandiere, che adorneranno le imbarcazioni in rotta sul lago.
• Attualmente sta realizzando un progetto di installazione per la Biennale di Venezia 2024 in collaborazione col maestro Marco Nereo Rotelli e il Prof. Riccardo Valentini, laureato Premio Nobel per la Pace.