La scrittrice Fleur Jaeggy, traduttrice e saggista, amica di Ingeborg Bachmann e Thomas Bernhard, i cui libri sono editi da Adelphi, ha ottenuto il Premio 2011 della Fondazione del Centenario della Banca della Svizzera Italiana “in riconoscimento della fama internazionale ottenuta grazie al suo tenace impegno in una scrittura intesa come arte del levare e come strumento di esplorazione di realtà inquietanti ed essenziali”.
L’autrice dell’indimenticabile “I beati anni del castigo” – Premio Bagutta nel 1990 – il romanzo di cui Iosif Brodskij ha detto: «Durata della lettura: circa quattro ore. Durata del ricordo, come per l’autrice: il resto della vita», riceverà il Premio domani, mercoledì 14 settembre, alle ore 18, durante una cerimonia nella Sala Montanelli della Fondazione Corriere della Sera, in via Solferino 26/A a Milano.
Interverranno, oltre a Fleur Jaeggy, Marco Baggiolini, presidente onorario dell’Università della Svizzera Italiana e presidente della Fondazione, Lina Bolzoni, docente di Letteratura italiana alla Scuola Normale Superiore di Pisa, che terrà la laudatio, e l’attrice Elena Ghiaurov, interprete del recente monologo “I beati anni del castigo”, che leggerà dalle opere della premiata. Nata a Zurigo, Jaeggy è autrice di libri tradotti in 24 paesi e 23 lingue.