David LaChapelle, “Dopo il diluvio”

 

immagine LaChapelle-jpgNota di Silvana Lazzarino

Tra moda, pubblicità, fascinazione del corpo e suggestioni regalate dalle visioni della natura si muove l’arte di David LaChapelle fotografo statunitense di fama internazionale che ha saputo cogliere con stile di stampo surrealista e pop, unito ad un certo tratto caricaturale, le emozioni del tempo legate all’uomo alla società entro cui si rincorrono abitudini, tendenze, contraddizioni, miti.

Nato a Fairfield negli Stati Uniti l’11 marzo del 1963 David LaChapelle dopo aver frequentato la North Carolina School of the Arts e successivamente la School of the Arts di New York, ricevette il suo primo importante incarico in qualità di fotografo da Andy Warhol per la rivista “Intervew Magazine” cui seguirono diverse collaborazioni per copertine e servizi fotografici di diverse riviste come; “Vanity Fair”, “Vogue”, “The Face”, “Arena Homme” e “Rolling Stone”. Continua a leggere

Federica Codignola, “El claro en el bosque”

 

codignola_IMG_4200Mi affascinano le immagini ben definite nelle loro proporzioni, nella dinamica e nelle divisioni del bianco e del nero. Attraverso il rigore della composizione, che però vorrei intuitiva, attraverso un’inquadratura non perfetta, cerco di cogliere il momento in cui l’immagine è rivelata nella sua forma più evocatrice. Per questa ragione nessuna delle fotografie subisce mai tagli d’inquadratura successivi. Attraverso questa struttura rigorosa il quotidiano delle immagini dei miei percorsi e dei miei progetti (di viaggio, di ambienti urbani e industriali, di spazi interni, di geometrie cromatiche nei contrasti del bianco e nero) diventa strumento dell’espressione di un fatto che è reso permanente”. (Federica Codignola)

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Carlo Mormile, “La nascita”

“La nascita è un percorso interiore che presuppone l’abbandono di alcune modalità di vita e la genesi di nuove forme dello spirito. I brani del CD rappresentano questo percorso che si snoda tra riferimenti semantici legati alla fusione tra la musica e la poesia e tra i nascosti percorsi della musica strumentale. I versi musicati appartengono a poeti italiani contemporanei quali Carlo Bordini (Stasi), Paola Febbraro (Gennaio), Giulio Marziaoli (Crepe), Luigia Sorrentino (In quella vertebra) e Alberto Toni (Il fiume).

La comunicativa voce di Daniela del Monaco e la prestigiosa Orchestra Collegium Philarmonicum magistralmente diretta da Gennaro Cappabianca con la partecipazione straordinaria del percussionista Ciccio Merolla conferiscono al lavoro compositivo di Carlo Mormile la giusta cornice nel panorama della contemporaneità.”

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Teresa Ruggeri, “Rovine del tempo”

 

rovine_del_tempo_01Il Nordisk Teaterlaboratorium presenta: ROVINE DEL TEMPO

L’immaginario incontro di Anna Banti con Artemisia Gentileschi, regia di Julia Varley (Odin Teatret) con Teresa Ruggeri.

17, 18 e 19 aprile ore 21

Lo spettacolo prende spunto dal testo che la scrittrice Anna Banti dedicò ad Artemisia Gentileschi nel 1944. Molti frammenti dialogano fra di loro: i brani del volume, i documenti storici legati alla vita della Gentileschi, le riflessioni sull’arte della pittrice Carla Accardi, poesie e brani di autori diversi. Sullo sfondo del bombardamento di Firenze tre donne si incontrano sulle rovine prodotte dal tempo: oltre alla scrittrice e all’artista c’è una moderna conferenziera. Lo spettacolo è tecnicamente autosufficiente e agito da una persona sola. Teresa Ruggeri attrice e critica d’arte. Si è formata seguendo diversi maestri e registi, i suoi punti di riferimento restano l’Odin Teatret e Julia Varley. Come attrice di strada collabora con i clown e lavora con le maschere e la danza acrobatica sui trampoli.
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Rovine del tempo
17, 18 e 19 aprile 2015 ore 21
Hamlet Teatro
via Alberto da Giussano, 13
Roma
Contatti: teruggeri@gmail.com

Il ritorno di “Shakespea Re di Napoli”


Shakespea_re_di_napoliRitorna in scena a Roma, al Teatro dei Conciatori, dal 7 al 24 aprile 2015, il capolavoro teatrale di Ruggero Cappuccio, da lui scritto e diretto, Shakespea Re di Napoli interpetato dagli attori Claudio Di Palma e Ciro Damiano, che furono i primi a dare vita ai personaggi di Cappuccio, nel lontano 1994, quando lo spettacolo debuttò al Festival di Sant’Arcangelo di Romagna, diretto da Leo De Berardinis. A Roma lo spettacolo andò in scena per la prima volta, al Teatro Argot di Trastevere.
Il testo è edito nei collana Classici di Einaudi. E’ andato in onda più volte su Rai 5 nell’interpretazione di Claudio Di Palma e Lello Arena. Continua a leggere

Joan Mirò, “L’impulso creativo”

immagine Progetto per un monumentoCREATIVITA’ E SOGNO IN MIRO’

 di Silvana Lazzarino

L’universo dei sogni, della fantasia appartiene all’arte di Joan Mirò (Barcellona 1893- Palma di Maiorca1983) che con spontaneità e ritmo poetico, proteso verso orizzonti lontani dove realtà e immaginazione si confondono, disegna una realtà fatta di forme, oggetti visti, pensati e immaginati come attraverso una dimensione mistico-magica.

Il suo itinerario artistico che lo vede passare dalla scuola di Barcellona all’esperienza con la pittura fauves specie per i ritratti ed i paesaggi, dall’incontro parigino con il movimento cubista e in particolare con Picasso suo coetaneo, a quello con il dadaismo di Tzara, trova il suo culmine e la piena realizzazione a contatto con la corrente surrealista. E’ il Surrealismo, infatti, a sintetizzare i contenuti ritmico-espressivi della sua pittura protesa verso una sperimentazione libera di dar vita a nuove forme e colori che, pur appartenendo alla realtà sono proiettate in una dimensione “altra”, distante perché riferibile all’inconscio onirico. Continua a leggere

Rachel Slade & Antonella Anedda

 

 

notti-di-pace-occidentaleUn poeta legge un poeta
a cura di
Luigia Sorrentino

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“Ho scelto questa poesia di Antonella Anedda per l’atmosfera e le immagini che suscita. Nel contesto di audio / visivo, abbiamo voluto presentare la creazione di una nuova esperienza visionaria delle parole evocate dalla poesia.”

Rachel Slade

 

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Giancarlo Ellena Quartet


Giancarlo Ellena, Clarinetto basso Sassofono tenore e Sassofono soprano
Titolo di studio: Diploma di Clarinetto conseguito in data 23/09/1991 presso il Conservatorio statale di musica Brescia sotto la guida del maestro Paolo Gavelli e perfezionamento con Zanchetta Denise (clarinetto piccolo in Mib e secondo clarinetto in Sib alla scala di Milano).
Successivamente al diploma di clarinetto si dedica allo studio del sassofono soprattutto in ambito jazz.
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Concerto, Craig Hartley e Walter Ricci

 

walter_ricciUna Sera in Masseria consiste in una serie di appuntamenti, con cadenza mensile, ospitati presso la Masseria Mustazzo, in un ambiente rustico a contatto con la natura, che vedranno personaggi della scena musicale italiana ed internazionale scelti dalla direzione artistica del Moody jazz cafè. Continua a leggere

Matteo Fantuzzi & Eugenio Montale

satura_eugenio_montaleUn poeta legge un poeta
a cura di
Luigia Sorrentino
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“Volevo ragionare su un testo molto conosciuto, tra i pochi di cui forse c’è una reale percezione oggi in Italia nella poesia del secondo Novecento. Inoltre, mi piaceva l’idea di lavorare su una poesia d’amore come mi accade ormai da qualche mese, anche nella mia stessa scrittura. In fondo credo sia il momento giusto per approcciarmi a questo testo: ne ho avuto conferma quando Andrea Gioacchini, che ha lavorato al progetto con me, mi ha mostrato le prime riprese delle scarpe sporche di terra e fango. Subito ho pensato che quella potesse essere la poesia giusta: e così è stato.”

Matteo Fantuzzi

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Salvo alla Galleria Mazzoli di Modena

salvo_jpgSabato 7 marzo 2015 alle ore 18,30 la Galleria Mazzoli presenta per la prima volta una personale di Salvo.

In mostra vi sono opere mai esposte in precedenza che l’artista ha realizzato negli ultimi due anni, dipinti di diverso formato in cui Salvo ha rappresentato i temi e i luoghi a lui cari: la Germania, l’Islanda, la Sicilia, la Puglia, la Calabria, Venezia, scorci d’Oriente, l’Egitto, l’Oman, le stagioni. Continua a leggere

“Costellazione provvisoria”

COSTELLAZIONE

Costellazione provvisoria_Dresda Sparkling (200×140, Olio su tela, 2015)

Mostra di Emanuele Dottori

Recensione di Alberto Pellegatta

Nell’imponente cornice dell’antica Filanda di Martinengo, (Bergamo), recentemente ristrutturata e riaperta al pubblico come spazio espositivo (è anche Sala Consiliare), si ambienta la splendida mostra del pittore Emanuele Dottori, Costellazione provvisoria – a cura di Chiara Gatti, dal 22 febbraio al 22 marzo 2015.

 

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Alessandro Canzian & Ivano Ferrari

ivano_ferrariUn poeta legge un poeta
A cura di
Luigia Sorrentino


Il testo di Ferrari, partendo da un concetto di degradazione necessaria (la macellazione), sa delineare la fisionomia umana nella sua complessità comprendente la ricerca del sacro, del nobile, e la convivenza con lo squallore, la fame. È una fotografia del tempo, impietosa ma non drammatica.”
Alessandro Canzian

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Daniele Campanari & Milo De Angelis

 

millimetri_deangelisUn poeta legge un poeta
a cura di
Luigia Sorrentino
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I versi di Milo De Angelis, non solo quelli che ho scelto in questa occasione, hanno l’abile capacità di raccontare con semplicità i fatti quotidiani. Dagli spunti di una stazione, come accade in ‘Sono ancora loro’, alla dedica per un amore andato o venuto. Tutto si estende nel ritmo giusto della poesia. È così che ‘uno, esile, diventa ruggine / squarciagola… ‘. Leggendo.”

Daniele Campanari

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Tobias Zielony, “Dream Lovers. The Films 2008 – 2014”

TOZI-228-01Terza personale italiana di Tobias Zielony alla Galleria di Lia Rumma, dal titolo “Dream Lovers. The Films 2008 – 2014”, che inaugurerà giovedì 19 febbraio 2015 presso la sede napoletana della galleria.

Selezionato da Florian Ebner per rappresentare il Padiglione Germania alla prossima Biennale di Venezia, Tobias Zielony, dopo le mostre del 2007 e del 2010, svoltesi rispettivamente a Milano, nella vecchia sede di Via Solferino, e a Napoli, presenta in questa mostra otto lavori video realizzati tra il 2008 e il 2014.

VELE DI SCAMPIA realizzato per la personale di Napoli, città che più di altre aree metropolitane lo ha influenzato, viene riproposto anche in questa occasione.

Composto da 7000 immagini scattate di notte con una reflex digitale e montate a velocità diversa dal reale, restituisce in termini di linguaggio filmico il disagio di chi vive e frequenta questi luoghi.

La sua pratica artistica fonde un approccio documentaristico-sociale e uno più concettuale, descrivendo le condizioni di vita degli adolescenti ai margini della società all’interno dell’ambiente in cui vivono. Continua a leggere

Alessandro Cucchi & Dino Campana

canti_orficiUn poeta legge un poeta
a cura di
Luigia Sorrentino
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Video realizzato da Auro e Celso Ceccobelli con Alessandro Cucchi

Abbiamo scelto la poesia “Batte Botte” di Dino Campana per il suo ritmo, dell’onda e del verso, che tutto scuote: la nave, la notte e l’animo di chi viaggia nei pensieri e nelle vibrazioni pesanti contemporanee. Questo è il nostro stato d’animo attuale: i rumori di una camminata notturna fatta da gente nervosa, resa tesa dalla generazione precedente, i 50enni di oggi non mollano l’osso, pensano di stare sempre sul pezzo, si permettono ancora di interpellarci, succhiano la nostra energia, utilizzano i nostri mezzi di comunicazione.

Tutto questo genera una società stagnante, senza slancio, poiché il vecchio si mescola con il nuovo intorbidendo le acque, le idee; gli itinerari e i progetti non risultano chiari, manca il ricambio generazionale, soprattutto nei ruoli chiave.

Ci chiediamo spesso se i genitori di voi 50enni abbiano mai utilizzato i vostri registri verbali e stilistici… Ovviamente no! I nostri Nonni andavano in chiesa e voi ascoltavate il rock’n’roll..

Noi utilizziamo internet e voi pure, questo non è salubre. Dovrebbe essere istituito un blocco tecnologico, in modo tale che chi sia oltre i 50 anni possa al massimo guardare un po’ di TV, nulla più.

Una camminata notturna serve a schiarirsi le idee, a progettare cambiamenti, alla ricerca di un’esplosiva novità.

Auro Celso Ceccobelli e Alessandro Cucchi

 

 

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Antonio Natali, “Michelangelo agli Uffizi”

michelangeloAppuntamento
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Ai Musei Vaticani, il 19 febbraio 2015 alle 16:00, presentazione del volume MICHELANGELO AGLI UFFIZI, DENTRO E FUORI di Antonio Natali (MASCHIETTO EDITORE, 2015)

Intervengono:
Antonio Paolucci, Direttore Musei Vaticani
Antonio Natali, Direttore Galleria degli Uffizi

Presentazione 19 febbraio 2015 – ore 16:00 Musei Vaticani nell’ambito del ciclo di conferenze scientifiche “Il giovedì dei Musei” Ingresso libero da Viale Vaticano a partire dalle ore 15:30

 

 

 

Una poesia di Giovanni Parentignoti

ParentignotigiovAut- aut

Dentro la possibilità,
l’essenziale del limite
il varco tra l’uomo e la bestia.
Il porsi incertezze,
angoscianti dilemmi,
la scelta tra il vivere e il viversi.
E si imprigiona in me,
l’accostarsi di Dio a un uomo umile,
l’immorale pretesa di uin sacrificio,
il farsi carne per rendersi debole.
L’estetica etica del non decidere,
l’irragionevole scelta di Abramo,
e la disperata pretesa di ergere
la fede sopra la stasi. Continua a leggere

I Macchiaioli in mostra a Lucca

Bambino al sole di Bechi[1]Nota di Silvana Lazzarino

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In mostra a Lucca presso il Lucca Center of Contemporary Art fino al 6 aprile 2015

La dimensione umana e sociale, l’impegno politico e culturale che in pieno Risorgimento preparava gli animi all’unità d’Italia, trova un significativo riscontro nella pittura di in un gruppo di artisti denominati “Macchiaioli” moderni e ribelli alle convenzioni per il nuovo modo di accostarsi e interpretare la vita reale e spirituale. Continua a leggere

PRECIOUS, da Picasso a Jeff Koons

Koons-Kounellis-Stella-Attia-thumbnailda sinistra: Jeff Koons, Jannis Kounellis, Frank Stella, Kader Attia – courtesy Diane Venet collection)

A cura di Diane Venet e Ewald Stastny

 
VITRARIA Glass +A Museum
Palazzo Nani Mocenigo, Dorsoduro 960, Venezia
 
Press Preview sabato 7 febbraio 2015 ore 17.00

Opening su invito sabato 7 febbraio 2015 ore 18.00
Apertura al pubblico 8 febbraio – 12 aprile 2015 Continua a leggere

Pierluigi Virelli, ‘a cantunera

pierluigi_virelli

Oggi vi propongo uno dei nostri giovani artisti Pierluigi Virelli, emigrato a Berlino, per riuscire a realizzare il suo legittimo desiderio: vivere della propria arte.

Mi  sembra molto interessante la ricerca musicale che questo giovane sta realizzando in territorio italiano, sui monti della Calabria, vivendo la sua esperienza a stretto contatto con il mondo rurale, di contadini e pastori.
(Luigia Sorrentino)

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Nota di Pierluigi Virelli

Nel dialetto calabrese “ ‘a cantunera”, è l’angolo esterno della prima casa che da inizio a una nuova via. Nella mia infanzia era il luogo dove crescevo e scoprivo la vita insieme ai miei compagni di gioco, e dove era possibile bussare a qualsiasi porta per chiedere una fetta di pane quando tra un gioco e un altro avevamo fame.

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American Academy, “Cinque mostre”

cinque_mostre
Tornano il 29 gennaio 2015 (fino al 1 marzo 2015) le mostre annuali con le opere e i progetti curatoriali dei Rome Prize Fellows e dei guest curators, diffuse negli spazi della American Academy in Rome sotto il titolo Cinque Mostre.

Il progetto, che raccoglie diverse prospettive curatoriali e attitudini alla ricerca, mette in relazione il lavoro di artisti residenti presso l’American Academy in Rome e di artisti italiani e internazionali non residenti, valorizzando l’aspetto multidisciplinare e laboratoriale dell’Accademia, con il suo approccio che guarda ad arti visive, musica, letteratura, produzione audiovisiva, design, architettura, innovazione tecnologica e molto altro ancora. Continua a leggere

Colloqui di archeologia all’Accademia Americana di Roma

Colloquium
Associazione Internazionale di Archeologia Classica (AIAC) 
Lunedì 19 Gennaio 2015, dalle ore 17,00
AAR Lecture Room
Roma

COLLOQUIUM L’American Academy in Rome ospiterà un convegno dell’AIAC, l’Associazione Internazionale di Archeologia Classica: il convegno è parte del benemerito e affermato ciclo Incontri organizzato dall’AIAC da ormai molti anni. L’attuale presidente dell’Associazione è Elizabeth Fentress, Professoressa responsabile degli studi classici dell’Accademia dal 1996 al 1999.  Continua a leggere

Alessandro Giammei, “Nell’officina del nonsense di Toti Scialoja”

 

alessandro_giammeiII volume di Alessandro Giammei è basato sulla sua tesi di laurea. Gran parte delle novità contenute nel libro, sono il risultato di ricerche presso la Fondazione Toti Scialoja a Roma dove Giammei ha potuto prendere in esame la biblioteca dell’autore.

Il viaggio sulle tracce del “senso perso” è pieno di passioni e di sorprese. Quella che può sembrare una peculiare indagine su un fenomeno eccezionale della letteratura diventa in realtà una immersione a tutto campo nella complicata vicenda culturale artistica e letteraria del Novecento di cui Toti Scialoja fu protagonista come pittore, scenografo, saggista e poeta. Notevole l’indagine sulla formazione dei disegni che Scialoja accompagnava ai suoi versi.

Alessandro Giammei, “Nell’officina del nonsense di Toti Scialoja, Topi, tropi, toponimi, cronotopi“, è un libro edito da Edizioni del Verri, 2014.

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Su “Vita sconnessa di Enzo Cucchi”

 

cucchi1 di Fabrizio Fantoni

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“Enzo, che artista sei?”

“Sicuramente il migliore”

“Che vuol dire il migliore?” 

“Il più pericoloso, il più fortunato e talentuoso. Oggi gli artisti sono garantisti, consociati in qualcosa che rassicura. Sono vetrinisti e i musei sono pieni di casalinghe dell’arte”.

E’ questa una delle tante dichiarazioni spiazzanti ed irriverenti di Enzo Cucchi,  presenti nell’intervista che costituisce il nucleo del libro – curato da Carlos D’Ercole,  “Vita sconnessa di Enzo Cucchi” (Quodlibet, 2014). Un’opera che non è una stucchevole celebrazione di un artista affermato, ma un’originale e onesta ricostruzione di una corrente artistica controversa, certamente importante –  la Transavanguardia – fatta attarverso una serie di interviste realizzate dallo stesso D’Ercole a coloro – artisti, galleristi e amici – che hanno seguito Cucchi durante l’intera carriera: Emilio Mazzoli, Francesco Clemente, Brunella Antomarini, Luigi Ontani, Joseph Helman, Miltos Manetas, Salvatore Lacagnina, Paul Maenz, Bernd Kluser, Mimmo Paladino e Jacqueline Burckhardt. Continua a leggere

Addio a Pino Daniele

foto

La musica italiana e internazionale perde un grande artista:  Pino Daniele. Il cantautore napoletano avrebbe compiuto 60 anni il 19 marzo, ma è stato stroncato da un infarto.

Non dimenticheremo i suoi esordi, a Napoli, con i concerti gratuiti a fine tournée a Piazza del Plebiscito, con una folla di oltre 200 mila ragazzi stipati fin davanti all’ingresso del palazzo Reale. Non dimenticheremo il sodalizio artistico che Pino ebbe con un altro indimenticabile artista, Massimo Troisi, una persona chiave nella sua vita e nella sua carriera. Si conobbero nella trasmissione televisiva “Non stop” (1976), “…ma stranamente sembrò a tutti e due di essersi già incontrati”. Sono proprio gli anni in cui Pino Daniele maturava artisticamente, cercando di affermare la “napoletanità” con la musica blues. Continua a leggere

Christian Sinicco, "Ballate di Lagosta"

 
christian_sinicco_coverNota di Alberto Bertoni
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Christian Sinicco è uno di quegli autori (e autrici) che si libera oggi, precisamente con questo libro, dell’etichetta di “giovane”, un predicato di nessuna valenza critica e ormai piuttosto penalizzante – in verità – per chi come lui ha alle spalle un’attività ricettiva e creativa decisamente ricca. Poesia ad un tempo periferica ed europea, se ne è possibile una, questa delle sue ultime ballate si estende da Trieste alle terre slave, per consolidarsi attorno al topos prediletto del mare. La riempie, la motiva e soprattutto la muove un istinto forte delle sovrapposizioni e delle metamorfosi, grazie a un principio irresistibilmente dinamico, musicale, in non pochi passaggi narrativo, che affonda radici nella propensione per così dire naturale della Mitteleuropa al concerto babelico delle voci e dei suoni, delle lingue e delle storie, tra i microcosmi del suo inesausto destino migratorio. Continua a leggere

"Vita sconnessa di Enzo Cucchi"

 
cucchi_dercole-bDall’Introduzione di Carlos D’Ercole
Conosco Enzo Cucchi da una decina d’anni, forse qualcuno in più.
La prima volta deve essere stato a cena fuori dal Moro, dove campeggia la gigantografia dell’oste che ha recitato nel Satyricon di Fellini.Il posto è come dicono gli inglesi, un po’ “stiff”, ingessato. Enzo, come al solito, non era per nulla rilassato, avvertiva la pesantezza nell’aria, perdipiù non poteva fumare.
Prendendo spunto dal mio nome, iniziò a parlarmi entusiasta di Carlos Monzon e si creò forse in quel momento un magica complicità.
Negli anni a seguire ci siamo incrociati tante volte nel centro di Roma, ci siamo scambiati alcune battute, ma senza reciproci approfondimenti.
Eppure rimanevo sempre incurosito da quella magrezza nervosa, da quel camminare incerto avvolto in nuvole di fumo che lo rendevano simile a un personaggio di Andrea Pazienza. Continua a leggere

Paul Cezanne, "Vue sur l'Estaque et le Château d'If"

 A Christie's staff member poses for a photograph next to "Vue sur L'Estaque et Le Chateau d'If" by Paul Cezanne in London
Uno dei capolavori del grande pittore francese Paul Cezanne (1839-1906), tra i suoi più intensi paesaggi della Provenza, dal titolo “Vue sur l’Estaque et le Château d’If”, sarà battuto all’asta da Christie’s a Londra il  4 febbraio 2015. Continua a leggere

Mimmo Paladino, "72 x 103"


Re-Uccisi-al-decadere-della-forza-1981Sabato 13 dicembre 2014
alle ore 18,30 la Galleria Mazzoli di Modena inaugura una mostra personale di Mimmo Paladino dal titolo ’72 x 103′.
Il titolo rimanda al formato che accomuna tutte le opere in mostra, una serie di lavori inediti creati dall’artista nell’ultimo periodo, tutti realizzati con tecnica mista su cartone.
Dopo la mostra ‘EN DE RE’ del 1980, la personale del 1992, la mostra ‘Dieci arazzi’ con Alighiero Boetti del 1993, ‘Vasi Ermetici’ del 1994 e la mostra del 2012 la Galleria Mazzoli apre le porte alla recente produzione pittorica di Mimmo Paladino. (Nell’immagine un’opera memorabile di Mimmo Paladino: “Re uccisi al decadere della forza” 1981, Collezione Lucio Amelio, Reggia di Caserta). Continua a leggere

Omaggio a Giuseppe Panza di Biumo

 
logo_1866La passione della collezione a cura di Nicoletta Cardano e Francesco Moschiniin in collaborazione con M. Giuseppina Caccia Dominioni Panza opere in mostra provenienti dalla Panza Collection, Lugano.
Inaugurazione giovedì 11 dicembre 2014| ore 19.30
Apertura al pubblico 12 dicembre 201431 gennaio 2015
da lunedì a sabato | ore 09-19
E’ stata inaugurata nell’ambito della Giornata di Studio che l’Accademia di San Luca dedica a Giuseppe Panza di Biumo la mostra Omaggio a Giuseppe Panza di Biumo: La passione della collezione.
Nella Galleria al terzo piano di Palazzo Carpegna, accanto alle raccolte dell’Accademia, saranno esposte una decina di opere molto significative della collezione e del suo sviluppo.Giuseppe Panza di Biumo radunò, a partire dagli anni Cinquanta fino al Duemila, un’eccezionale collezione d’arte contemporanea; attraverso le sue ricerche e il rapporto diretto con artisti, musei e gallerie riuscì con straordinaria lungimiranza a capire il valore e le potenzialità di ciò che era ancora in divenire. Continua a leggere