Paul Auster e Ruggero Cappuccio, ‘Libro dell’Anno’

Paul Auster e Ruggero Cappuccio sono i vincitori della cinquantasettesima edizione del Premio Napoli “Libro dell’Anno”.I due scrittori sono stati premiati a Napoli durante la cerimonia finale tenutasi nella rimessa degli autobus dell’Anm, un capannone industriale divenuto per un giorno luogo di diffusione di letteratura.

Tra gli applausi del pubblico si è concluso, così, il mese dedicato al Premio Napoli. Un mese di letture in movimento in cui la cultura è scesa in strada per i vicoli della città antica del quartiere dei Miracoli portando gli incontri tra lettori e scrittori non solo in luoghi come l’Osservatorio astronomico e il Museo di Capodimonte, ma anche nelle carceri della città. Continua a leggere

Premio Calvino 2012: Edizione Straordinaria

Chiude il bando del Premio Calvino 25a edizione. Concluse le operazioni di archiviazione dei manoscritti, il totale delle opere in concorso è 625. Un numero che supera di molto la media delle passate edizioni e rappresenta un grande traguardo per un concorso letterario a pagamento.

I 20 Lettori del Premio Calvino avranno dunque il compito di leggere e valutare 529 romanzi e 96 raccolte di racconti. Un po’ di numeri: gli autori (uomini) sono in maggioranza, circa cento in più delle autrici. Quasi trecento partecipanti sono di età compresa tra i 30 e i 45 anni, duecentocinquanta hanno superato i 45 e circa settanta hanno meno di 30 anni.

A marzo 2012 il Premio renderà noti i nomi di chi tra loro entrerà in finale. Nel mese di aprile avrà luogo come ogni anno la cerimonia di premiazione, presso il Circolo dei Lettori di Torino.

Nir Baram, Anashim tovim (Brave persone)

Un romanzo importante, che affronta il tema universale della banalità del male e apre, dalla prospettiva di uno scrittore israeliano, nuove strade nel modo di raccontare il periodo del totalitarismo e della Shoah. “Brave persone”, del 35enne Nir Baram, è uscito in Italia per Ponte alle Grazie, è un libro potente che indaga sul rapporto tra la gente comune e i regimi totalitari, nel segno di una parola fondamentale: complessità. “Quando parlo della complessità delle scelte dei miei personaggi – ha detto Baram – io cerco non di dare una spiegazione delle loro azioni ma provo a mostrare le molteplici ragioni che ci possono essere per ogni azione e provo in un certo senso a obbligare il lettore a pensare e a riflettere su quelle azioni senza dare loro una risposta precisa”.

Nir Baram – Brave persone Titolo originale: Anashim tovim, trad. Elisa Carandina – Euro 22,00 – Ponte alle Grazie, 2011.
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Paul Auster, Premio Napoli per la Letteratura Straniera 2011

Paul Auster a Napoli: “L’unica cosa di cui mi occupo attivamente è di difendere uno scrittore o un poeta in difficoltà attraverso il Pen e continuare a scrivere”.

 

“I personaggi dei miei libri non sono marionette nelle mie mani, fanno progetti e io li ascolto, loro hanno una vita. A volte vorrei sapere cosa fanno oggi, spesso ho la sensazione che mi siano intorno e resteranno vivi anche dopo di me”. L’autore di ‘Trilogia di New York’ e del più recente ‘Sunset Park’, Paul Auster – oggi a Napoli per ritirare il Premio Napoli 2011 per la sezione Letteratura Straniera – spiega così la genesi dei suoi libri che sono spesso il risultato dell’osservazione profonda dell’animo umano e del mondo contemporaneo.

 

Lo scrittore newyorkese parlando con i giornalisti ha raccontato molto del suo universo di autore e di uomo attento al cinema e ai diritti umani e che pur vivendo nella modernità preferisce continuare a scrivere i suoi romanzi a mano e trascriverli su una vecchissima macchina per scrivere di cinquanta anni fa, non ha l’aiuto, né di un computer e neanche di un cellulare. Continua a leggere

Alexis Jenni vince il Goncourt 2011

Lo scrittore francese Alexis Jenni è il vincitore del Goncourt 2011, il più prestigioso premio letterario francese attribuito dai dieci giurati dell’Academie Goncourt, per il suo romanzo ‘L’Art francais de la guerre’ (L’arte francese della guerra).

Il romanzo, pubblicato per le edizioni Gallimard, è il primo di Alexis Jenni, 48 anni, professore di biologia e padre di tre figli. L’opera, 630 pagine, ripercorre l’avventura coloniale francese tra Indocina e Algeria.

Adesso vedremo quale editore italiano comprerà i diritti del romanzo per pubblicarlo in Italia.
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Luoghi dell’arte tra musica, letteratura e poesia

C’è un filo rosso che unisce la mostra di Piero Guccione, ‘Luoghi dell’arte tra musica, letteratura e poesia’, inaugurata a Ragusa e che vedrà l’Accademia delle Belle arti di Parigi come prossima sede in primavera.

E’ l’attenzione per l’Ottocento e per una dimensione romantica che diventa in alcune opere ‘un’elegia della luce’, come l’ha definita sapientemente Enzo Siciliano.

I 40 pastelli del maestro di Scicli (Rg), esposti dal 30 ottobre 2011 nel palazzo Garofalo di Ragusa, riguardano le interpretazioni che l’artista ha fatto di alcune opere liriche, di raccolte di poesie e di letteratura. – Nella foto, Piero Guccione – Studio da Caravaggio (acquerello, 12,5×17) Continua a leggere

James Hillman, l’anima del mondo

La casa editrice Adelphi ha in preparazione per Natale 2011 una raccolta dei libri di James Hillman, lo psicanalista e filosofo statunitense morto il 27 ottobre scorso a 85 a anni a Thompson, in Connecticut.

”Anche se era in preparazione da tempo – raccontano dall’Adelphi che ha pubblicato una decina dei suoi libri – questa sorta di strenna, curata da Paolo Pampaloni e Marco Ariani, offrirà al lettore italiano una chiave in più per comprendere la profondità e la complessità del pensiero di Hillmann”. Continua a leggere

Harold Pinter, “Umbrellas”

E’ stato ritrovato un testo teatrale praticamente inedito del giovane Harold Pinter (1930-2008), rappresentato una sola volta nel 1960 a Londra e da allora considerato perduto. Ora il testo della piece intitolata “Umbrellas” è tornato alla luce oltre mezzo secolo dopo grazie ad un lavoro di ricerca di Ian Greaves mentre stava lavorando nell’archivio del drammaturgo di NF Simpson, un altro esponente del teatro dell’assurdo.”Umbrellas” fu scritto da Pinter, considerato uno dei grandi padri del teatro dell’assurdo, nel 1959 all’età di 29 anni e racconta una storia scarna e piena di silenzi ambientata sul terrazzo di un hotel. Lady Antonia Fraser, vedova di Pinter, ha detto di essere stata “completamente all’oscuro” dell’esistenza di “Umbrellas”. Continua a leggere

A Padova, al caffè Pedrocchi, in memoria di Francesco Orlando

Al Caffè Pedrocchi di Padova, venerdì 27 ottobre alle 17:30, si svolge l’incontro sul tema “La letteratura tra piacere e conoscenza nell’opera di Francesco Orlando”.

Francesco Orlando (nella foto) è nato a Palermo nel 1934 e si è spento a Pisa nel 2010.

Si era formato intellettualmente nel gruppo di giovani raccolto intorno a Giuseppe Tomasi di Lampedusa. In quei giorni nacque l’amicizia tra Francesco Orlando e Gioacchino Lanza Tomasi. Continua a leggere

Mariapia Veladiano, Video-Intervista ‘La vita accanto’

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

Il 23 ottobre alle 12:30 Mariapia Veladiano, autrice di La vita accanto, Einaudi Stile Libero, 2010 (euro 16,00)  sarà in onda su Rainews in un’intervista di Luigia Sorrentino.

Maripia Veladiano vicentina, laureata in Filosofia e Teologia, ha insegnato Lettere per ventisette anni in un istituto professionale a Bassano. Attualmente è Preside a Rovereto, in Trentino. “L’ idea è stata quella di coltivare l’orto più in grande – racconta la Veladiano. – E’ capitato che nella scuola la legge sull’autonomia ha richiesto, per poter realizzare dei progetti belli per i bambini e per i ragazzi, anche una grande intraprendenza a livello di dirigenza, e allora ho pensato che potevo lavorare per il sogno di una scuola dell’equità e dell’accoglienza. Una scuola in cui i bambini e i ragazzi fossero veramente protagonisti – cosa a cui ho sempre mirato nell’insegnamento  – e quindi ho pensato che potevo fare il corso per dirigente in Trentino dove vi è una bella legislazione scolastica che permette, forse un pochino meglio che altrove, di realizzare il mio sogno.”
La vita accanto, opera prima di Mariapia Veladiano, (ha vinto il premio Calvino nel 2010 e si è classificato al secondo posto al Premio Strega 2011), presto diventerà un film. Il regista Marco Bellocchio molto colpito dalle tematiche del romanzo, ne ha infatti acquistato i diritti cinematografici.

[flv]http://www.rainews24.it/ran24/clips/2011/10/veladiano-poesia.mp4[/flv]

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Eugenio Scalfari, ‘Scuote l’anima mia Eros’

Altre scritture: Eugenio Scalfari
a cura di Luigia Sorrentino

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Eugenio Scalfari, uno dei più importanti giornalisti italiani, pubblica un libro pieno di sentimento e di passione: Scuote l’anima mia Eros, Einaudi, 2011 (€ 17,00).

Un libro che ripercorre la storia di uno dei protagonisti del Novecento italiano: i rimpianti, gli slanci, gli amori di uno degli uomini che più di molti altri ci ha raccontato con lucidità e sapienza il nostro tempo. Continua a leggere

Bjorn Larsson protagonista delle celebrazioni per Salgari

Lo scrittore svedese Bjorn Larsson sarà il nuovo protagonista delle celebrazioni del centenario della morte di Emilio Salgari, il padre della letteratura d’avventura. Venerdì 21 ottobre, alle ore 18, Larsson, in compagnia del giornalista e scrittore Luca Crovi, sarà a Villa della Torre Allegrini di Fumane (Verona).

Lo scrittore svedese, che è anche velista, arriverà in Valpolicella per parlare del suo amore per il mare, per l’avventura, per Salgari ed anche per presentare la sua nuova fatica letteraria, “I poeti morti non scrivono gialli” (Iperborea editore).

Si tratta di un romanzo provocatorio e autoironico sullo sfondo di un giallo letterario condito da tante strigliate agli avidi giganti dell’editoria. Continua a leggere

Franco Arminio presenta ‘Terracarne’

E’ appena uscito il nuovo libro di Franco Arminio, Terracarne, Viaggio nei paesi invisibili e nei paesi giganti del Sud Italia  edito da Mondadori.

Una nuova tappa del poeta esperto in paesologia – scienza da lui inventata – che ha un solo scienziato e un solo modo di raccontare: il metodo Arminio

Con il suo tratto inconfondibile e con il suo particolare alfabeto – alla lettera D corrisponde la parola Desolazione – Arminio analizza i problemi che affliggono il nostro Paese.

L’appuntamento con l’autore è per venerdì 19 ottobre alla Feltrinelli di Napoli alle 18.30 (Via Santa Caterina a Chiaia, 23).

Gao Xingjian al Pisa Book Festival 2011

Torna il ‘Pisa Book Festival’ giunto quest’anno alla IX edizione. Dal 21 al 23 ottobre il Palazzo dei Congressi e la Stazione Leopolda ospiteranno ancora una volta il meglio della piccola editoria indipendente: 180 editori porteranno a Pisa i loro titoli freschi di stampa e presenteranno in anteprima le novità più significative.

Sono oltre 300 gli appuntamenti previsti, fra conferenze, laboratori per grandi e piccoli, seminari per gli addetti ai lavori e un Caffè Internazionale per gli incontri con gli autori. Come ogni anno il ‘Pisa Book Festival’ sarà a ingresso libero.

Sarà l’esule cinese Gao Xingjian, (nella foto)  ora naturalizzato francese e vincitore del Nobel per la letteratura nel 2000, a inaugurare il Pisa Book Festival alle 10:00 di venerdì 21 ottobre nella sala che in suo onore è stata ribattezzata ‘Tiananmen‘. Continua a leggere

Roberto Saviano vince il Pinter Price, Premio del Coraggio

Roberto Saviano ha vinto il Pen/Pinter Prize 2011, ovvero il premio internazionale per il coraggio e la libertà di espressione. L’autore di “Gomorra” ha conquistato il premio intitolato al Nobel per la letteratura 2005 Harold Pinter, il maestro del teatro dell’assurdo scomparso nel 2008 all’età di 78 anni, insieme al drammaturgo britannico David Hare.

Saviano, 32 anni, che vive sotto scorta dal 2006 quando ha svelato intrighi e retroscena della camorra nel suo bestseller internazionale, non ha potuto partecipare alla cerimonia di consegna del premio a Londra. Saviano ha perciò inviato un messaggio di gratitudine agli organizzatori dell’Harold Pinter Prize, istituito nel 2009 dal Pen Club International per premiare un autore perseguitato a causa delle sue idee.
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Le ‘Mille e una notte a colori’ di Marc Chagall

Dopo le ‘Favole’ di La Fontaine e la ‘Genesi’, le ‘Mille e una notte a coloro’ chiudono un trittico prezioso di opere letterarie, le più grandi di tutti i tempi, illustrate da Marc Chagall.
Era stato l’amico Ambroise Vollard, gallerista editore e mecenate, a proporre a Chagall di illustrare le favole di La Fontaine e i libri della Bibbia. E fu ancora Vollard, alla fine degli anni venti, a suggerirgli di affrontare anche la sfida delle ‘Mille e una notte’.
Dopo un primo abbozzo, all’inizio degli anni trenta, il progetto si interruppe. L’artista era insoddisfatto dei procedimenti di stampa a colori allora disponibili. E fu solo una quindicina di anni dopo, negli Stati Uniti, grazie all’incontro con lo stampatore newyorkese Albert Carman, che Chagall riuscì a realizzare la vecchia idea, portandola a compimento nel 1948.

 

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Melania Gaia Mazzucco

Altre scritture
a cura di Luigia Sorrentino

Il 6 ottobre 1966 nasce a Roma la scrittrice Melania Gaia Mazzucco. Nel 2003 ha vinto il Premio Strega con ‘Vita’. Il romanzo è ambientato a New York. L’anno è 1903. L’approdo di Ellis Island è il confine del sogno e dell’illusione per migliaia di italiani in cerca di fortuna. Tra loro ci sono Diamante, dodici anni, e Vita, nove. Arrivano a New York da Tufo di Minturno, in provincia di Caserta, per raggiungere Agnello, padre di lei e zio di lui. Trovano una casa brulicante di parenti sospesi tra la nostalgia del Paese lontano e la volontà di far parte del Nuovo Mondo, e incontrano soprattutto la solitudine e il disprezzo, la fame e l’umiliazione. Contro questa dura realtà si infrangono i sogni infantili e le promesse di amore eterno di Vita e Diamante: lei rimane in America, lui torna in Italia e forma la famiglia da cui discende Melania Gaia Mazzucco.

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A Macerata, l’Istituto Confucio per la promozione del cinese

Sotto l’alto patronato del presidente della Repubblica, verrà inaugurato oggi, 4 ottobre a Macerata l’Istituto Confucio, nato dalla collaborazione tra l’Università di Macerata, l’Università Normale di Pechino e l’Hanban, l’ufficio per la promozione della lingua e della cultura cinese del ministero dell’Istruzione cinese.

Obiettivo dell’Istituto – il solo nelle Marche e in tutte le regioni adriatiche del centro-sud, il decimo in Italia – sarà quello di diffondere, con i suoi corsi, la lingua e la cultura cinese, affiancandosi ai corsi universitari che a Macerata (Lingue) e Civitanova Marche (Mediazione linguistica) già consentono agli studenti di avvicinarsi alla cultura orientale. Continua a leggere

Sarah Bynum, “Madeleine dorme”

Unanimemente promosso dalla critica americana, il romanzo “Madeleine dorme” di Sarah Bynum (Transeuropa Edizioni 2011) arriva finalmente anche in Italia. Un debutto, quello della casa editrice nella narrativa straniera, che al tempo stesso rappresenta anche una conferma: la qualità innanzi tutto.

“Madeleine is sleeping” venne pubblicato per la prima volta nel 2004 dall’editore statunitense Harcourt, fermamente convinto dell’assoluta originalità del testo ciò nonostante assolutamente inconsapevole di quello che di lì a poco sarebbe successo. E accadde che “The New Yorker” inserì l’autrice esordiente Sarah Shun-lien Bynum – americana di origini cinesi – nei 20 migliori scrittori di fiction under 40, inoltre accadde che autori tipo Jonathan Franzen, Michael Cunningham, Marilynne Robinson e ZZ Packer salutarono quell’esordio come uno dei più felici della letteratura americana degli ultimi vent’anni. Continua a leggere

“Buon compleanno, Dudù!” Video-Intervista a Raffaele La Capria

Raffaele La Capria

Raffaele La Capria
a cura di Luigia Sorrentino

Roma, 30 ottobre 2011

 

“Buon compleanno Dudù!”
Il 3 ottobre del 1922 nasce a Napoli uno dei più raffinati scrittori italiani del Novecento, Raffaele La Capria, per gli amici Dudù (o anche Duddù) con la doppia D. Prova ne è l’ultimo libro pubblicato dall’autore nel 2011, “Confidenziale” Edizioni Il Notes Magico (12,00 euro).

Si tratta di una raccolta di lettere confidenziali – come suggerisce il titolo – scritte a La Capria dai suoi amici. Goffredo Parise, Lina Wertmuller, Francesca Sanvitale, Emanuele Trevi che scrivevano “Caro Dudù”, ma anche lettere di altri amici che scrivevano “Caro Raffaele La Capria”, come Anna Maria Ortese, Edoardo Albinati, Umberto Silva, e quelle di altri ancora che scrivevano “Caro La Capria”, come Norberto Bobbio.
L’occasione è ghiotta per me me, per augurare a Dudù, che compie oggi 89 anni, “Buon Compleanno!” riproponendovi il testo e il video di una delle mie interviste a La Capria. In particolare, quella realizzata per Rainews24, nel 2005, subito dopo l’uscita del libro “L’estro quotidiano” (Mondadori, 2005).

La Capria, quasi alla fine della video-intervista mi racconta di un suo sogno ricorrente, il sogno in cui gli riappaiono i genitori che lo scrittore dice di ‘incontrare per caso’, come se fossero andati via dalla casa e lui non sapesse dove sono andati a finire.

La domanda piena d’affetto che La Capria rivolge a suo padre e sua madre è questa: “Ma come fate a vivere da soli? Io non so niente di voi…  Chi vi mantiene? Dov’è la vostra casa?”  […]

Il testo (parziale) dell’intervista a Raffaele La Capria
di Luigia Sorrentino

Riprese e Montaggio di Luigia Sorrentino
Roma, 2005


L’epoca che viviamo è tragica, funestata da eventi tragici. Come vive Raffaele La Capria questa sua epoca?

‘L’ho scritto nella ultima pagina del mio libro ‘L’Estro quotidiano’. Quel libro l’ho scritto nel 2003, ma per ragioni editoriali è uscito nel 2005. Dal 2003 al 2005 la situazione è peggiorata e il tasso di odio, ferocia, crudeltà, è aumentato nel mondo in maniera inimmaginabile. Dopo le esibizioni filmate delle teste tagliate e la strage programmata dei bambini in Ossezia, si è persa la bussola dell’umano e le parole non sono più all’altezza del male che vorrebbero denunciare. Il nostro privato rispetto a questi eventi tragici, sembra una futilità. Qual è il risultato? Di ridurre la nostra vita quotidiana a un assurdo. Adesso la nostra vita quotidiana non ci sembra più normale, è una pretesa normalità. Ma è una normalità falsa quella in cui crediamo di vivere noi privilegiati, credendo di stare in pace, di non soffrire di queste terribili calamità che il mondo soffre’.

Quest’epoca, ha cambiato qualcosa nella sua scrittura?

‘Certo. Soprattutto se si legge tutto il mio libro ‘L’Estro quotidiano’ si sente che è attraversato come da un’angoscia, da un sottile rimorso di star bene. Si sente che c’è una frattura spaventosa tra quello che sappiamo e la vita che viviamo. Questo aspetto lo metto in evidenza in un punto preciso del libro in cui racconto che sto guardando la televisione e vedo massacri, cose orrende e dico: “questo è il telegiornale delle otto, e io devo vestirmi in fretta, alle nove ho un appuntamento al ristorante”. Ed è proprio questo l’assurdo: vedere il male, ma poi andare al ristorante.

In un articolo uscito sull’ Espresso Giorgio Bocca ha detto che La Capria ha elaborato una sua teoria per mettere d’accordo le due Napoli, quella della borghesia, colta e aristocratica, e quella selvaggia, del popolo napoletano. Praticamente Bocca dice che lei ha inventato la napoletanità.

‘Non ho inventato la napoletanità, ma l’ho analizzata criticamente. L’ho analizzata e criticata anche più ferocemente di quanto Bocca, qualche volta, abbia criticato il sud e i mali del sud. Bocca dice, però, che questa mia teoria è elegante, ma consolatoria. E io gli ho risposto: “Bhe? Che c’è di male che sia consolatoria? La letteratura deve essere anche consolatoria, oltre che critica.’

Il suo linguaggio narrativo di certo non rappresenta la Napoli della camorra e della illegalità. È una sua scelta non rappresentare quella Napoli?

‘Uno scrittore non è obbligato a scrivere di camorra. Credo che uno scrittore abbia il compito di dare un’immagine della sua città molto più grande e più complessiva, che include tutto. Una rappresentazione della città, una rappresentazione mentale che sottragga la città dalle false rappresentazioni che gli vengono date continuamente. Tanto utile, rivoluzionaria, importante è l’opera di uno scrittore, quanto più questo scrittore si affranca dalle false rappresentazioni e cerca, come un archeologo della mente, di scavare attraverso la cenere di queste false rappresentazioni, il documento vero, la sostanza vera di quella immagine della città che lui sta creando mentre scrive. A tutto questo deve corrispondere, anche, uno stile adeguato, perché soltanto quando c’è questa fusione tra un’idea e una rappresentazione, e uno stile che la sostiene, funziona la comunicazione.’ Continua a leggere

Liu Xiaobo, “Monologhi nel giorno del giudizio”

Liu Xiaobo, Nobel per la pace nel 2010 nei “Monologhi nel giorno del giudizio” (Mondadori 2011, 19,00 euro) svela il vero volto della Cina.
Nel 2009 la corte popolare di Pechino ha processato e condannato alcuni intellettuali e giornalisti partecipanti alla “Carta 08”, un manifesto volto a promuovere riforme politiche e in difesa dei diritti umani.

Liu Xiaobo, uno dei più importanti intellettuali cinesi, è stato il promotore e organizzatore di questo manifesto civile e, colpevole solo di aver espresso il suo pensiero, è stato condannato a oltre dieci anni di prigione.
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Emilia Bersabea Cirillo, “Una terra spaccata”

Altre scritture: Emilia Bersabea Cirillo
a cura di Luigia Sorrentino

Emilia bersabea Cirillo: “La scrittura è raccontare un mondo, di cui sono l’unica a saperne narrare, perché ne sono l’unica solitaria abitatrice. Di questo mondo non conosco davvero bene tutto, a volte vado a tentoni, a volte so perfettamente dove posso trovare le cose che cerco, so quello che mi aspetta e anche dove potrò arrivare. La scrittura non è solo invenzione, è disciplina, è stare a cercare una parola che significhi, un aggettivo che dia il senso della frase, è attendere, nel senso di prendersi cura delle parole, delle pagine come se fossero campi coltivati, come se fosse una pezza da ricamare, un tombolo da tessere.Tutto si deve tenere, fili, storie, colori, tutto deve stare in armonia e proporzione con quanto si costruisce intorno. Continua a leggere

Anteprima editoriale, Halldor Laxness e Thor Vilhjamsson

Sono in uscita con la casa editrice Iperborea ‘Sotto il ghiacciaio’ dello scrittore islandese Halldor Laxness (nella foto) – vincitore del Premio Nobel per la Letteratura nel 1995 – e ‘La corona d’alloro’ di Thor Vilhjamsson, considerato uno dei grandi maestri della letteratura islandese. L’uscita di entrambi i libri è prevista per il 14 ottobre 2011.

Le pubblicazioni saranno presentate in occasione della prossima Fiera del Libro di Francoforte (dal 12 al 16 ottobre), dedicata all’Islanda con una mostra sulla cultura e storia del Paese e una serie di letture, presentazioni, incontri con l’autore, produzioni teatrali, radiofoniche e televisive.

“Ho passato tutta l’infanzia in un ambiente in cui il centro della terra non aveva posto al di fuori dei libri e dei sogni – disse Laxness nel discorso tenuto per il conferimento del Premio Nobel nel 1955 per il suo capolavoro ‘Gente indipendente’. – Quando ero bambino, l’amore e il rispetto per l’umile routine della vita di tutti i giorni e per le sue creature era l’unico comandamento morale che mi portavo dentro con convinzione”. Oltre a ‘Gente indipendente’ Iperborea ha pubblicato in Italia le sue opere più famose come ‘L’onore della casa’ e ‘Il concerto dei pesci’. Continua a leggere

Dopo “Zamel”, la “Roma” di Franco Buffoni

Nello scaffale: La Roma di Buffoni e la Roma di Praz
a cura di Luigia Sorrentino

Recensione di Fabrizio Fantoni (nella foto)

Dopo il romanzo “Zamel” uscito nel 2009 per i tipi di Marcos Ultra, Franco Buffoni torna alla poesia con una nuova raccolta – intitolata “Roma” ( Guanda, € 13,50) – tutta dedicata alla Città Eterna: “Che cosa fa Roma stamattina?/ Le luci non si spengono e i rumori/ Tardano, non si fanno sentire/ Che lenti gorgoglii. Dopo la sveglia/ E l’amore non previsto/ In un giorno di festa/ Si è riaddormentata/ Beata./ Roma di corsa, Roma disperata/ E scoordinata, adesso sei la viola/ Che scordata faceva imbestialire/ La cantante al crocicchio pedonale./ E tremava lo chiffon, vibrava d’ira.”

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Più Liberi sulla Carta

Si terrà nello splendido borgo di Farfa, in provincia di Rieti,  il 23-24-25 Settembre 2011 la terza edizione di
Lib(e)ri sulla Carta nella sede della storica abbazia, nel cuore della Sabina, a circa mezz’ora da Roma.

Sabato 24 settembre alle 16:00 l’appuntamento è con Mariapia Veladiano, scrittrice esordiente, rivelazione dell’ultimo Premio Strega classificatasi al secondo posto con “La vita accanto” (Einaudi).

Simone Cristicchi con “Li romani in Russia” invece, animerà lo spettacolo in serata.
(Ingresso gratuito)

A Lib(e)ri sulla Carta anche quest’anno ci saranno tanti editori, con possibilità di incontrare anche tutti gli scrittori che partecipano alla Fiera.

Per Informazioni:
http://www.liberisullacarta.it/

Borgo di Farfa
(Fara Sabina, RI)

Festival Letterario, “Grado giallo” & programma

“Crimini e potere”. Questo il tema di “GRADO GIALLO” 2011, il festival letterario dedicato al genere giallo-noir in programma dal 29 settembre al 2 ottobre sull’isola di Grado (Go).

Tre giorni di letture, incontri con gli autori, spettacoli, ospiti d’eccezione, conferenze ed eventi enogastronomici faranno di questo suggestivo paese di pescatori il regno di uno fra i generi letterari più amati.

Dopo il successo della passata edizione,  incentrata su “misteri italiani ed ecomafia”, quest’anno “GRADO GIALLO” indagherà gli intrecci fra crimini e potere, utilizzando il giallo come strumento di inchiesta e lente di indagine su una realtà densa di inquietanti misteri e manipolazioni. Un particolare approfondimento sarà dedicato alla lezione di Leonardo Sciascia ed Emilio Gadda, con tutte le sue declinazioni in campo letterario e cinematografico. Continua a leggere

Stephen King, 11/22/63

Il prossimo romanzo di Stephen King avrà come tema l’assassinio del presidente americano John Fitzgerald Kennedy. Lo scrittore statunitense, autore di tanti betseller dell’horror da “Carrie” a “Misery”, ha scelto per il suo nuovo libro una storia dell’orrore tratta dalla vita reale: l’omicidio di JFK avvenuto il 22 novembre 1963 a Dallas. Il romanzo si intitolerà “11/22/63”, ovvero, la data che indica, in inglese, il mese, il giorno e l’anno in cui Kennedy venne assassinato. L’editore Scribner di New York ha previsto l’uscita del libro negli Stati Uniti e in Canada il prossimo 8 novembre.

Il romanzo, lungo poco meno di mille pagine, racconterà la storia dello sforzo disperato di un insegnante di scuola superiore al fine di prevenire la tragedia di Dallas.

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Giampaolo Lai, lo scambio delle parole

Altre scritture: Giampaolo Lai
a cura di Luigia Sorrentino

Vi proponiamo oggi l’intervista di Pierrette Lavanchy allo psicoanalista Giampaolo Lai sul suo ultimo libro “L’eternità sulla Piazza del Mercato. Bilateral verbal trade”.Lai (medico e psicoanalista) è membro ordinario della International Psychoanalytic Association, (IPA). Tutta la sua attività scientifica e clinica è da sempre, concentrata sulle parole. Le parole nelle conversazioni professionali scambiate tra psicoanalisti, manager, giornalisti, insegnanti, avvocati e i loro pazienti (o clienti). Continua a leggere

Arte e Poesia, Dan Colen

DAN COLEN: “Trash”.
Alla Gagosian Gallery di Roma dal 19 settembre al 5 novembre 2011. Inaugurazione alla presenza dell’artista lunedì, 19 settembre, dalle 18:00 alle 20:00.

“Mi interessa utilizzare il “mondo reale” come materia e forza nel mio processo artistico. Mi piace il modo in cui questi materiali sfuggono in parte al mio controllo, facendo emergere un futuro incerto ma allo stesso tempo dando vita ad un lavoro più definito. Questi materiali hanno una storia, non necessariamente una che io conosca, ma di certo ne hanno una. Non importa quanto io ci provi, gli “oggetti reali” posseggono un’infinità che non riuscirei a definire attraverso la pittura o la scultura.” 
Dan Colen

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A Pordenonelegge Paolo Mieli, “I libri che hanno fatto l’Italia”

Se ‘Le ultime lettere di Jacopo Ortis’ di Ugo Foscolo  il romanzo chiave per comprendere il rapporto tra i grandi scrittori italiani e il nostro Risorgimento, furono ‘I promessi sposi’ a dare un grande contributo alla causa unitaria investendo sulla lingua italiana.

A tracciare le linee del rapporto tra letteratura e Unità d’Italia è stato Paolo Mieli, inaugurando il festival ‘Pordenonelegge’ con una conversazione sui ‘Libri che hanno fatto l’Italia’. Ruolo importante anche per i ‘Malavoglia’ di Giovanni Verga, “un romanzo dell’Italia unitaria, una storia dell’allargamento dei confini nello stato unitario e delle prospettive di vita che premono sulle strutture sociali tradizionali, determinando tensioni, disfacimento e tragedie”, ha detto Mieli.
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“Houellebecq sta bene, non è scomparso”

Lo scrittore francese Michel Houellebecq, 53 anni, “sta bene” non è scomparso: lo ha assicurato il servizio stampa della sua casa editrice francese Flammarion.

L’ autore di “Le particelle elementari” e “Piattaforma”,”Michel Houellebecq sta bene, non c’e’ motivo di allarmarsi – ha detto il servizio stampa di Flammarion – La nostra presidente Teresa Cremisi ha parlato con lui per telefono. E’ a casa. Non ha nessun problema particolare.

Probabilmente c’è stata un’incomprensione tra Houellebecq e gli organizzatori, o forse l’evento è stato male organizzato. Non è Flammarion che ha organizzato il ciclo di letture ma la casa editrice olandese”. Continua a leggere

I finalisti del Premio letterario Giuseppe Dessì

Niccolò Ammaniti (nella foto) con “Io e te” (edito da Einaudi), Francesco Piccolo con “Momenti di trascurabile felicità” (Einaudi) e Gianluigi Ricuperati con “Il mio impero è nell’aria” (Minimum Fax) sono i finalisti della sezione narrativa dell’edizione della ventiseiesima edizione del Premio letterario Giuseppe Dessì. Continua a leggere

Festivaletteratura, Salmòn e il concetto di “realtà”

Tra gli eventi del festivaletteratura di Mantova 2011 (dal 7 all’11 settembre) l’incontro con lo scrittore Ricardo Menendéz Salmòn (nella foto di Maria Luisa Sevariano) con Marco Malvaldi.

Salmòn è uno dei romanzieri spagnoli del XXI secolo che godono di una buona attenzione da parte della critica. Uno scrittore capace di creare romanzi apparentemente “facili” – brevi, con trame che colpiscono – che a un esame soltanto un poco più attento si rivelano estremamente densi e carichi di profonde riflessioni.

Nel suo ultimo libro, “Il correttore”, edito da Marcos y Marcos, accanto alla storia degli attentati di Madrid dell’11 marzo 2004, c’è una forte indagine sul concetto di realtà. Continua a leggere

Festivaletteratura, La forma materna del pensiero

Festivaletteratura 2001
A cura di Luigia Sorrentino

Festivaletteratura di Mantova 2011, (dal 7 all’11 settembre) LA FORMA MATERNA DEL PENSIERO con Francesca Rigotti (nella foto) e Anna Maria Crispino, che si terrà domenica 11 settembre alle 14:30, al Conservatorio di musica Lucio Campiani – Chiostro, (€ 4,50).

Spesso dimentichiamo come una delle più potenti metafore della creatività del pensiero, il “partorire un’idea”, tragga origine dal parto naturale. In questo senso la nostra cultura ha operato da sempre una divaricazione netta di ruoli tra chi è dedito a concepire e far crescere figli (le donne) e chi invece può dedicare tempo all’attività intellettuale e dunque a concepire idee (gli uomini). Continua a leggere

Andrea Molesini vince il Premio Campiello 2011

Andrea Molesini, vince con 102 voti il 49mo Premio Campiello (l’anno scorso la vera da pozzo era toccata alla sarda Michela Murgia).
Molesini, visibilmente emozionato, ha voluto dedicare il premio alla memoria dell’editrice Elvira Sellerio “perchè ha difeso la lingua dei padri dalla volgarità dei tempi”. Poi ha dedicato il premio ai librai “che fanno un lavoro difficilissimo”. Molesini è veneziano, per Mondadori ha scritto fiabe e romanzi alcuni dei quali tradotti in diverse lingue. Insegna Letterature comparate all’Università di Padova. Nel 1999 ha ricevuto il premio Andersen alla carriera. Ha scritto saggi e tradotto libri, ma “Non tutti i bastardi sono di Vienna”, edizioni Sellerio, è il suo primo romanzo. Il libro è stato pubblicato nel 2010. Continua a leggere

Campiello Giovani, vince Mattia Conti

E’ Mattia Conti, 22 anni di Molteno (Lecco), il vincitore del ‘Campiello Giovani 2011’, la manifestazione che si svolge nell’ambito della 49ma edizione del Premio Campiello istituito da Confindustria Veneto: questa sera al Teatro La Fenice di Venezia la cerimonia e premiazione finale.

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“Il nome della rosa”, a settembre in vendita la nuova versione

Trenta anni e dopo averne vendute più di trenta milioni di copie, Umberto Eco aggiorna il linguaggio de “Il nome della rosa”, il romanzo inserito dal quotidiano francese “Le Monde” tra i 100 libri più rappresentativi del XX secolo. Umberto Eco ha sentito il bisogno di rivedere il suo primo romanzo per sveltirne certi passaggi e rinfrescare il linguaggio.

Non lo ha riscritto come hanno fatto altri autori (ad esempio Alberto Arbasino con il suo”Fratelli d’Italia”), ha solo pensato di renderlo più accessibile ai nuovi lettori degli anni Duemila, in particolare ai giovani abituati fin da piccoli alle tecnologie digitali. Continua a leggere

In memoria di te, Elsa Morante

In memoria di te: Elsa Morante
a cura di Luigia Sorrentino

Il 18 agosto del 1912 nasce a Roma Elsa Morante, una delle più celebri scrittrici italiane del Novecento.

‘Uno dei miei primi vanti era stato il mio nome. Avevo presto imparato (fu lui, mi sembra, il primo a informarmene) che Arturo è una stella: la luce più rapida e radiosa della figura di Boote, nel cielo boreale! E che inoltre questo nome fu portato pure da un re dell’antichità, comandante a una schiera di fedeli: i quali erano tutti eroi, come il loro re stesso, e dal loro re trattati alla pari, come fratelli. Continua a leggere

“Padreterni” di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella

Ritorno in grande stile dell’ormai collaudata coppia Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella. Quattro anni dopo il best seller “La casta”, che ha venduto oltre un milione di copie, i due giornalisti tornano a denunciare gli sprechi e gli abusi del potere nel pamphlet “Padreterni” (Rizzoli), in libreria all’inizio di settembre.

“Padreterni”, come Luigi Einaudi chiamava i politici “politicanti” italiani, rappresenta una sorta di seguito de “La casta”. Continua a leggere

E. M. Cioran, ‘Sommario di decomposizione’

Vi propongo ora un brevissimo brano di lettura da “Sommario di decomposizione” di E.M. Cioran nella traduzione di Andrea Rigoni e Tea Turolla (Biblioteca Adelphi, 1996, 4ª edizione): “La coscienza dell’infelicità” 
«Qualsiasi cosa, elementi e atti concorre a ferirti. Corazzarti di sdegni, isolarti in una foresta di disgusto, sognare indifferenze sovrumane? Gli echi del tempo ti perseguiterebbero nella tue estreme assenze… Quando nulla può impedirti di sanguinare, le idee stesse si tingono di rosso o sconfinano come tumori le une sulle altre. Nelle farmacie non vi è alcun rimedio contro l’esistenza – solo palliativi per i fanfaroni. Ma dov’è l’antidoto alla disperazione chiara, infinitamente articolata, fiera e sicura? Tutti gli esseri sono infelici; ma quanti lo sanno? La coscienza dell’infelicità è una malattia troppo grave per figurare in un’aritmetica delle agonie o nei registri dell’Incurabile. Essa sminuisce il prestigio dell’inferno e trasforma i mattatoi dei tempi in idilli. Quale peccato hai commesso per nascere, quale colpa per esistere? Il tuo dolore, al pari del tuo destino, è senza motivo. Continua a leggere