“Italia in opera, La nostra identità attraverso le arti visive” è un libro di
Bartolomeo Pietromarchi uscito con Bollati Boringhieri Edizione nella Collana «Nuova Cultura – Introduzioni» nel 2011 (€16,00). Nel libro Pietromarchi racconta gli ultimi cinquant’anni di storia italiana nello specchio che meglio ci raffigura, quello dell’arte contemporanea. Continua a leggere
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Czesław Miłosz, da ‘Abbecedario’
Czesław Miłosz, Premio Nobel per la Letteratura nel 1980, in uno dei suoi libri più celebri scritto alle soglie del nuovo millennio Abbecedario pubblicato da Adelphi nel 2010 a cura diAndrea Ceccherelli (euro23,00) scrive: “Se tu fossi un poeta, vedresti chiaramente che su questo foglio di carta scorre una nuvola. Senza la nuvola non può esserci la pioggia; senza la pioggia gli alberi non crescono; e senza gli alberi non possiamo fare la carta. La nuvola è essenziale perchè la carta esista. Dunque possiamo dire che la nuvola e la carta inter-esistono. “Inter-esistere” è una parola che non c’è ancora nel dizionario, ma se combiniamo il prefisso “inter” con il verbo “esistere”, otteniamo un nuovo verbo, “inter-esistere”, appunto. Senza la nuvola non avremmo la carta, dunque possiamo dire che la nuvola e la carta “inter-esistono”. Continua a leggere
In memoria di te, Giuseppe Tomasi di Lampedusa
In memoria di te
a cura di Luigia Sorrentino
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Il 23 luglio 1957 muore a Roma Giuseppe Tomasi di Lampedusa. “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”. […]
[…] “Noi fummo i Gattopardi, i Leoni: chi ci sostituirà saranno gli sciacalletti, le iene; e tutti quanti, gattopardi, sciacalli e pecore, continueranno a crederci il sale della terra”.
Da: “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Nella foto qui accanto lo scrittore è ritratto all’interno di Palazzo Lampedusa, a Palermo, nel 1935 circa. Il palazzo fu completamente distrutto dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Poi Giuseppe Tomasi di Lampedusa andò ad abitare nel palazzo Tomasi alla marina, oggi Palazzo Lanza Tomasi, in Via Butera, sempre a Palermo. Continua a leggere
Andy Milne, intervista/interview
Arte e Poesia: Andy Milne
a cura di Luigia Sorrentino
Ho conosciuto Andy Milne, compositore, al Castello di Civitella Ranieri, un’altura che domina la valle del Tevere e la città di Umbertide. La costruzione fu iniziata da Ruggero Cane Ranieri. L’opera venne completata da Raniero Ranieri pronipote di Ruggero Cane, probabilmente nel 1519. Nel 1950 una cugina americana Ursula Corning arrivò per un breve soggiorno a Civitella, ospite di Lodovico Ranieri. La signorina Corning è stata una delle prime alpiniste e sciatrici nelle alpi svizzere. Viveva e lavorara a New York e i suoi interessi includevano l’arte, la musica e i viaggi, con l’Italia, come meta preferita.
In memoria di te, Fernanda Pivano
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In memoria di te
a cura di Luigia Sorrentino
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Il 18 luglio 1917 nacque a Genova la scrittrice Fernanda Pivano. Cesare Pavese – che fu il suo insegnante privato – voleva che la Nanda leggesse “Addio alle armi” per capire la differenza tra la letteratura inglese e la letteratura americana. Gli altri libri che il poeta le lasciò una sera c’erano l'”Antologia di Spoon River” di Edgar Lee Masters, l’ “Autobiografia” di Sherwood Anderson e “I fili d’erba” di Walt Withman. Continua a leggere
Centofanti-Calvino, Una trascendenza mancata
Italo Calvino, Una trascendenza mancata di Fabrizio Centofanti, Editrice Climanen, 2011
Dalla prefazione di Giuseppe Panella ATTRAVERSO CALVINO.
Riflessioni sul mistero della scrittura e della vita
«Da tutto ciò vien fuori un’idea drammatica della natura umana, come qualcosa di precario, d’insicuro: la forma e il destino dell’uomo sono appesi a un filo. Parecchie pagine sono dedicate all’imprevedibilità del parto, con i casi eccezionali e le difficoltà e i pericoli. Anche questa è una zona di frontiera: chiunque esiste potrebbe non esistere, o essere diverso, e tutto è là che viene deciso»
(Italo Calvino, “Il cielo, l’uomo, l’elefante: Plinio il Vecchio” in Perché leggere un classico)
Record di Jane Austen
Un raro manoscritto autografo della scrittrice inglese Jane Austen (1775-1817), l’unico ancora in mani private, è stato battuto all’asta a Londra dalla casa Sotheby’s per il prezzo record di 993.250 sterline (circa 1 milione e 125.748 euro), più che triplicando la stima iniziale (300 mila sterline).
Si tratta della stesura originale di “The Watsons”, uno dei due racconti incompiuti e mai pubblicati in vita dall’autrice di “Orgoglio e pregiudizio” (l’altro si intitola “Sanditon”). L’autografo è stato al centro di un’accesa gara al rialzo combattuta tra quattro collezionisti presenti nella sala di New Bond Street e l’aggiudicazione è stata accolta da un applauso. Il manoscritto è stato acquistato per conto di un’istituzione che per ora vuole restare anonima. Continua a leggere
Marco Lodoli legge XI Canto del Paradiso
Ancora un appuntamento della rassegna, promossa dalla Società Dante Alighieri in collaborazione con la Provincia di Roma e Fandango-Incontro e in occasione della mostra curata da Enrico Malato, ‘Dante Poeta e Italiano’. A Roma a Palazzo Firenze (piazza Firenze 27), oggi, 12 luglio alle ore 18 , Marco Lodoli leggerà e commenterà l’XI canto del Paradiso. Continua a leggere
In memoria di te, Marcel Proust
In memoria di te
a cura di Luigia Sorrentino
Il 10 luglio di 140 anni fa nasceva a Parigi Marcel Proust, scrittore celebre soprattutto per la sua monumentale opera ‘A la recherche du temps perdu’, una delle più venerate ma meno lette della letteratura occidentale. Insieme con i romanzi di James Joyce, infatti, i sette che compongono l’immensa ‘Recherche’ battono il record d’interruzione di lettura tra i lettori.
Lo scrittore francese vende come pochi altri autori della grande letteratura occidentale, al punto che in Italia, tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta Mondadori ha pubblicato una nuova traduzione della ‘Recherche’, a firma di Giovanni Raboni, curata da Daria Galateria e Alberto Beretta Anguissola, che ha “risollevato le sorti della casa editrice. Continua a leggere
I connettivisti, l’avanguardia italiana
Altre scritture
a cura di Luigia Sorrentino
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I connettivisti, l’avanguardia italiana
Introduzione e conclusione di Giovanni Agnoloni Continua a leggere
Edoardo Nesi vince il premio Strega 2011
Come da tradizione, al Ninfeo di Villa Giulia a Roma, dopo la mezzanotte del 7 luglio, è stato proclamato il vincitore del Sessantacinquesimo Premio Strega: Edoardo Nesi. Il Presidente di seggio Antonio Pennacchi, vincitore del Premio Strega 2010, e Tullio De Mauro, direttore della Fondazione Bellonci, hanno proclamato vincitore “Storia della mia gente” edito da Bompiani.
«La letteratura deve provare a interpretare il reale – ha detto Nesi – e “Storia della mia gente” con il quale Nesi ha vinto la sessantacinquesima edizione del Premio Strega – racconta di come lo tsunami orientale abbia investito il distretto tessile pratese . «Lo considero un libro di resistenza. Sono onorato anche perché questo premio vale per tutte le persone che hanno perso il lavoro. Lo dedico a loro e a Prato, la mia città, un posto meraviglioso», ha aggiunto. Lo scrittore era infatti era già arrivato finalista allo Strega nel 2005 con ‘L’età dell’oro’ ma era stato battuto da Maurizio Maggiani. Stavolta però lo spoglio è avvenuto con poche tensioni perché Nesi, dato come superfavorito, fin dal secondo spoglio ha staccato di gran lunga il contendente Bruno Arpaia.
Fabrizio Fantoni su ‘Bestia di gioia’ della Gualtieri
Altre scritture
a cura di Luigia Sorrentino
Oggi ad ‘Altre scritture’ leggiamo la recensione di Fabrizio Fantoni a ‘Bestia di gioia’ di Mariangela Gualtieri ” (Einaudi 2010, € 12,00) recentemente apparsa su la rivista ‘Poeti e Poesia’ diretta da Elio Pecora. Fantoni ci parla di una gioia ‘intessuta della fibra di tutte le cose, intesa come forza primordiale e vivificatrice che unisce l’uomo e tutte le cose in un solo organismo universale’. Continua a leggere
Cy Twombly, l’artista del segno
Arte e Poesia
a cura di Luigia Sorrentino
E’ morto martedi 5 luglio a Roma uno dei più grandi artisti dei nostri tempi, Cy Towmbly, americano di nascita ma italiano d’adozione. Le sue opere arrivarono in Italia grazie al contributo di Lucio Amelio che nel 1965 aprì a Napoli, insieme al gallerista Pasquale Trisorio, la Modern Art Agency che ospitò alcuni tra gli artisti più importanti del panorama internazionale, Robert Rauschenberg, Mario Mertz, Jannis Kounellis, Keith Haring, Andy Warhol e anche Cy Twombly.
Qui accanto vediamo una delle opere di Cy Twombly dal titolo ‘Autumn’ esposte nella prima importante retrospettiva a Roma alla Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea nella primavera del 2009 in occasione dei suoi 80 anni. Per la Galleria, che possiede un’opera capitale di Twombly (La caduta di Iperione o The Second Voyage to Italy), è l’occasione per celebrare un protagonista del panorama contemporaneo che ha vissuto per più di 50 anni nel nostro paese. In una delle sale venne esposta la versione delle ‘Quattro stagioni’ dipinta da Twombly dopo i sessant’anni, con i frammenti di poesie di Rainer Maria Rilke e del greco Gheorghios Seferis, utilizzate dall’artista in riferimento alla transitorietà dell’esistenza umana con la ripetizione della frase “Dì addio, o Catullo, alle rive dell’Asia minore”, nel pannello che rappresenta l’estate, e che riecheggia, invece, il tema elegiaco dell’opera. Continua a leggere
Rebecca Harding Davis, il femminile, la libertà, la bellezza
Rebecca Harding Davis Polvere di ferro, tre racconti alle origini del realismo americano, (Donzelli Editore, € 15). Edizione italiana a cura di Livia Terracina
Introduzione di Alessandro Portelli. Continua a leggere
La Milanesiana, Programma di venerdì 1 luglio
Isabel Allende vince il premio ‘Hans Christian Andersen’
Orhan Pamuk, il sogno dell’Europa
Altre Scritture
a cura di Luigia Sorrentino
Orhan Pamuk, il grande scrittore turco, premio Nobel per la Letteratura nel 2006, lo intervistai a Napoli nel corso della 52esima edizione del Premio Napoli pochi giorni prima che gli fosse conferito il prestigioso riconoscimento internazionale. Fu la prima intervista televisiva italiana a Orhan Pamuk. Continua a leggere
Il secondo amore, di Joseph Roth
Perfetto amalgama di poesia e affabulazione, di ricordi lontani e paesi remoti, le prose de Il secondo amore di Joseph Roth ci trasportano in un mondo magico, popolato di giovani violinisti capaci di far danzare le stelle in cielo, agili ballerini col monocolo, clown lillipuziani e macrocefali, zingari accampati fra il bosco e la palude in una distesa di tende bianche. Continua a leggere
Letteratura, è morto Martin Harry Greenberg
Lo scrittore e saggista statunitense Martin Harry Greenberg, curatore di numerose e autorevoli antologie di fantascienza, è morto, dopo una lunga battaglia contro un tumore, nella sua casa di Green Bay, nel Wisconsin, all’età di 70 anni. Continua a leggere
Lezioni di tenebra
Altre Scritture
a cura di Luigia Sorrentino
“Vorrei sapere se è possibile trasmettere conoscenze e esperienze non con il latte materno, ma ancora prima, attraverso le acque della placenta o non so come, perché il latte di mia madre non l’ho avuto e ho invece una fame atavica, una fame da morti di fame, che lei non ha più».
da Lezioni di tenebra di Helena Janeczek, Guanda Editore, 2011, € 15.00 Continua a leggere
Pandemia, di Lucio Fiorentino a Spoleto
Lunedi 27 giugno 2011 alle 21.30 Lucio Fiorentino presenta al Festival dei due Mondi di Spoleto il film ‘Pandemia’ (2009) Fringe, Sala Frau (Vicolo San Filippo, 16.)
Regista: Lucio Fiorentino.
Sceneggiatura: Lucio Fiorentino, Paolo Miorandi, Alessandro Scippa
Cast: Massimo Foschi, Adamo Naimoli, Alice Palazzi, Barbara Valmorin, Chiara Baffi, Daniela Passariello, Giovanni Calcagno, Hanna Schygulla, Marco Foschi, Tommaso Ragno, Salvatore Caruso, Michelangelo Dalisi, Veronica De Laurentis
Un cane in viaggio
Un viaggio dentro e uno fuori la città. Entrambi, sognando la natura incontaminata. Due racconti in versi e due personaggi diversi, ma uniti dallo stesso desiderio. Le filastrocche di Elio Pecora raccontano trotterellando sentimenti intensi, aspirazioni profonde, piaceri naturali. Un cane lascia la casa del padrone, il certo per l’incerto, l’osso fisso per l’avventura. Continua a leggere
Martin Heidegger, Il concetto di tempo
Altre scritture
a cura di Luigia Sorrentino
Che cos’è il tempo?
“Se il tempo trova il suo senso nell’eternità, allora esso va compreso muovendo da quest’ultima. Con ciò sono prefigurati il punto di partenza e la via da seguire nella presente indagine: dall’eternità al tempo.”
di Martin Heidegger
Tra i grandi della filosofia del Novecento Heidegger è stato probabilmente colui che con maggiore insistenza ci ha invitato a riflettere sul tempo, questa entità ovvia ed enigmatica insieme. Nel breve, denso testo qui presentato, che risale al 1924 ma che apparve postumo nel 1989, egli analizza il fenomeno del tempo riconducendolo all’esistenza umana, nella sua finitudine e nel carattere transeunte che per essenza la costituisce. Ha qui origine la problematica di Essere e tempo, il libro del 1927 che rese celebre il suo giovane autore. Continua a leggere
Altre scritture, Ruggero Cappuccio
Altre scritture
a cura di Luigia Sorrentino
Ho conosciuto Ruggero Cappuccio nel 1988 a Torre del Greco al cinema-teatro Oriente, dove entrambi ci trovavamo per assistere alla messa in scena di “Ferdinando“, di Annibale Ruccello (attore, regista e drammaturgo prematuramente scomparso in un incidente stradale) interpretato da un’indimenticabile Isa Danieli. Cappuccio mi fu presentato proprio in quell’occasione da una comune amica. Da quel giorno, nacque tra noi una lunga amicizia e un lunghissimo sodalizio artistico.
Ferdinando, di Annibale Ruccello
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Giorgio Vigolo, l’eremita di Roma
Altre scritture
a cura di Luigia Sorrentino
Pubblico con molto piacere la recensione di Fabrizio Fantoni al saggio di Magda Vigilante su Giorgio Vigolo, L’eremita di Roma, Fermenti 2010 (€ 16,00).
Un saggio importante perchè Vigolo è uno dei rari autori del Novecento che, come scrive Fantoni, hanno dato alla cultura italiana un apporto rilevante. Giorgio Vigolo, poeta, narratore, ma anche critico musicale e traduttore ha, inoltre, il grandissimo merito di aver scoperto e tradotto per la prima volta nella nostra lingua uno dei più importanti poeti di tutti i tempi: Friedrich Hölderlin.
di Fabrizio Fantoni
«Sono pochi gli autori del Novecento che hanno dato alla cultura italiana un apporto tanto rilevante quanto quello di Giorgio Vigolo. Poeta, saggista, musicologo, traduttore di autori stranieri – tra i quali Hoffmann e Holderlin – instancabile studioso del Belli – di cui curò nel 1952 la prima e ancora insuperata edizione critica dei Sonetti – Vigolo, nella sua lunga vita, svolse un’attività poliedrica e multiculturale di primo piano che, tuttavia, ancora oggi, a distanza di quasi trent’anni dalla sua morte, stenta ad ottenere il riconoscimento che gli spetta. Continua a leggere
I dialoghi di Trani 2, I protagonisti
Tutti i protagonisti de I dialoghi di Trani Il cuore del tempo. Impegno, cura, sentimento’ he si svolgono nel Castello Svevo del centro storico di Trani (Bari) dal 9 al 12 giugno 2011.
“Il tempo non esiste, è solo una dimensione dell’anima”, scriveva Sant’Agostino. Ed è proprio al tempo e alle sue due facce, quella oggettiva (politica, economica e sociale) e quella soggettiva intesa come memoria ed emozioni, che è dedicata questa edizione de I dialoghi, uno dei più importanti appuntamenti culturali del Mezzogiorno e non solo.
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L’isola e il sogno di Paolo Ruffilli
Venerdì 10 giugno alle 18:00 l’Associazione culturale Aleph in Vicolo del Bologna, 72 in Trastevere a Roma presenta il romanzo L’ISOLA E IL SOGNO di Paolo Ruffilli (Fazi Editore) che ha come protagonista Ippolito Nievo. L’autore leggerà qualche brano dal libro. Continua a leggere
Giampaolo Lai, L’eternità sulla piazza del mercato
“Ci sono molte persone che si recano in uno dei tanti mercati a disposizione non per comprare l’oggetto di cui avrebbero bisogno, quanto per intrattenersi nel luogo del mercato. L’oggetto da comprare diventa allora l’occasione, il pretesto e la garanzia per andare al mercato e lì restare, fino all’eternità.”
Il Libro di Giampaolo Lai L’eternità sulla Piazza del Mercato Bilateral verbal trade, edito da Vita e Pensiero, 2011 appena uscito in libreria, verrà presentato al prossimo seminario dell´Accademia delle tecniche conversazionali, sabato 11 giugno nella sala Strehler del Palazzo delle Stelline, in corso Magenta, 61, a Milano, alle ore 10:00.
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Addio a Lilian Jackson Braun
La scrittrice statunitense Lilian Jackson Braun, autrice di gialli di grande successo con il ciclo “Il gatto che”, è morta sabato sera in una casa di riposo di Landrum, nel South Carolina (Usa), all’età di 97 anni.Tutti i suoi libri sono stati pubblicati in Italia nella collana Il Giallo Mondadori, tra cui spiccano “Il gatto che faceva la spia”, “Il gatto che amava Brahms”, “Il gatto che leggeva Shakespeare” e “Il gatto che parlava coi fantasmi”. Continua a leggere
I dialoghi di Trani, nel cuore del tempo
Decima Edizione de I dialoghi di Trani, Il cuore del tempo. Impegno, cura, sentimento’ che si svolgono nel Castello Svevo del centro storico di Trani (Bari) dal 9 al 12 giugno 2011.
“Il tempo non esiste, è solo una dimensione dell’anima”, scriveva Sant’Agostino. Ed è proprio al tempo e alle sue due facce, quella oggettiva (politica, economica e sociale) e quella soggettiva intesa come memoria ed emozioni, che è dedicata questa edizione de I dialoghi, uno dei più importanti appuntamenti culturali del Mezzogiorno e non solo. Continua a leggere
Fabrizio Centofanti, Non superare le dosi consigliate
Non superare le dosi consigliate, di Fabrizio Centofanti, Effatà Editrice 2008
Dalla prefazione di Giuseppe Panella
DI CERTE COSE CHE SI DICONO MEGLIO IN PROSA
Le “dosi” letterarie di Fabrizio Centofanti
1. Pagine del libro della vita
Quasi ogni giorno, oberato o no che sia di lavoro fisico e mentale, affaticato oppure assonnato, sia che riposi nella calma di una pausa strappata alla sua vita frenetica o sia pur sempre preso dalla fretta dell’esistenza materiale e in preda alle animose necessità della vita quotidiana e della sua opera pastorale, Fabrizio Centofanti trova il tempo di scrivere una pagina di meditazione attenta e sofferta sul mondo e sulle sue vicende liete e/o avverse. Sono dosi brevi ma corpose e spesso aspre di “medicina letteraria”. Sono pagine per la vita e parole in attesa di qualcosa di meglio e di più consolante rispetto alle fragorose e temibili vicende scandite dal tempo dell’oggi. Continua a leggere
Nichi Vendola, l’uomo, il poeta e il politico
Quando sento parlare Nichi Vendola in televisione, spesso mentre sto preparando la cena, e quindi quando sono di spalle al televisore, smetto di fare qualsiasi cosa perchè sento la necessità di fermarmi, di sedermi al tavolo e di stare ad ascoltarlo. Tutte le volte mi dico: ‘Ma perchè quando parla Vendola sento anche l’uomo e non solo il politico?’ Perchè le due essenze convivono perfettamente in lui. Non a caso Nichi Vendola è anche poeta. Forse è per questo che le sue parole dette in pubblico mi hanno sempre trasferito ‘qualcosa di familiare’ e di profondamente umano. Frasi come: ‘La vita del mio nemico è sacra’, oppure: ‘Siamo belli perché siamo pieni di difetti, non perché siamo onnipotenti, ma perché siamo fragili, perché ci tremano le gambe, perché siamo goffi, perché abbiamo paura, perché abbiamo bisogno d’amore, per questo siamo belli.’
L’ultima frase che gli ho sentito dire qualche giorno fa è stata questa: ‘C’è un’Italia migliore’.
Luigia Sorrentino
Nichi Vendola ‘Ultimo mare’ Manni Editore (euro 14,00) Continua a leggere
Addio a Hans Keilson, raccontò gli ebrei incantati da Hitler
Lo scrittore tedesco-olandese Hans Keilson, che ha raccontato con lucidità e vigore narrativo la
duplice, contraddittoria, ambigua reazione degli ebrei all’avvento del nazismo, è morto ieri nell’ospedale di Hilversum, nell’Olanda settentrionale, all’eta’ di 101 anni.
L’annuncio della scomparsa è stato dato oggi dal suo editore tedesco, S. Fischer Verlag di Francoforte sul Meno. Autore di fama mondiale, Hans Keilson è approdato per la prima volta in Italia grazie a Mondadori a fine dello scorso aprile con la traduzione di “La morte dell’avversario“. La pubblicazione di questo libro ha segnato la scoperta di uno scrittore ebreo fino ad allora inedito in Italia, ma altrove considerato uno dei più grandi del Novecento. Continua a leggere
Josè Saramago, un ritratto appassionato
Josè Saramago come mai si era raccontato prima.
La scrittura, la creatività, l’utopia, il rapporto con le donne, l’ateismo, il Portogallo: la statura umana e artistica del premio Nobel, scomparso quasi un anno fa, emerge in tutta la sua straordinaria genialità in un libro-intervista inedito adesso pubblicato da L’Asino d’oro edizioni, uscito nelle librerie di tutta Italia il 12 maggio, ‘Jose’ Saramago. Un ritratto appassionato (euro 15,00). Scritto da Baptista Bastos, narratore amico e compagno di lotte dell’autore di ‘Cecità’, è un affascinante viaggio attraverso i ‘territori’ fisici e mentali del grande scrittore portoghese che in una lunga e a tratti commovente conversazione rivela le molteplici angolazioni di un carattere formidabile e di una creatività di eccezionale qualità umana.
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Mario Desiati, Ternitti
E’ in libreria l’ultimo romanzo di Mario Desiati, “Ternitti”, Mondadori 2011 (euro18,50). Il libro, appena uscito, già si preannuncia un successo editoriale. Desiati, infatti, direttore editoriale della Fandango libri, è con “Ternitti” nella rosa dei finalisti al premio Strega 2011 presentato dal critico letterario Alberto Asor Rosa e dallo scrittore e giornalista Paolo Di Stefano.
Anche in in questo romanzo Desiati mette in primo piano un tema di forte impegno civile: l’emigrazione dei salentini, ma anche dei cosiddetti ‘terroni’ che, tra gli anni Sessanta-Settanta, emigrarono in Svizzera per lavorare nelle fabbriche di eternit, ignari del male che avrebbe provocato loro l’amianto.
“Ogni giorno si tornava più feriti di prima, con un graffio di bestia, un graffio che nessuno vedeva: era del ternitti, il solco sulla carne che mostra la membrana delle viscere”.
Da Ternitti, di Mario Desiati
In memoria di Giovanni Giudici
In memoria di Giovanni Giudici
A cura di Luigia Sorrentino
Non ho mai incontrato di persona Giovanni Giudici e me ne dolgo. D’altra parte, come scrive Maurizio Cucchi oggi su La Stampa Giudici era assente da molti anni dalla scena letteraria e da altrettanti anni non uscivano più suoi libri. Tuttavia, precisa Cucchi nello stesso articolo, […] “la sua presenza, l’importanza cruciale della sua opera nella nostra poesia del Novecento era un dato ormai acquisito, una certezza molto importante. Fin dal 1965, quando era uscita una delle sue opere maggiori (se non la maggiore in assoluto) e cioè La vita in versi, Giudici si era affermato per la sua straordinaria capacità di coniugare un’attenzione costante per la realtà concreta, personale e sociale, con la viva attività del sentimento, muovendosi su percorsi narrativi articolati e scioltissimi e dimostrando una capacitò davvero magistrale di gestione dei materiali, della lingua, dello stile. In questo, Giudici è stato un poeta dotato di un estro espressivo strepitoso, che gli consentiva di passare da toni bassi e prosastici a vere e proprie impennate liriche con naturalezza estrema.”
Ho chiesto a Nicola D’Ugo, poeta, narratore, saggista, comparatista e traduttore, che vive in Liguria, a Lerici, e che Giudici aveva conosciuto e incontrato, di scrivere per questo blog il ricordo del loro primo incontro. Si conobbero il 21 settembre del 1996…
«Il 21 settembre 1996 era una giornata festosa. Nel pomeriggio s’era sposata mia sorella nella chiesetta di Tellaro. Dopo una notte di viaggio stipati in macchina da Roma a Lerici, i preparativi concitati e festosi della sposa nella frazione de La Serra, quel ritrovarci poi, dopo anni, con amici dell’adolescenza e parenti sparsi tra l’Italia e la Spagna, era finita la funzione religiosa, e il simpatico parroco m’illustrava la sua lieta collocazione pastorale mostrandomi con aperta soddisfazione la barca appesa ad un soffitto della canonica con la quale trascorreva le sue ore d’estivo diporto. Continua a leggere
Gaja Cenciarelli, Sangue del suo sangue
Altre scritture
a cura di Luigia Sorrentino
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Gaja Cenciarelli è in libreria con il suo nuovo romanzo Sangue del suo sangue Nottetempo Edizioni (€ 16, 50).
Il romanzo parla della storia delle Brigate Rosse, (le nuove e le vecchie) ed è raccontato attraverso la vicenda di Margherita. La storia comincia a Torino alla fine degli anni Ottanta e si conclude a Roma in pieni anni zero.
Margherita Scarabosio è la figlia di Rodolfo Scarabosio, generale dell’Arma dei Carabinieri ucciso a Torino dalle nuove BR nel 1986. Il padre ha sempre abusato sessualmente di lei e costringeva l’altro figlio, Massimiliano, ad assistere alle violenze con la complicità, nutrita di incoscienza dettata dal quieto vivere, della moglie.
La famiglia Scarabosio è una famiglia dove gli uomini entrano ed escono da casa senza chiedere permesso e dove le donne cucinano, rifanno i letti e chiedono il permesso anche per sedersi a tavola. Fuori da casa Scarabosio c’è l’Italia che freme. Continua a leggere
Altre Scritture, Antonio Celano
Antonio Celano
a cura di Luigia Sorrentino
«Sono nato nel 1966 in una zona rurale della Basilicata, dalla bellezza scabra, periferica. Ricordo che d’estate, quando tutti avevano preso l’abitudine di riversarsi al mare sulle spiagge della vicina Calabria, a me piaceva fare la strada inversa. Andavo in campagna: mio nonno mi portava a pascolare le vacche, mia nonna si assopiva tardi accanto al fuoco col lavoro in mano. Ne amavo le acque correnti, i pioppi e i vincastri, il sapore dei gelsi e dei fichi. Ascoltavo la notte gli insetti far gemere il legno della scala che portava in soffitta, il soffio delle froge nella stalla di sotto, mentre i cani abbaiavano al buio accecante.
Lassù la corrente elettrica arrivò solo nel ’74: mio nonno tracciò la data nel cemento fresco del traliccio, come ad ammonire per una modernità intempestiva e inutile. In campagna io mi sentivo vivo, ma quello spazio era già un ventre vuoto. In quegli anni persino il paese, così legato al mondo contadino, iniziava a cambiare come di polarità, iniziava a orientarsi alle città, lieto di poterne costituire il cascame. Lo dico perché di questa logica son rimasto vittima: per anni non sono tornato in Basilicata se non per qualche giorno all’anno, ho studiato industrie e operai. Tuttavia, oggi mi rendo conto di aver scelto sempre città-non-città prive di grandi opportunità, di essermi portato dentro un modello che non poteva che naufragare, in seguito, in una nostalgia per la mia terra che non si era mai sopita. Continua a leggere
Giovanni Agnoloni e Tolkien
Martedì 24 maggio a Roma, alla Casetta Rossa di Via Giovanni Magnaghi alle 18:30 Tolkien e Bach. Luce e ombra due libri tra letteratura e psiche, materia e spirito, scritti da Giovanni Agnoloni.
Tolkien e Bach. Dalla Terra di Mezzo all’energia dei fiori, Ed. Galaad, 2011, è un saggio di Giovanni Agnoloni che, per la prima volta, accosta le vite e le opere di J.R.R. Tolkien ed Edward Bach, il medico inglese scopritore dei celebri rimedi naturali detti “Fiori di Bach”. Il libro mira a evidenziare i sottili nessi e l’efficacia liberatoria, sul piano psicologico e spirituale, del Legendarium tolkieniano, confrontato con il meccanismo d’azione dei rimedi floriterapici del Dr. Bach, che nacque nello stesso villaggio in cui Tolkien trascorse un periodo della sua infanzia.