Mario Benedetti, “Tersa morte”

Anteprima editoriale
a cura di Luigia Sorrentino

Mario Benedetti, “Tersa morte”,  I poeti dello Specchio, Mondadori, 2013

E’ in uscita nelle librerie italiane, l’ultima opera di poesia di Mario Benedetti, Tersa morte. Un’opera matura, forse la più intensa del poeta friulano che scrive: “Le parole non sono per chi non c’è più”.

Qui accanto Mario Benedetti nel ritratto che comparirà sul retro del libro.

Il teatro degli spettri
di Tommaso di Dio

Mai la poesia di Mario Benedetti è stata così chiara; mai, in questo poeta, il tentativo dello stile ha cercato di essere così asservito al progetto di spartire con il lettore il senso profondo di un’esperienza estrema, dolorosa, quotidiana, comune. In questi versi, l’esperienza umana del morire è “tersa”, chiarificata. Al contrario di quanto era avvenuto nel precedente libro, “Pitture nere su carta”, qui è il tempo il protagonista occulto; il tempo che scandisce, accelera, illude, frena e si inarca sulle tappe di una consapevolezza che cresce pagina dopo pagina. Per quanto è dato all’umano vivere e all’umano scrivere, Continua a leggere

Ray Givans, “Tolstoj innamorato”

Letture

COLLANA SNÁTHAID MHÓR – Poesia irlandese contemporanea

RAY GIVANS, Tolstoj innamorato, Edizioni Kolibris, € 15,00

Nota e traduzione di Chiara De Luca

Ray Givans è un poeta di cui risulta estremamente difficile parlare. Almeno a poca distanza dal momento in cui hai attraversato e vissuto la sua poesia per la prima volta, per poi chiudere il libro ed entrare nel buio della stazione a notte fonda. Dove, come all’uscita dalla metamorfosi di uno splendido viaggio, ti ritrovi senza parole per narrarlo e ripercorrerlo, per restituirlo nel modo adeguato a chi è rimasto a casa e invogliarlo a partire, riproponendo tutti gli stadi di trasformazione che hai affrontato nelle sue tappe. Dopo aver attraversato Tolstoj innamorato, il lettore si ritrova infatti esausto e colmo del vortice di volti, colori, suggestioni cui non sa restituire l’ordine e la forma originaria, né collegarvi esattamente l’emozione, il sentimento, l’impressione che hanno singolarmente generato in lui. Continua a leggere

Marco Marangoni, “Congiunzione amorosa”

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

Si intitola “Congiunzione amorosa”, (ndr. e non “Congiunzioni amorose” come altrove letto)  il nuovo libro di poesie di Marco Marangoni pubblicato da Moretti & Vitali nel 2013.  La distinzione è importante. Marangoni scrive un libro che si apre alla percezione amorosa del mondo, non un libro di poesie d’amore. E’ dunque lo sguardo amoroso a rendere il reale. La voce di questa poesia che articola il discorso amoroso, (come fa Roland Barthes nei suoi frammenti ) incontra il destino di ognuno di noi. Attraverso la percezione.

Il libro, presentato da Giancarlo Pontiggia ha la postfazione di Maurizio Cucchi che scrive: “C’è una evidente, non comune delicatezza di accenti, di tono, in questi versi di Marco Marangoni. Il segno è sempre molto sottile, ed è accuratissimo, frutto di una laboriosa attenzione al dettaglio, all’uso dei materiali.” […] Continua a leggere

Carlotta Pederzani, “Sintesi additiva”

Letture
a cura di Luigia Sorrentino

Carlotta Pederzani ci consegna la sua opera prima di poesia “Sintesi additiva”, Edizioni La Vita Felice 2013.

Per Carlotta la poesia è il suo destino, lo ha sempre saputo, fin dalla tenerissima età, quando provava a mettere insieme piccoli componimenti che esprimevano il suo sentire. La sintesi additiva della quale Carlotta ci parla, è la poesia stessa, che striscia sotto gli usci serrati, si annida proprio là dove mai penseresti di trovarla. Nella nota che scrive Carlotta precisa che “è raro che essa porti chiarezza”. Un’affermazione forte e determinata: Carlotta sa bene che la chiarezza è sempre determinata dal suo opposto, il buio, la non luce. Ecco quindi che ciò che la poesia illumina, porta  con sé sempre la sua ombra, la sua parte oscura. (Luigia Sorrentino) Continua a leggere

Luisa Lama, “Nilde Iotti, una storia politica al femminile”

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

Nilde Iotti è davvero una figura emblematica e come pochi altri un’effigie del Novecento, di quel «secolo breve» le cui date coincidono con la sua stessa biografia (1920-1999). Dalla formazione cattolica all’impegno militante nel Pci, alla svolta post-comunista del 1992; dalla laurea alla Cattolica di Milano ai primi coinvolgimenti nell’antifascismo e nella Resistenza; dall’elezione all’Assemblea costituente alla partecipazione diretta alla stesura del testo costituzionale, alla lunghissima attività parlamentare, fino alla presidenza della Camera dei deputati. Ma sbaglierebbe chi si fermasse a sottolineare solo il lato politico: non meno importante è il contrappunto in termini personali di una vicenda affettiva, di una dimensione privata vissuta con schiva dignità e con consapevole coraggio. Quando, a ventisei anni, Nilde entra nell’emiciclo di Montecitorio, scoppia anche, irrefrenabile, l’amore con Palmiro Togliatti, il capo comunista, l’uomo sposato, di 27 anni più vecchio di lei. Di quell’incontro, punto di svolta di una vita, Luisa Lama ricostruisce Continua a leggere

Annelisa Alleva, “Lo spettacolo nella memoria”

Nello scaffale
Annelisa Alleva

Wysława Szymborska, Elizabeth Barrett Browning, Marina Cvetaeva, Sylvia Plath; Aleksandr Puškin, Sergej Aksakov, Lev Tolstoj, Iosif Brodskij, Boris Ryžij; Giacomo Leopardi, Angelo Maria Ripellino, Tommaso Landolfi, Gianfranco Palmery, Giovanna Sicari; gli artisti Orest Kiprenskij, Titina Maselli, Ruggero Savinio sono presenti in queste pagine dove, fra saggio e narrazione, troviamo anche memorie e incontri.
Il filo che intreccia i testi è quello del racconto. Certi personaggi, come i genitori del poeta Brodskij, frequentati a Leningrado, hanno il carattere di figure di romanzo. Gli artisti, gli scrittori del presente e del passato, soprattutto poeti, appaiono e scompaiono come su una scena di teatro.
Gli autori di cui si parla sono vicini non solo sulla carta, ma anche perché Annelisa Alleva li ha spesso tradotti, conosciuti, come ha conosciuto i luoghi dove hanno vissuto, hanno scritto e sono morti.
Il libro parla dell’osmosi: fra un personaggio e l’altro; fra una lingua e l’altra; fra prosa e poesia; fra passato e presente. Continua a leggere

Thomas Kinsella, “Appunti dalla terra dei morti”

Letture
Thomas Kinsella


La pace della pienezza
di Chiara De Luca

Thomas Kinsella, nato a Dublino nel 1928, è una delle voci più intense e originali della poesia irlandese contemporanea. Oltre che poeta, è anche editore, instancabile traduttore dall’antico irlandese, curatore di diversi lavori critici e antologici.
Circa trent’anni fa, pur essendo già allora considerato uno dei migliori poeti irlandesi contemporanei, Kinsella decise di cambiare radicalmente l’orientamento della sua poesia, e di adottare una via più sperimentale, accogliendo numerose suggestioni dal modernismo. La sua è una poesia non immediata, che

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“A tutto Volume”, incontri con gli autori a Ragusa

Appuntamento

Tra una chiesa barocca e una sala secolare i libri e i loro autori dominano la scena a Ragusa. Con gli appassionati, i lettori e i turisti, dal 14 al 16 giugno, i protagonisti della cultura italiana vivono insieme nella città patrimonio dell’Unesco per “A tutto Volume”. La rassegna, diretta dal giornalista e scrittore Roberto Ippolito, autore di “Ignoranti” (Chiarelettere) e concepita dalla Fondazione degli archi per il quarto anno consecutivo offre un programma all’insegna del pluralismo di generi, di voci e di editori.

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“Satura, da Montale alla lirica contemporanea”

Novità editoriale

Il volume che vi proponiamo oggi per un’attenta e più completa lettura di Eugenio Montale è la monografia di Maria Borio dal titolo Satura, Da Montale alla lirica contemporanea, Biblioteca di Studi Novecenteschi, Pisa-Roma, Fabrizio Serra Editore, MMXIII.
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Introduzione
di Maria Borio

Tra i libri più significativi della storia della poesia si riconoscono alcune raccolte rivoluzionarie per le intuizioni e il messaggio che contengono e per il valore di classico che hanno assunto nel tempo. Queste raccolte sono i testimoni di una storia di forme che senza la loro presenza spesso non potrebbe svilupparsi. Non rappresentano solo chiavi di Continua a leggere

Trinacria Park, di Massimo Maugeri

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

TRINACRIA PARK: un romanzo “politico” sulla linea di “Rumore bianco” o “Underworld” di Don DeLillo


di Maria Attanasio

Ho letto “Trinacria Park” di Massimo Maugeri (edizioni e/o) con grande interesse, profondamente coinvolta da una narrazione che, pagina dopo pagina, diventa sempre più accelerata e appassionante fino all’imprevedibile e spiazzante conclusione finale; una strutturazione narrativa, che non si chiude nel recinto di un genere, ma tanti ne attraversa e felicemente li sintetizza: dalla connotazione fortemente psicologica dei personaggi, tutti ben profilati e caratterizzati, alla tensione quasi da giallo della parte finale del libro, alla lucida e acuminata analisi dei santuari neri del potere in una società, in cui diventa sempre più difficile distinguere l’intreccio perverso tra apparire ed essere, reality e realtà, finzione e verità. Continua a leggere

Alessandra Frison, “Le ore della dispersione”

Anteprima editoriale

E’ appena uscito nelle librerie italiane l’opera prima di poesia di Alessandra Frison “Le ore della dispersione” LietoColle (I Giardini della Minerva) 2013, a cura di Maurizio Cucchi.

“Le ore della dispersione”  è dunque l’opera d’esordio di Alessandra Frison, nata a Zevio, in provincia di Verona, nel 1985, studentessa di Filosofia all’Università Statale di Milano. Le sue prime poesie erano comparse nel 2008 nell’Almanacco dello Specchio Mondadori.  Continua a leggere

Franca Mancinelli, “Pasta Madre”

Anticipazione editoriale
Pasta Madre
di Franca Mancinelli (Nino Aragno Editore 2013)
a cura di Luigia Sorrentino

“C’è un filo elettrico che percorre i versi di Franca Mancinelli, uno stato d’allarme, qualcosa che ci costringe all’attenzione. Sono stati scritti alla finestra, in una zona di frontiera e di dogana. E sono stati scritti dopo un difficile cammino tra le parole, con pagine lasciate bianche e silenziose. Di tale cammino portano il peso, la ferita e la tensione, ma anche il sapere. […] Tutto il libro è un sottrarre e un levigare, uno sforzo di purificarsi, di giungere a una nudità che è conoscenza.”
dalla prefazione di Milo De Angelis

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Loris Ferri, Rom (uomo)

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

Tredici capitoli come i tredici apostoli di Majakovskij: questo romanzo in versi si disloca temporalmente lungo tutta la vicenda irrisoria del Radaik; verosimile e barocca, visionaria, agli occhi del lettore si presenta come un’epica laica, una presa di coscienza eretica fondata sulla psicotropia della memoria. Un ciclo chimerico balcanico degno di fede nella sua schiettezza. […]

Tredici capitoli: le illusioni, gli orrori, le sconfitte, gli ideali, i soprusi, gli aneliti mortificati dalla società intera, e dall’indifferenza infernale nei confronti di un giovane uomo: ciò che in lingua romanì si direbbe Rom.

(dalla nota di Milan Jodic) Continua a leggere

Vera Mocella, “Tra pietre troppo dure”

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

Vera Mocella dedica la sua raccolta di versi “Tra pietre troppo dure” , Mef Editore, L’autore Libri Firenze 2012 (euro7,90)  a tutte le persone che hanno attraversato la sua vita donandole “la limpidezza del loro sguardo e la gratuità del loro amore”. Vera dedica queste poesie a chi vive nel suo cuore “come un canto o una melodia ininterrotta”.
Vera Mocella è nata a Napoli e vive tra Avellino e l’Alta Irpinia. Giornalista professionista dal 2006, ha collaborato con diversi quotidiani tra i quali “La Repubblica” e “La Nuova Sardegna”. La sua prima pubblicazione è del 2007 Destini di luce. E’ presente nella Storia della poesia irpina (dal primo novecento a oggi) scritta da Paolo Saggese. Continua a leggere

Antonia Pozzi, “Flaubert negli anni della sua formazione letteraria”

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

Antonia Pozzi, “Flaubert negli anni della sua formazione letteraria”, Edizioni Ananke, 2013, collana di filosofia diretta da Marco Vozza, premessa di Antonio Banfi, a cura di Matteo Mario Vecchio. (24 euro) 

Il libro
Antonia Pozzi è una delle voci femminili più intense della letteratura italiana del Novecento. Tutti i suoi scritti vennero pubblicati postumi, e soltanto negli ultimi anni le sue limpide e stregate poesie hanno avuta la loro vittoria sul tempo, come già aveva profetizzato Eugenio Montale. In questa edizione critica, la prima che attinge direttamente dal manoscritto, viene ripubblicata la sua tesi di laurea, uscita anch’essa poestuma, nel 1940 con una premessa del relatore Antonio Banfi; la dissertazione verte sulla formazione letteraria di Gustave Flaubert, scrittore da lei amatissimo. Continua a leggere

Emanuele Severino, “Intorno al senso del nulla”

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

Emanuele Severino, “Intorno al senso del nulla” Adelphi 2013 (euro 22,00)

Dal risvolto di copertina
Il significato radicale che il «nulla» ha assunto nella riflessione filosofica occidentale accompagna come un’ombra non solo questa forma di pensiero, ma l’intero tragitto della nostra civiltà. Radice prima dell’angoscia, il nulla turba anche e soprattutto per il suo carattere sommamente ambiguo: già Platone, infatti, osserva che pensare il nulla e parlare del nulla significa pensare qualcosa e parlare di qualcosa – come se il nemico che si ha di fronte si sdoppiasse, ingannandoci sulla sua identità. Continua a leggere

Chiara De Luca, “La corolla del ricordo”

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

Chiara De Luca corre quindici chilometri al giorno, scrive poesia, narrativa, saggistica e per il teatro. Traduce da inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese, olandese.

Ha pubblicato con Fara i romanzi La Collezionista (2005) e La mina (stra)vagante (2006), con Perdisa la pièce teatrale Duetti, con Kolibris le raccolte poetiche La corolla del ricordo (2009, 2010), edita anche in versione bilingue italiano-inglese, con traduzione a fronte di Eileen Sullivan (The Corolla of Memory, 2009), e Animali prima del diluvio. Poesie 2006-2009 (2010, 2011). Ha in uscita il libro di foto e poesie La somma di ogni ritorno, con la prefazione di Giancarlo Pontiggia. In preparazione la raccolta di saggi A margine dei versi e la raccolta poetica Sulla carta bianca dei giorni. Continua a leggere

L’impronta dell’editore

Nello scaffale, Roberto Calasso
a cura di Luigia Sorrentino

“La vera storia dell’editoria è in larga parte orale – e tale sembra destinata a rimanere. Una teoria dell’arte editoriale non si è mai sviluppata – e forse è troppo tardi perché si sviluppi ora. Andando contro a questi dati di fatto, ho provato a mettere insieme due elementi: qualche passaggio nella storia di Adelphi, quale ho vissuto per cinquant’anni, e un profilo non di teoria dell’editoria, ma di ciò che una certa editoria potrebbe anche essere: una forma, da studiare e da giudicare come si fa con un libro. Che, nel caso di Adelphi, avrebbe più di duemila capitoli.”

Roberto Calasso Continua a leggere

La preistoria acustica della poesia

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

La preistoria acustica della poesia, di Brunella Antomarini, Nino Aragno Editore, Milano 2013 (euro 10,00)

Scopo di questo nuovo saggio di Bunella Antomarini, è quello di considerare la complessità dell’arte della poesia che si può comprendere tracciandone le radici antropologiche e i suoi sviluppi storici non lineari, a partire dall’ambiente orale in cui l’esigenza di trasmissione di credenze si esprime attraverso linguaggi tituali e corporei, per arrivare alla scrittura come auto-esibizione estetica.
Il saggio studia la poesia come se si trattasse di un soggetto estraneo, da capire e descrivere come fenomeno, analizzandone le modalità sonore e musicali e la loro trasposizione sulla visività della scrittura. La parola poetica risulta così essere quella che contiene un’intrinseca ‘traduzione’ in altri linguaggi, in altre lingue. In questa prospettiva il fenomeno poetico non si riduce a una definizione e a un’essenza, ma se ne esamina la complessità e il valore etico e cognitivo del dire. Continua a leggere

Besnik Mustafaj, “Leggenda della mia nascita”

Nello scaffale, Besnik Mustafaj
a cura di Luigia Sorrentino

La poesia di Besnik Mustafaj, nato nel 1958 in Albania, sembra a una prima lettura, pacata, senza grido, né enfasi. Poi, scorrendo le pagine di questo libro si incontra la carica di un grido interiore e profondo che colpisce il lettore. Per comprendere il territorio poetico di Besnik Mustafaj dovremmo conoscere la storia di questo poeta che nasce nel “pieno inverno della dittatura comunista albanese”, come sottolinea Gezim Hajdari che cura la collana Erranze delle Edizioni Ensamble con la quale queste poesie sono state pubblicate nel 2012. La traduzione dall’albanese è di Gezim Hajdari, con testo originale a fronte.
La leggenda della nascita di questo poeta, che ha iniziato a pubblicare prestissimo, a soli diciannove anni, è una sfida al potere, ma soprattutto al potere che si impone come forma di ideologia culturale. E’ per questo che i suoi versi suonano come degli anatemi contro l’oppressore.
(di Luigia Sorrentino) Continua a leggere

Benjamin, Baudelaire e Agamben

Nello scaffale
Walter Benjamin. Charles Baudelaire. Un poeta lirico nell’età del capitalismo avanzato (euro 23,00 Neri Pozza Editore, 2013) a cura di Giorgio Agamben, Barbara Chitussi e Clemens Carl Harle.

Questo libro presenta in prima edizione mondiale la ricostruzione ̶­­ resa possibile dai manoscritti benjaminiani ritrovati da Giorgio Agamben nel 1981 nella Biblioteca nazionale di Parigi del libro su Baudelaire cui Benjamin aveva lavorato negli ultimi due anni della sua vita, quando, interrompendo la stesura dei Passages di Parigi, decide di trasformare in un’opera autonoma quello che all’inizio si presentava come un capitolo del libro. (Nella foto Walter Benjamin). Continua a leggere

Alda Merini, “Sono nata il 21 a primavera”

In memoria di te, Alda Merini
a cura di Luigia Sorrentino

Non poteva scegliere giorno migliore per nascere, Alda merini, il 21 marzo, anno 1931. E il 21 marzo è la data istituita dall’UNESCO per ricordare la poesia nel mondo, giorno in cui ricorre l’ingresso della Primavera. Quest’anno, la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO ha scelto di celebrare la Giornata a l’Aquila, eleggendola quale “sede” della Giornata Mondiale della Poesia per dare luce a questa città distrutta che, con il terremoto del 6 aprile del 2009, ha visto sbriciolarsi le proprie splendide architetture e le ricchezze artistiche e culturali.
In questa Giornata così altamente simbolica, Poesia, di Luigia Sorrentino sceglie di ricordare la nascita della poetessa Alda Merini,  forse la più popolare in Italia, in assoluto, (di certo quella che vende più libri di poesie, per la gioia degli editori), scomparsa il 1 novembre 2009, a 77 anni. A seguire, la prefazione a “Corpo d’amore” (un incontro con Gesù) di Alda Merini (Frassinelli, 2001) di Mons. Gianfranco Ravasi.
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Giuseppe Langella, “La bottega dei cammei”

Nello scaffale, Giuseppe Langella
a cura di Luigia Sorrentino

Un docente universitario milanese, Giuseppe Langella, propone La bottega dei cammei. Trentanove profili di donna dalla A alla Z (Interlinea, 2013).

«E par che sia una cosa venuta / da cielo in terra a miracol mostrare»: i versi di Dante Alighieri aprono un piccolo libro originalissimo dedicato alle donne. Citazioni dalla grande letteratura mondiale introducono brevi componimenti poetici di misura quasi epigrammatica: “cammei” con incisi volti femminili. C’era proprio bisogno di un altro catalogo delle donne, dopo quello scritto, temporibus illis, da Esiodo? Forse sì… Continua a leggere

Ivanoe Privitera, “L’istante violento”

Nello scaffale, Ivanoe Privitera
a cura di Luigia Sorrentino

Sono sorpresa e stupita da queste nuove poesie che leggo di Ivanoe Privitera, “L’istante violento” opera vincitrice della VI edizione del Premio Giovane Holden, Collana Versi di segale. Sorpresa e stupita perché Ivanoe canta il pianto e la morte. E a me sorprende che i giovani imparino a morire… cosa vuol dire questo?  Ivanoe Privitera si cala nella condizione umana, e piange “un pianto/ che sa di muta trasparenza/ e dell’assente si nutre/ e con la pioggia si confonde/ nella finta quiete del tramonto/fino ad affogare”.
Nessun verso consolatorio, quindi, ma grande consapevolezza. L’urto del presente si fa sentire e genera un vuoto incolmabile, rende nullo anche il tempo. Ma qualcosa si muove, nell’abbraccio del fratello, c’è di sicuro, il desiderio del ritorno.  
(di Luigia Sorrentino) Continua a leggere

“Fragilità del bene”, di Loredana Magazzeni

Una nota su “Fragilità del bene” di Loredana Magazzeni

di Nadia Agustoni

Un percorso che è apprendimento del quotidiano quello di Loredana Magazzeni, che con “Fragilità del bene” Smasher 2012 ci dà il senso di un’aderenza a parole che ci riportano alla materia di cui la vita si sostiene. Lontanissima dalla vanità dei distruttori, Magazzeni crede invece nel gesto che ripara, gesto sommamente femminile se lo pensiamo come cura materna, se pensiamo all’arte medica, ed è un esempio, le cose sono più complesse. La poesia di Loredana Magazzeni ha la franchezza di chi esplora confini, già lo dimostrava la sua precedente raccolta “Volevo essere Jeanne Hébutern” uscita per Le voci della luna 2012, ma in questi testi, pubblicati ora ma scritti tra il 1998 e il 2004, vi è una meditazione sull’oscuro in cui si avverte che né l’io né il noi sono certezza, ma restano campo aperto, domanda. Continua a leggere

“Tibet degli ultimi”, Leda Palma

Nello scaffale, Leda Palma
a cura di Luigia Sorrentino

Leda Palma, friulana, di Pagnacco e romana di adozione, dopo aver a lungo meditano la questione tibetana ha scritto una raccolta di poesie “Tibet degli ultimi” (La Nuova Base Editrice, 2011, euro 12,50) di denuncia della drammatica sitiazione del Tibet. Leda Palma come un’Antigone della contemporaneità riafferma nei suoi versi i diritti umani della persona, di un intero popolo, oppresso nella sua identità, tradizione, lingua, religione.  Con traduzione in inglese a fronte a cura di Brenda Poster, Leda Palma ci offre un libro di haiku.
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Ogni haiku è caratterizzato dalla struttura dei tre versi, rispettivamente di cinque, sette e cinque sillabe. Un insieme di frammenti che per la loro immediatezza costituiscono ancora oggi una forma di poesia “popolare” e trasversale diffusa soprattutto tra le classi sociali che contrastano la più elaborata poesia cinese.   Continua a leggere

Maddalena Bertolini, “una”

Nello scaffale, Maddalena Bertolini
a cura di Luigia Sorrentino

Questo libro ha vinto la sezione poesia di InediTO 2012 Premio Colline di Torino.Non è una poesia femminile questa, è la poesia d’un amazzone civilizzata a forza, più che a una poetessa romantica Maddalena Bertolini sembra somigliare a una di quelle donne riunite nelle capanne fuori dalla città sulle rive dello Scamandro di Crista Woolf, una creatura che conosce l’uso delle erbe medicinali, il volto ancipite degli dei, l’oscuro, il mistero carnale che non mette distanza fra uno e due che è miriade festante di cellule: “vado sotto la coperta della pioggia/ l’acqua mi cerca. Gocciolo come/ un albero o un lampione/ come quel cane curioso. Sono un segugio/ d’acqua sembro  perduto: lei chiama/ il rabdomante e l’uomo trema/ con il ramo tra le braccia trema ogni fibra/ ogni mia consistenza, tremo sorgiva.” (Sarah Tadino) Continua a leggere

Domenico Ingenito, “Per camminare rapidi sulle acque”

Nello scaffale, Domenico Arturo Ingenito
a cura di Luigia Sorrentino

Se ancora sappiamo dell’umano essere amici”
A sua água era antiga
Herberto Helder

dalla Prefazione di Tommaso di Dio

Un’alta, perpetua ansia di rinnovamento pervade la raccolta d’esordio di Domenico Arturo Ingenito. Per camminare rapidi sulle acque, fin dalle prime pagine, intende trovare le parole esatte per dire addio al secolo appena trascorso e alla tanta sua poesia che ha intravisto esclusivamente nel negativo della parola e nell’agonia di ogni significato la possibilità della propria esistenza. Al lettore – e forse ancor di più al lettore futuro – saranno date le condizioni per verificare quanto l’impeto di questi versi sia un segnale fondato e fecondo o sia una traccia perduta, un tentativo non sorretto da un’istanza storica comune.

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Ryszard Krynicki, & video

Nello scaffale, Ryszard Krynicki
a cura di Luigia Sorrentino

Ryszard Krynicki è uno dei massimi poeti polacchi contemporanei. La sua famiglia fu deportata in un campo di concentramento negli anni Quaranta. Krynicki è infatti nato nel 1943 nel lager Windberg, in località Sankt Valentin, in Austria, dal quale fu portato via solo con la Liberazione, avvenuta nel 1945. Krynicki vive a Cracovia ed è oggi un importante editore e traduttore. I suoi esordi sono legati al movimento Nowa Fala (Nuova Ondata) di cui fecero parte autori accumunati da uno sguardo critico e lucido sul regime. Negli anni 1976-1981 la pubblicazione della sua opera fu vietata dalla censura. Nel 1988 Krynicki ha fondato la casa editrice a5 che pubblica poesia contemporanea. Ha tradotto in polacco tra gli altri, Benn, Brecht, Nelly Sachs e Paul Celan.

Il video dell’intervista a Ryszard Krynicki di Luigia Sorrentino

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=7uFAOVMPCWo[/youtube]

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Valter Binaghi, “Melissa, la donna che cambiò la storia”

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

Valter Binaghi. Melissa la donna che cambiò la storia.
Newton Compton 2012

di Nadia Agustoni

Il romanzo racconta la vita di una donna filosofa della scuola di Pitagora. La sua vicenda comincia a Crotone mentre il maestro è ancora vivo e lei giovane aristocratica è ammessa alle sue lezioni con poche altre donne. Una congiura porta all’eccidio dei pitagorici presenti a Crotone e la vita della giovane cambia. Conosce prigionia, stupro e schiavitù, ma ha nella cattiva sorte, il conforto di un’altra donna della sua stessa scuola, che più avanti nell’apprendimento della filosofia saprà infondergli la saggezza e il coraggio necessari per guardare alla propria vicenda con distacco. (…) Continua a leggere

Giovanna Bemporad, poeta controcorrente

Nello scaffale, Giovanna Bemporad
a cura di Luigia Sorrentino

Giovanna Bemporad, un poeta classico e controcorrente
di Gabriella Sica

Giovanna Bemporad, il poeta che viveva di notte, tutta genio e silenzio, che non amava la “fredda alba aborrita”, se ne è andata in punta di piedi, con delicatezza e pudore, come nel suo stile, all’alba del 6 gennaio, una domenica d’epifania, dell’attesa rivelazione di quella morte annunciata già da ragazza quando incredibilmente scriveva versi come “Mia compagna implacabile, la morte / persuade a lunghe veglie taciturne”, oppure “Veramente io dovrò dunque morire”, la poesia che le hanno letto qualche ora prima della fine. Continua a leggere

Ingeborg Bachmann, “Invocazione all’Orsa Maggiore”

Nello scaffale, Ingeborg Bachmann
di Luigia Sorrentino

Invocazione all’Orsa maggiore (1956), pubblicato negli Oscar Mondadori, (euro 15,00) segna il culmine della vocazione poetica di Ingeborg Bachmann, nata in Carinzia, a Klagenfurt nel 1926 e morta tragicamente a Roma, dove ha vissuto a lungo, nel 1973. Invocazione significa anche preghiera e chiamata in giudizio, e la mitica Orsa Maggiore è qui una forza sovrumana che funesta gli uomini con la sua influenza demoniaca, ma che si può sfidare attraverso la poesia, subordinando ogni individualità alla verità della parola. Continua a leggere

Piero Marelli, “Corale delle Dolomiti”

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

Piero Marelli. Corale delle Dolomiti.
Con tavole di Fiore Minotti
La Vita Felice 2012.

di Nadia Agustoni

Poeta e critico letterario con all’attivo una lunga serie di pubblicazioni, Piero Marelli, ci dà un libro che è un tributo alle montagne che lui ama, le Dolomiti. Il libro, corredato da tavole a colori di Fiore Minotti, si apre e si chiude con due leggende di questi luoghi. (…) Continua a leggere

In memoria di te, Sibilla Aleramo

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

Oggi 13 gennaio 2013 ricorre l’anniversario della scomparsa di una grande donna e letterata, Sibilla Aleramo, pseudonimo di Rina Faccio, nata ad Alessandria il 14 agosto 1874 e morta a Roma il 13 gennaio del 1960, dopo una lunga malattia. Autrice di “Una donna”, il romanzo femminista che la segnalò nel 1906, Sibilla Aleramo ebbe noti e tempestosi rapporti d’amore con grandi poeti come Vincenzo Cardarelli e Dino Campana, e fu essenzialmente poeta, a sua volta, dal talento singolare: seppe infatti esprimersi con una totale libertà stilistica. Continua a leggere

Nadia Fusini racconta Katharine Mansfield

Nello scaffale, Katherine Mansfield – nel 90° anniversario dalla scomparsa –
a cura di Luigia Sorrentino

La figlia del sole, Katharine Mansfield raccontata da Nadia Fusini (nella foto)

di Elena Petrassi

Come un’onda che appare e scompare, di tanto in tanto il nome e l’opera di Katherine Mansfield appaiono nelle acque, peraltro placide e sin troppo domestiche, dell’editoria italiana. Dopo le prove magistrali di Pietro Citati con Vita breve di Katherine Mansfield e Da una stanza all’altra – (Stanza d’affitto) di Grazia Livi, pubblicati entrambi nei primi anni Ottanta, poco altro è stato detto di questa scrittrice singolare e appassionata, considerata maestra nell’arte del racconto e inserita in un Pantheon dove troneggia in compagnia di Anton Cechov e Raymond Carver. Continua a leggere

“1Q84. Libro 3”, di Haruki Murakami

Nello scaffale, Haruki Murakami
a cura di Luigia Sorrentino

1Q84. Libro 3, di Haruki Murakami
di
Nicola D’Ugo
(La foto sotto è di Anne Deniau).

È finalmente stata pubblicata in Italia la parte conclusiva del romanzo 1Q84 di Haruki Murakami, uscita in Giappone nel 2010. Una buona notizia. Nel novembre 2011 si era rimasti in sospeso col volumone italiano che conteneva i primi due libri, senza dar modo al lettore di sapere come finisse la storia. Molti lettori, mi son reso conto, credevano che il volume contenesse il romanzo per intero e che finisse così, con i protagonisti Aomame e Tengo aggrovigliati nei loro problemi in un universo parallelo con due lune, un passato traumatico irrisolto, una serie di brutti ceffi e personaggi a dir poco originali. Continua a leggere

Antonia Pozzi, “Guardami: sono nuda”

Nello scaffale, Antonia Pozzi
a cura di Luigia Sorrentino

“Guardami: sono nuda”, Barbes editore, a cura di Simona Carlesi è una piccola raccolta di versi scritti da Antonia Pozzi e uscita nel 2011.

“Ho paura, e non so di che: non di quello che mi viene incontro, no, perché in quello spero e confido. Del tempo ho paura, del tempo che fugge così in fretta. Fugge? No, non fugge, e nemmeno vola: scivola, dilegua, scompare, come la rena che dal pugno chiuso filtra giù attraverso le dita, e non lascia sul palmo che un senso spiacevole di vuoto. Ma, come della rena restano, nelle rughe della pelle, dei granellini sparsi, così anche del tempo che passa resta di noi la traccia.”
Antonia Pozzi Continua a leggere

Giovanni Nacca, “Sembianze”

La parola liberata
dalla postfazione di Giuseppe Rotoli

[…] “Le otto poesie di Nacca, raccolte in questa plaquette, (Pignataro Maggiore 2012) hanno il dono di essere piene, complete, corpose, turgide, nelle quali ogni verso impegna il lettore ad un supplemento di indagine per la miriade di schegge di verità che esso produce, che lascia intravedere. Le otto poesie, prendono e non lasciano fino alla fine inondando di luce e di ombra, di dardi e di carezze, di velluto e di asprezza, quasi a tramortire in un ininterrotto dialogo con ciò che non c’è o non c’è più, affidando alla parola, alle prime sillabe, l’unica certezza indagatrice dell’essere: ‘Le prime sillabe, combinazioni strane-/ l’esplosivo della parola non aveva/ ancora il suo detonatore’ (p. 12). Ad essa è affidata la dura e difficile missione di scandaglio dell’animo umano, prigioniero di incrostazioni razionalistiche, di deduzioni sillogistiche, oggi avvertite come insufficienti alla comprensione dell’essere umano: ‘un seguito di parole incagliate’ (p. 16), ‘Siamo questo sommesso brusio’ (p. 11), ‘il peso delle parole in quelle dei morti’ (p. 13). Continua a leggere

Francesco Iannone, “Poesie dalla fame e dalla sete”

Nello scaffale, Francesco Iannone
a cura di Luigia Sorrentino

“Poesie della fame e della sete” di Francesco Iannone (Giuliano Ladolfi editore, prefazione di Giancarlo Pontiggia, seconda edizione marzo 2012) è l’opera prima di un giovanissimo autore nato nel 1985. Un libro dalla sorpredente maturità espressiva, se si pensa all’età  di Francesco. L’edizione che ho qui davanti e la seconda,  quella ripubblicata da Iannone con qualche lieve aggiustamento. Le novità sono andate a irrobustire la sostanza che – è del tutto evidente – questo piccolo libro già aveva.

Dalla prefazione di Giancarlo Pontiggia

Credo di essere stato uno dei primi lettori di Francesco Iannone, che conobbi una sera, a Salerno, dove si presentava un’antologia di giovani poeti da me curata per Interlinea.  E subito mi rammaricai per non averlo conosciuto prima, perché le sue poesie – benché ancora all’epoca divise tra diverse istanze di scrittura – già rivelavano un talento poetico sicuro. […] Continua a leggere

Roberto Raieli, “Poemi muti”

Nello scaffale, Roberto Raieli  “Poemi Muti”, Lietocolle 
a cura di Luigia Sorrentino

Prefazione di Maurizio Cucchi

Il pregio che subito si avverte, nelle poesie di Roberto Raieli (e che era ben presente, del resto, anche nel suo precedente Fuoricampo), è la dolcezza morbida e avvolgente della sua pronuncia. Una dolcezza che rivela, da un lato, una sicurezza espressiva matura e, dall’altro, una autenticità aperta, a volte gioiosa a volte malinconica, del sentimento dell’esistere che il poeta cerca di esprimere con semplicità lodevole in ogni suo passaggio, quasi in ogni suo verso.
Poemi muti è il titolo che corrisponde a un atteggiamento discreto, a un tratto di eleganza naturale che Raieli possiede e coltiva, nell’understatement dei suoi modi, felicemente esenti da accentuazioni enfatiche. Continua a leggere