Alfonso Gatto, Viaggio per l’Italia, all’insegna dell'”Unità”

Alfonso Gatto Viaggio per l’Italia, all’insegna dell'”Unità“. A cura di Roberto Vetrugno. Presentazione di Maria Antonietta Grignani. Interlinea, (euro 15).

A conclusione dei 150 anni dell’Unità d’Italia sono qui raccolti gli articoli, inediti in volume, che il poeta Alfonso Gatto scrisse in occasione di un viaggio svolto nel 1949 in varie regioni del nord per conto del quotidiano “l’Unità”. Ispirati alle cronache del Giro d’Italia, i testi si presentano come un percorso attraverso paesi e province. La passione per il “paesaggio umano” si salda in questi testi con le ragioni ideologiche derivate dalla guerra finita da pochi anni. All’incontro appassionato con operai, contadini e gente comune si aggiunge l’incontro con un altro autore di cui Gatto conosceva la raccolta dedicata al suo paese, Casarsa: Pier Paolo Pasolini. Il giovane poeta accoglie così nella sua Cesarz il famoso intellettuale in mezzo al popolo: un incontro memorabile.

Prima conversazione con Susan Stewart

Susan Stewart
a cura di Luigia Sorrentino
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Susan Stewart (abbiamo già letto di lei su questo blog, VEDI QUI) è una delle migliori poetessa statunitensi, molto amica dell’Italia, (come quasi  tutti i poeti nel mondo) assai attenta ai fenomeni della contemporaneità, e dell’arte in generale, in tutte le sue espressioni.
Prima conversazione perché con Susan il discorso sulla poesia non può finire qui. Quello che leggerete quindi, è solo l’inizio di conversazione che conoscerà diverse sessioni, nel tempo, per poter chiarire, puntualizzare, arricchire.
Chi è Susan Stewart? Un poeta che riflette, attraverso la sua poesia, sull’illusorietà dell’io come soggetto. Il suo pensiero prende la parola, in modo puro e deciso, senza strutture fisse, in una ragnatela di rimandi, e respira, il sentimento del tempo. C’è nella sua poesia, qualcosa che arriva da molto lontano…

(L’intervista) Continua a leggere

Anche prima, anche molto prima

Andrea Cortellessa su Elio Pagliarani.

Estratto dall’introduzione al volume riassuntivo di Elio Pagliarani Tutte le Poesie (1946-2005) Garzanti, Gli Elefanti, (Milano 2006), a cura di Andrea Cortellessa.

Reduci da quali campi?

[…] Questo quasi quarantennale work in progress, La ballata di Rudi [Marsilio 1995], si presenta davvero quale “poesia da recita”. Nel titolo del testo i riferimenti in tal senso alla tradizione, tanto popolare che colta, sono molteplici; e ciascuno di essi non manca di coglierne un aspetto. Continua a leggere

Giovanni Tesio, “I più amati. Perché leggerli? Come leggerli?”

Giovanni Tesio I più amati. Perché leggerli? Come leggerli? Interlinea (€ 14)

Un’opera in difesa dei libri, della lettura, della letteratura, della poesia. Con un ricca proposta di citazioni sul tema. «Senza voler istituire ridicole affinità, ho provato quel piacere della lettura di cui parla Proust in un testo, Journées de lecture, che sta alle origini della Recherche. Certo non posso paragonare il buon décor proustiano al mio, che era tanto più rustico e tanto meno agiato, ma capisco bene quando parla delle “incantevoli letture dell’infanzia, il cui ricordo deve restare per ciascuno di noi una benedizione”. E che all’infanzia abbia per conto mio accostato anche un po’ di adolescenza non cambia di fatto la memoria che conservo della mia lontana esperienza di lettore» (dalla premessa).
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Renato Minore, “La promessa della notte”

“La  promessa della notte” di Renato Minore, Donzelli Editore (25,00 euro)

“La poesia si trova a essere investita di un ruolo fondamentale in questa melma di disvalori, che è quello di ricreare le connessioni vitali tra passato e futuro. La poesia riesce a conservare ‘quanto resta’ del senso dell’uomo nel momento in cui di quel senso dichiara l’irrecuperabile perdita. La poesia è ‘memoria’ nel senso più alto del termine”.

Sono definizioni e dichiarazioni come questa di Andrea Zanzotto, il grande poeta di Pieve di Soligo scomparso nell’ottobre scorso, che bastano a render questo libro di Renato Minore una lettura coinvolgente, sorprendente, una piccola miniera alla scoperta dell’oro della poesia, attraverso i tunnel che scava ogni poeta e che Minore percorre con ognuno di loro in queste sue interviste. Continua a leggere

Video, Luigia Sorrentino legge Pier Paolo Pasolini

Appuntamento

Luigia Sorrentino legge la poesia Lo scandalo del contraddirmi, dell’essere di Pier Paolo Pasolini tratta da Le ceneri di Gramsci,  apparso per la prima volta in Nuovi Argomenti  (novembre 1955 – febbraio 1956).

Nella video-lettura le immagini della rivolta dei No-Tav in Val di Susa e i versi di Pier Paolo Pasolini. Ma anche le immagini – in bianco e nero – della battaglia di Valle Giulia di Roma, del 1968, con lo scontro tra polizia e manifestanti.

E’ vero: Pasolini difese i poliziotti, dicendo che avevano un’origine proletaria, a differenza dei giovani contestatori, che erano invece, figli della borghesia. Ma è ovvio che si tratta di due epoche differenti e opposte. Luigia Sorrentino si è solo accostata al sentimento politico della dimensione pasoliniana, senza slittamenti, o slanci retorici, soltanto per porre la domanda: ‘Ieri, è come oggi’?

A voi la risposta, il commento.

Buona visione e buon ascolto.

[flv]http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/2012/03/le-ceneri-di-pasolini-luigia.mp4[/flv]

Giovanni Testori

E’ appena uscito in libreria Giovanni Testori, (nella foto di Valerio Soffiantini), Poesie 1965-1993, curato da Davide Rondoni, nella collana Mondadori, Oscar poesia del Novecento (€ 15.00).

Giovanni Testori, grande narratore, drammaturgo e autore di splendidi saggi di critica d’arte, è stato anche poeta. La sua produzione lirica rivela al lettore di oggi, consapevole dell’intera esperienza novecentesca, una delle pochissime voci in grado di aprire possibilità nuove nella poesia del dopoguerra, di percorrere strade diverse. Testori infatti si è mosso con estrema libertà nell’esplorare nuclei tematici ed elementi stilistici già attestati nella tradizione poetica a lui precedente e in; quella contemporanea, e ha utilizzato nei suoi testi le parole dell’antica devozione insieme ad accenti post-futuristi, il lessico basso e fisiologico e i toni più sublimi, la colloquialità anche brutale e la voce più tenera e incantevole. Continua a leggere

“Chi ha ucciso Lumi Videla?”

In libreria

A Milano, dal 23 febbraio 2012: “CHI HA UCCISO LUMI VIDELA?”: la storia vera di Emilio Barbarani, il diplomatico italiano che sfidò la polizia segreta di Pinochet per salvare centinaia di vite umane.

Una storia vera, finora sconosciuta, quella che Emilio Barbarani, diplomatico italiano, racconta in “Chi ha ucciso Lumi Videla?” Mursia (euro 19,00). Prefazione di Giorgio Galli. Un memoriale che fa riemergere dal passato i fantasmi del golpe di Pinochet.

“Chi ha ucciso Lumi Videla?” in libreria in questi giorni, richiama sin dal titolo l’omicidio della militante del Mir, movimento della sinistra rivoluzionaria, il cui corpo venne gettato nottetempo nel giardino dell’ambasciata italiana a Santiago nel novembre del 1974, poco più di un anno dopo il colpo di Stato di Augusto Pinochet (11 settembre 1973). Un omicidio che precipitò nel caos la residenza italiana diventata rifugio per centinaia di cileni: oppositori politici, ma anche disperati in fuga dalla miseria, persino criminali comuni e golpisti caduti in disgrazia. Continua a leggere

Franco Buffoni vince il Premio “Giuseppe Giusti”

Franco Buffoni (nella foto di Dino Ignani) con Roma (Edizioni Guanda), sua ultima raccolta poetica, ha vinto la XXI edizione del Premio Letterario Giuseppe Giusti. Per l’opera prima è stata scelta “Conoscenza del vento” (Giuliano Ladolfi Editore), di Marco Bini, 28 anni di Vignola.

La cerimonia di consegna dei Premi Giusti si terrà venerdì 24 febbraio a Monsummano Terme (Pistoia), al Teatro Yves Montand con inizio alle ore 16. La giuria del, dopo un attento ed accurato esame di tutte le opere presentate, ben 96 provenienti da tutta Italia e dall’estero, ha deciso di assegnere il premio per la poesia edita a Franco Buffoni, sottolineando come il libro vincitore fa di lui uno dei maggiori poeti italiani contemporanei. Durante la stessa cerimonia sarà consegnato il Premio Giusti per la satira al cantante Elio, al secolo Stefano Roberto Belisari, l’eclettico personaggio (autore, commentatore, scrittore, musicista) universalmente noto con lo pseudonimo che, insieme a Le Storie Tese da’ il nome alla band milanese.

Giulio Latini, “L’energia e lo sguardo”

Appuntamento
a cura di Luigia Sorrentino

Mercoledì 22 febbraio 2012  presentazione a Roma del libro di Giulio Latini L’energia e lo sguardo. Il cinema dell’ENI e i documentari di Gilbert Bovay.  L’appuntamento è alle 17:00, nell’Aula “Giuseppe Dalla Vedova” di Palazzetto Mattei in Villa Celimontana (Via della Navicella n. 12).

Intervengono:  Marta Donzelli, Marco Maggioli, Lucia Nardi e Giovanni Spagnoletti.

L’energia del petrolio, il lavoro operaio, l’impresa industriale: a partire dalla fine dell’Ottocento, tre fra i principali attori destinati a plasmare radicalmente il corpo della modernità incrociano lo sguardo nascente del cinema. Le immagini che traggono origine da questo incontro sono moltissime: nel corso del Novecento, in special modo negli Stati Uniti e in Europa, tutte le più importanti imprese iniziano a comprenderne il potenziale, utilizzandole per comunicare identità e risultati raggiunti. Continua a leggere

Cristina Campo, “Il mio pensiero non vi lascia”

Ci sono prosatori che proprio nelle lettere raggiungono una sorta di perfezione assoluta: riuscendo, nel breve volgere di una frase, a toccare vertici di bellezza e di intensità. Che la Campo sia uno di essi lo hanno dimostrato le Lettere a Mita e Caro Bul: e questo terzo pannello dell’episto­lario, che raccoglie le lettere scritte agli amici del periodo fiorentino, ne è una conferma. Nel 1956 Cristina è costretta ad abbandonare Firenze per Roma; e gli anni romani saranno costantemente pervasi dal ricordo struggente di quel giardino incantato che era la cerchia degli «amici d’infanzia»: Piero Draghi, Mario Luzi, Anna Bonetti, Venturino Ven­turi, Giorgio Orelli. A tutti loro scrive dal suo «esilio» parole di nostalgico affetto («C’è con voi­altri, nell’aria, gusto di latte»); ma il più rimpianto è senza dubbio Gianfranco Draghi, quel Gian che guarda ai suoi stessi «fari» (i più luminosi: Hofmannsthal e Simone Weil), lo scrittore e poeta di cui ammira la personalità e l’opera, l’amico che «conosce sempre, sottilmente, il disegno del tempo, e trova la parola magica da incidervi». Continua a leggere

Czeslaw Milosz, “Trattato poetico”

Tra l’inverno del 1955 e la primavera del 1956 Czesław Miłosz dà corpo alla sua originale concezione della poesia in una vera e propria sfida letteraria: un grande poema che, eludendo le cornici di genere e arricchendosi di elementi prosaici o colloquiali, mescolando citazioni eterogenee, imitazioni letterarie, valutazioni critiche ed e­nun­ciati filosofici, delinea un vasto affresco storico-culturale del Novecento polacco, tassello imprescindibile della storia europea. Un affresco che si compone di quattro parti, evocative di altrettanti scenari: il mondo della belle époque nella Cracovia di inizio secolo; la vita politica e artistica di Varsavia tra le due guerre, con ampie digressioni sui poeti del tempo; le devastazioni della seconda guerra mondiale e gli orrori dell’occupazione nazista, con la ri­vendicazione di una poesia capace di giudizio etico; la Natura e in particolare l’am­bien­te degli Stati Uniti, in cui Miłosz, dopo a­ver contemplato l’abisso in cui sono precipitate le culture europee, individua la dimensione ideale per trovare serenità ed e­quilibrio, senza peraltro sottrarsi al dovere di condividere con i fratelli polacchi le questioni cruciali del XX secolo. Continua a leggere

David Foster Wallace: “… l’arte pura?”

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

Wallace è una delle persone più brillanti e interessanti con cui abbia mai parlato. Non poter più parlare con lui né leggere altre sue opere mi rende infinitamente triste.”
Ostap Karmodi

da: “David Foster Wallace, Un’intervista inedita” di Ostap Karmodi, Terre di mezzo Editore, 2011 (5 euro). Continua a leggere

Addio alla Szymborska, la ‘Mozart’ della poesia

Addio a Wislawa
a cura di Luigia Sorrentino

Si è spenta Wislawa Szymborska, una voce unanimamente riconosciuta tra le più significative nel panorama della letteratura mondiale del secondo Novecento.

La notizia della sua morte ha cominciato a circolare su facebook e su altri social network, intorno alle 22:00 del 1 febbraio 2012,  per poi essere confermata dall’Istituto polacco di Roma e dall’agenzia Ansa alle 22:13:51.
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Con non poca commozione riperendo questa sua riflessione sulla poesia: “Il poeta oggi è spesso scettico e diffidente… malvolentieri dichiara in pubblico di essere poeta – quasi se ne vergognasse: nella nostra epoca chiassosa è molto più facile riconoscere i propri difetti, perché sono visibili. Molto più difficile riconoscere le qualità, finché esse sono tenute nascoste.”
Wislawa Szymborska 
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Angelo Tonelli, una luce limpida…

Angelo Tonelli
a cura di Luigia Sorrentino


P come parola, potenza, profezia, peripezia, pólis, passione;
O come origine, occhio, ombra, oltre;
E come estasi, energia;
S come sacro, silenzio, suono, sciamano, sophía, sintesi, sentire, specchio;
I come invisibile, immaginazione, intensità, iniziazione, incubo;
A come anima, Assoluto, anamorfosi, azione.

Niente a che fare, dunque, con la poesia come letteratura, o tripudio pseudoavanguardistico del significante, o esercizio di ricalco estetizzante dell’esistente, malinconica e intimistica consolatio vitae, imbalsamazione lirica dei bei tempi perduti, richiesta seduttiva di gratificazione alla cerchia dei critici e dei lettori.

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Tomaso Pieragnolo, ‘nuovomondo’

Il libro: ‘nuovomondo’ di Tomaso Pieragnolo

In un cerchio temporale e interiore continuamente aperto e concluso che comprende in sé creazione e distruzione, stratificate pulsioni di un mondo quanto mai reale e al contempo illusorio, il viaggio di ogni singolo essere verso l’inconosciuto confluisce nel flusso eracliteo di un’umanità vitale, errante, sempre più spesso incerta e confusa da esponenziali stimoli e vacui valori. Questo breve quanto intenso poema restituisce la visione di un luogo urgente e necessario, la consapevolezza che in questa epoca contraddittoria e cruciale solo l’Amore nel suo senso più ampio e terreno possa condurci verso un ‘nuovomondo’. Continua a leggere

Festival delle Scienze 2012, Biografie

Marco Aime (nella foto)
Docente di antropologia culturale all’Università di Genova. Da molti anni studia le dinamiche identitarie delle comunità e le problematiche delle relazioni tra culture differenti. Ha pubblicato numerosi libri, tra i quali: Eccessi di culture (Einaudi, 2004); L’incontro mancato (Bollati Boringhieri, 2005); Il primo libro di antropologia (Einaudi, 2008); Timbuctu (Einaudi, 2008); Il lato selvatico del tempo (Ponte alle grazie, 2008).

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John Burnside vince il Premio Eliot 2011

E’ il poeta scozzese John Burnside il vincitore del TS Eliot Prize 2011. Il vincitore (fotografato a Edimburgo da Murdo Macleod) è stato proclamato l’altra sera durante una cerimonia a Londra, dove ha ricevuto un assegno di 15 mila sterline, da Valerie Eliot, la vedova del grande poeta Premio Nobel a cui è dedicato il premio britannico.

Burnside è stato premiato per la sua undicesima raccolta poetica, dal titolo “Black Cat Bone”, definita dalla giuria “un libro di grande bellezza, alimentato dall’amore, dai ricordi d’infanzia, da uno struggente desiderio umano e dalla solitudine”. Continua a leggere

Alberto Toni, “Democrazia”

Poesia e Impegno civile: Alberto Toni “Democrazia”
a cura di Luigia Sorrentino


“Democrazia” è il nuovo libro di Alberto Toni pubblicato nel 2011 per le edizioni La Vita Felice, (euro 8,00) nella collana Sguardi, con la nota critica di Gabriela Fantato e la postfazione di Elio Pecora.
Il  poemetto, (suddiviso in cinque sezioni, “Mettiamo che qualcuno sorprenda”, “Democrazia è pazienza, abbonda”, “Lucinando, così, con quello che abbiamo”, “Hai documenti, soldi, un cellulare?”, “Gli alberi vivi. Frassini, acacie, pioppi”) ha, in epigrafe, un brano tratto da “Primavera di bellezza” di Beppe Fenoglio: «Hai un’idea dei morti? Continua a leggere

Chiara Gamberale, ‘L’amore quando c’era’

Anteprima editoriale
a cura di Luigia Sorrentino


Dal 5 gennaio 2012 in tutte le librerie “L’AMORE QUANDO C’ERA” (Mondadori, 10,00 euro) il nuovo racconto di Chiara Gamberale.

Chiara Gamberale è nata nel 1977 a Roma, dove vive.
Ha scritto “Una vita sottile” (Marsilio, 1999), “Color Lucciola”  (Marsilio, 2001), “Arrivano i pagliacci” (Bompiani, 2003) ” La zona cieca” (Bombiani, 2008, Premio Selezione Campiello), “Una passione sinistra” (Bompiani, 2009), “Le luci nelle case degli altri”, (Mondadori, 2011). Continua a leggere

Laureano Albàn, “Poesie imperdonabili”

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

Poemas ImperdonablesPoesie imperdonabili” a cura di Tomaso Pieragnolo, Passigli Poesia 2011 (15,00 euro).

Laureano Albán è nato a Turrialba, in Costa Rica, nel 1942. Fondatore di importanti associazioni di scrittori, come il Círculo de Poetas Costarricenses e il Movimiento Literario Trascendentalista (del cui ‘Manifiesto Trascendentalista’ del 1977 è coautore), professore di Teoria e Pratica della Creazione Letteraria e Membro Permanente della Academia de la Lengua Española, ha svolto diversi incarichi diplomatici per il suo paese: Ministro Consigliere all’ambasciata di Madrid, ambasciatore presso le Nazioni Unite a New York, ambasciatore Plenipotenziario in Israele, ambasciatore presso l’UNESCO a Parigi. Più volte proposto come candidato al Nobel, ha ottenuto riconoscimenti nazionali e internazionali, tra cui il premio Adonais, il Premio Nacional de Poesía, il Premio de Cultura Ispánica, il Premio Hispanoamericano de Literatura, il Premio de la VII Bienal de Poesía, il Premio Internacional de Poesía Religiosa, il Premio ‘Columbia University Translation Center’, il Premio Centroamericano de Poesía ‘Walt Whitman’, il Premio Mundial de Poesía Mística. Continua a leggere

Biancamaria Frabotta, “Da mani mortali”

Nello scaffale, “Da mani mortali” di Biancamaria Frabotta
a cura di Luigia Sorrentino

Sarà in libreria a febbraio 2012 la nuova raccolta di versi di Biancamaria Frabotta, Da mani mortali  che uscirà con Mondadori nella collana Lo Specchio.

Biancamaria Frabotta, (nella foto di Carla Morselli), una delle più affermate poetesse italiane, autrice di un romanzo e di testi teatrali, ha al suo attivo una vasta produzione poetica e saggistica. Tra i saggi va ricordato, in particolare, “Quartetto per masse e voce sola“, pubblicato da Donzelli Editore nel 2009.

Nella quarta di copertina del libro Da mani mortali si legge: “Con il passare del tempo e dei libri, la poesia di Biancamaria Frabotta tende a farsi sempre più umanamente saggia e pacata, sempre più amica e aperta. Lo si vede nella solida compostezza della pronuncia, nella capacità matura di saper conciliare il proprio sentimento dell’esistere con lo sguardo critico della ragione. Da mani mortali  è un’opera in cui la poesia si confronta sensibilmente con la realtà naturale anche minima del mondo immediatamente circostante, con il pulsare e il crescere delle molteplici vite della campagna, di un semplice orto o di un giardino, sotto il ‘grande disordine del cielo’. Continua a leggere

Eduardo Lourenço, Mitologia della saudade

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

Mitologia della saudade di Eduardo Lourenço  Edizioni Orientexpress, (EUR 11,00) Collana “Gli Ibischi” – Una collana di saggi che nasce dalla nostalgia.” (Perché la nostalgia non dev’essere solo un sentimento. Su di essa occorre ragionare, riflettere, cercare di capire).E se la nostalgia è una delle emozioni più forti che possano segnare un uomo e la sua opera, pensare la nostalgia è anche pensare su ciò che manca all’uomo: che sia rimpianto per ciò che fu, e si è perduto, o mancanza metafisica.

“Gli Ibischi” – come i fiori, dalla bellezza intensa e fugace -sono offerti a lettori che siano segnati, in un modo o nell’altro, da un’assenza. Continua a leggere

Pierluca D’Amato, Haiku Occidentali

Nello scaffale
(I poeti nati negli anni Novanta)
a cura di Luigia Sorrentino

Haiku occidentali di Pierluca D’Amato, Edizioni Orientexpress (euro 7,00).

Pierluca D’Amato: “La mia scelta di comporre haiku all’occidentale è il risultato della scelta di rappresentare immagini e sensazioni così come esse vengono percepite: libere da mediazioni, da gabbie di sorta, capaci d’espandersi, come di restare inosservate, e sempre infine di perdersi negli sterminati campi del-non-essere-più.”

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Benedetta Cibrario, “Lo scurnuso”

La statuetta del Presepe che raffigura uno storpio, vergognoso così come la malattia l’ha ridotto, attraversa intatta il romanzo di Benedetta Cibrario, passando dalla Napoli borbonica fastosa e miserabile a quella sfigurata dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale, fino alla Napoli di oggi, dentro una casa che odora di ‘libri, cera d’api e lavanda’. Lo seguiamo, nella sua immutata e dolorosa bellezza, per vicoli e palazzi, umide stamberghe e salotti sontuosi.

Dalle mani dell’apprendista Sebastiano, orfano di straordinario talento che lo modella scavando nella creta il suo amore per il padre adottivo, il pastoraio Tommaso Iannacone, finisce un secolo e mezzo dopo nel palazzo del duca di Albaneta e fra le mani del fedele Giovanni Scotti, impiegato postale e restauratore, che rimodella assorto arti spezzati, ravviva un incarnato, raddrizza un piede. Per poi arrivare fino alla giovane Vicky, in una villa della penisola Sorrentina, come ‘regalo di benvenuto’ di suo padre: rituale immutabile e promessa di una eternità impossibile. E’ un omaggio alla bellezza, ‘Lo Scurnuso’, alla “curiosità e al rispetto per ogni forma d’arte” e alla “felicità di essere nati napoletani”. Continua a leggere

Isabel Allende “Il quaderno di Maya”

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

E’ in libreria una delle scrittrici contemporanee più apprezzate degli ultimi decenni, Isabel Allende.

Il suo nuovo romanzo dal titolo “Il quaderno di Maya” Feltrinelli, 2011 (17 euro) vede ancora una volta protagonista un personaggio femminile: Maya, una ragazza caduta preda dell’alcol e della droga che riesce però a trovare il coraggio di fuggire da tutto questo.  

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Almanacco dello Specchio 2010-2011

E’ in libreria l’ Almanacco dello Specchio 2010 -2011 (Mondadori, euro 16,00) a cura di Maurizio Cucchi e Antonio Riccardi.

Un grande poeta, una delle voci più originali e autorevoli del secondo Novecento, Giovanni Giudici, è scomparso quest’anno. A lui dedica un saggio Alberto Bertoni in apertura di questo numero dell’Almanacco dello Specchio, che propone anche la rilettura dei versi di Goffredo Parise. Inoltre, a cinquant’anni dalla morte, vengono presentati testi inediti di Lorenzo Calogero, il cui valore attende ancora un adeguato riconoscimento. Continua a leggere

Natàlia Castaldi, “dialoghi con nessuno”

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

“Dove sarà la parola/ rinchiusa in queste mura?/ Una finestra è quanto appare/ di ciò che non ci appartiene/ eppure/ sarebbero bastati mille anni/ per dirsi le cose senza vita”. E’ la poesia inedita che Natàlia Castaldi mi scrive in esergo al suo libro dialoghi con nessuno, Edizioni Smascher, 2011 (euro 14,50). Con una scrittura larga, Castaldi traccia e celebra i luoghi dell’assenza e  si confronta con le scritture degli altri: Mark Strand, Philip Glass, Max Richter, Ana Rossetti, Neil Young, Virginia Wolf, Nelly Sachs, Marguerite Duras, ma anche Marco Rovelli, Francesco Marotta, Francesco Forlani e molti altri:  “Grazie per  gli insegnamenti – scrive – la compagnia nei silenzi, la bellezza, le ombre, le luci, le grida, le note.” Continua a leggere

Antonella Anedda, ‘Salva con nome’

 

Nello scaffale, “Salva con nome” di Antonella Anedda
a cura di Luigia Sorrentino

“Salva con nome” è il titolo della nuova raccolta di poesie di Antonella Anedda in corso di stampa con Mondadori. Il libro sarà nelle librerie prossimamente.
La Anedda – a chi la legge per la prima volta – è una delle più affermate poetesse italiane. Fin dal suo esordio letterario con la raccolta di versi Residenze invernali  Crocetti, (1992),  Arnaldo Colasanti parlò di forme polimetriche complesse,  che lasciano una pausa nel lettore, una pausa che è già il tributo di una conversione poetica.
Proviamo a leggere le poche poesie tratte dalla raccolta inedita Salva con nome di Antonella Anedda. Proviamo a far risuonare in noi la rara lingua di una poesia che parla dal fondo di una mitezza assoluta.
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Valentino Zaichen, ‘Casa di rieducazione’ & Video

Nello scaffale, ‘Casa di rieducazione’ di Valentino Zeichen
a cura di Luigia Sorrentino

Uscirà, prima di Natale, “Casa di rieducazione”, la nuova raccolta di poesie di Valentino Zeichen (che vediamo nella ‘storica’ foto di Dino Ignani)  collana Lo specchio Mondadori  (15 euro).

Uno Zeichen strepitoso e inedito che vi presento nuovamente in questo blog con alcuni dei testi che saranno contenuti nella raccolta mondadoriana.

Zeichen,  fin dal suo primo libro, Area di rigore  (Cooperativa Scrittori, 1974) ci ha sempre raccontato la sua visione della storia e dell’arte con ironia e estrosa eleganza. In questa nuova opera si presenta con un carattere meditativo più assorto.  Vari temi e personaggi entrano nella sua “Casa di rieducazione”,  primo fra tutti Dario Bellezza, amico e poeta forse oggi troppo dimenticato.

Vi consiglio di vedere il video – divertentissimo, catturato da youtube – dove Zeichen legge con una cifra parodico-burlesca La mattanza della bellezza contenuta nella nuova raccolta. Buon divertimento!

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Ciaran Carson, “Prima lingua”

Prima Lingua, Ciaran Carson, Del Vecchio Editore 2011, (euro 13), collana poesia, traduzione di Marco Federici Solari e Lorenzo Flabbi.

In Prima Lingua, vincitore del T.S.Eliot Poetry Prize nel 1993, Carson compone uno spartito per suoni e visioni, trascrivendo il formarsi di un linguaggio poetico che diventi “prima lingua”.

Il suo inglese è dunque “eseguito”, lasciato intravedere e ascoltare nello stato meravigliato e infantile di una lingua appresa, naturale solo nei tecnicismi del gergo marinaro, a tratti paludosa e ribollente (i blop, blub, blah e bobbled che costellano il testo per comporsi in una ballad). […] Questo inglese con le interferenze, sfarfallante, sminuzzato in monosillabi e fonemi che si rincorrono, che sciamano da un’immagine a un’altra, dalla Frigia a Babilonia, incontrando ai posti di blocco della frontiera nordirlandese soldati che si profilano come mummie egiziane dal volto pitturato, è la “prima lingua” che dà il titolo alla raccolta.


(Dall’introduzione Babele/Belfast di M. Federici Solari e L. Flabbi) Continua a leggere

Milo De Angelis, La corsa dei mantelli

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

Chi di voi non ha letto l’indimenticabile racconto fiabesco di Milo De Angelis, “La corsa dei mantelli”, uscito in prima edizione nel 1979 nei Quaderni della Fenice di Guanda? Il direttore responsabile della collana era Giovanni Raboni.

Se non avete ancora letto quel libro memorabile potete farlo oggi perché nelle librerie c’è finalmente la ristampa di “La corsa dei mantelli”. L’editore è Marcos y Marcos, (14,50 euro).

“La corsa dei mantelli” è una leggenda scritta negli anni Settanta e narrata da molte voci, tutte legate a una figura di donna, quasi mitologica, Daina e riproposta da Milo De Angelis, con un’inedita versione teatrale. Continua a leggere

Nicola Vitale, “Figura solare”

E’ in libreria Figura Solare di Nicola Vitale, un rinnovamento radicale dell’arte, Inizio di un’epoca dell’essere Ed. Marietti, 2011 (€. 25,00).

PREFAZIONE
di Maddalena Mazzocut-Mis

Caro Lettore,
il lavoro che ti accingi a leggere non è solo frutto di una ricerca o di una riflessione. È piuttosto teoria applicata; è tecnica che diventa teoria. Il testo “parla” all’epoca attuale e nasce nell’attualità della pratica artistica; apre a questioni legate alla sensibilità e al sentimento, prima ancora che alla ragione; apre alla tecnica artistica prima ancora che all’estetica; supera la morte dell’arte, delineando un’arte solare che, lontano da essere un manifesto d’arte contemporanea, è ricerca di una coerenza di senso, a partire da un percorso artistico ad ampio raggio – una irradiazione solare – per diventare o essere prima di tutto pratica artistica.
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Chiara Gamberale, “Il mio ricordo di Rocco Carbone”

Scrittori 

Chiara Gamberale, “Il mio ricordo di Rocco Carbone”

a cura di
Luigia Sorrentino

3398002756.
A cancellare il numero di telefono di Rocco dalla rubrica del mio cellulare non ce l’ho fatta. Se ne sta ancora lì, dov’è sempre stato, fra il numero di Roberto, un mio amore estivo di tanti anni fa, e di un altro Rocco, padrone di un ristorante italiano di New York.

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Truman Capote, “Ricordo di Natale”

Nello scaffale, Truman Capote
a cura di Luigia Sorrentino

Truman Capote Ricordo di Natale, con illustrazioni di Beth Pech.

Un inno all’amicizia tra le generazioni, nell’America degli anni Trenta. Una storia che va dritta al cuore dei lettori di ogni età.  Buddy e Sook, amici per la pelle, a dispetto di tutto e tutti. E sì, perché Buddy ha solo sette anni e Sook, beh, qualche decina di più – Buddy sa solo che è una sua lontana cugina, ma quello che conta è che è una mattacchiona, sempre pronta a scherzare e a costruire aquiloni – la loro comune passione. Buddy non ha nessun altro al mondo, Sook nemmeno – eccetto quel manipolo di parenti brontoloni che vivono nella loro stessa casa, e li trattano sempre male; forse proprio per via di quella loro irrituale complicità, e magari anche perché loro due sono le pecore nere della famiglia, i parenti poveri. Quello che è certo è che Buddy e Sook si vogliono un gran bene e che ogni anno, quando si avvicina Natale, vanno insieme nel bosco a raccogliere le noci e a comprare un po’ di whisky da quell’indiano burbero e corpulento, per preparare tante torte. Una volta pronte, coi loro risparmi, le spediscono alle persone più disparate, che suscitano la loro ammirazione: il Presidente Roosevelt, per esempio.

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Yves Bonnefoy, Video-Intervista

La Video-Intervista di Luigia Sorrentino a Yves Bonnefoy,  realizzata a Napoli il 27 ottobre 2011 – che potrete vedere cliccando qui sotto – andrà in onda sul canale televisivo Rainews domenica 6 novembre 2011 alle 13.33 e lunedì 7 novembre alle 19.10.

Yves Bonnefoy, nato nel 1923 a Tour, in Francia, è considerato il massimo poeta francese vivente.
Autore, oltre che di liriche poetiche, di prose saggistiche sull’arte, di critica, di teoria letteraria e di racconti. Bonnefoy  è anche un raffinato traduttore in francese di grandi poeti classici.


Luigia Sorrentino ha incontrato Yves Bonnefoy al Museo di Capodimonte di Napoli, in occasione del conferimento del Premio Napoli 2011 – Premio Speciale Poesia Straniera – e dell’assegnazione della Laurea Honoris Causa dall’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”.

[flv]http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/2011/11/bonnefoy_05112011.mp4[/flv]

 

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Paul Auster, Premio Napoli per la Letteratura Straniera 2011

Paul Auster a Napoli: “L’unica cosa di cui mi occupo attivamente è di difendere uno scrittore o un poeta in difficoltà attraverso il Pen e continuare a scrivere”.

 

“I personaggi dei miei libri non sono marionette nelle mie mani, fanno progetti e io li ascolto, loro hanno una vita. A volte vorrei sapere cosa fanno oggi, spesso ho la sensazione che mi siano intorno e resteranno vivi anche dopo di me”. L’autore di ‘Trilogia di New York’ e del più recente ‘Sunset Park’, Paul Auster – oggi a Napoli per ritirare il Premio Napoli 2011 per la sezione Letteratura Straniera – spiega così la genesi dei suoi libri che sono spesso il risultato dell’osservazione profonda dell’animo umano e del mondo contemporaneo.

 

Lo scrittore newyorkese parlando con i giornalisti ha raccontato molto del suo universo di autore e di uomo attento al cinema e ai diritti umani e che pur vivendo nella modernità preferisce continuare a scrivere i suoi romanzi a mano e trascriverli su una vecchissima macchina per scrivere di cinquanta anni fa, non ha l’aiuto, né di un computer e neanche di un cellulare. Continua a leggere

Milo De Angelis, Video-Intervista

Nello scaffale, Milo De Angelis
a cura di Luigia Sorrentino

Ho incontrato Milo De Angelis, una delle voci più decisive e accreditate della nostra poesia degli ultimi decenni, in occasione del Premio Napoli 2011. La conversazione sul suo ultimo libro, Quell’andarsene nel buio dei cortili, (Mondadori, 2010) è avvenuta al Museo di Capodimente davanti a due grandi opere di Anselm Kiefer, Mare nostrum e Hero und Leander realizzate dall’artista per una delle sale del Museo.
Il protagonista delle due opere di Kiefer è il mare, un mare-magma, oscuro, magnetico, dove si stagliano cinque navi di piombo e una in bilico sulle onde.
In quell’andarsene del buio dei cortili  “tutto/ è consegnato/ all’evidenza della fine”. Coerente con la sua meditazione lirica, il poeta ci legge con la cifra inconfondibile della sua voce quattro poesie da Alfabeto del momento, portandoci nel corpo nudo, nel vertice della prima caduta, con “il battere del sangue sulle labbra” .

Video-Intervista a Milo De Angelis
di Luigia Sorrentino
Napoli, 27 ottobre 2011

[flv]http://www.rainews24.it/ran24/clips/2011/11/milo-deangelis.mp4[/flv]