Sergei Esenin
ODORE UMANO
COMMENTO DI FEDERICA GIORDANO
La poesia di Esenin ricorda il linguaggio della Bibbia. La semplicità estrema dello stile e la gravità terrena dei temi diventano mezzi per cantare un prodigio più alto, un mistero che appare minuscolo ed enorme creando un capogiro. In questa poesia, Esenin ci mostra un destino tragico. Il testo ci descrive un animale, ma il lettore sente un’appartenenza, un’esperienza che è stata già vissuta dalla specie, una legge antica che odora di umano. Intanto, mentre si svolge quello che Hölderlin chiama “il grande Destino”, rosicchiano i topi in un angolo.
Корова
Дряхлая, выпали зубы,
Свиток годов на рогах.
Бил ее выгонщик грубый
На перегонных полях.
Сердце неласково к шуму,
Мыши скребут в уголке.
Думает грустную думу
О белоногом телке.
Не дали матери сына,
Первая радость не впрок.
И на колу под осиной
Шкуру трепал ветерок.
Скоро на гречневом свее,
С той же сыновней судьбой,
Свяжут ей петлю на шее
И поведут на убой.
Жалобно, грустно и тоще
В землю вопьются рога…
Снится ей белая роща
И травяные луга.
(1915)
La mucca
Decrepita, le sono caduti i denti,
sulle corna un mucchio di anni.
Il rozzo mandriano la picchiava
la spingeva in altri pascoli.
Il cuore non ama il rumore,
rosicchiano i topi in un angolo.
Pensa un triste pensiero
pensa a un vitello dalla zampa bianca.
Non le hanno lasciato il figlio, alla madre,
non le fu di vantaggio la prima gioia.
E su un palo sotto una tremula
un venticello fa ondeggiare una pelle.
Presto su un campo di grano saraceno,
con lo stesso destino del figlio,
le legheranno una corda al collo
e la manderanno al mattatoio.
Lamentose, tristi e più esili
le corna s’infileranno nella terra…
Sogna la mucca un bianco boschetto
E dei prati pieni d’erba.
Traduzione di Eridano Bazzarelli
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