Rossella Frollà, “Eleanor”

Nota dell’autrice

Eleanor è una reporter e raccoglie in prima persona tutta la conoscenza che il male, la guerra e il terrorismo possono rivelare. La storia va dal conflitto armato in Bosnia (1992/95) agli sbarchi sull’isola di Lampedusa, sulle isole greche, al terrore degli ultimi fatti di Parigi. Eleanor indossa e smette i panni delle vittime e dei carnefici, del bene e del male, dell’Amore e della violenza in un distacco dal sé che la priva di ogni individualità e lascia parlare solo la sua ambizione più alta di portare il bene nel mondo, nel mentre si racconta il male. Quattro storie raccontano la frammentarietà di questo nostro mondo, oggi estremamente agitato e vulnerabile, che pare abbia perso la pace.

Entrano in un gioco virtuoso nelle diverse storie l’Anima e la Verità e trasportano la fragilità che è in noi con tutti i suoi detriti. Vertiginose sono le ascese nei cieli immaturi delle aurore e le discese negli abissi dell’angoscia, della morte e dell’indifferenza che protegge ogni male. Eppure la fragilità nasconde il valore della sensibilità e di quelle intuizioni invisibili che consentono di decodificare emozioni forti e deboli, virtù e nefandezze, aspetti luminosi e oscuri della condizione umana. Fragilità è ciò che spezza, esplode in boato che sposta il baricentro nella proiezione precisa della parola che cura e non ferisce. Il Coro puntualizza i fatti e l’Io della reporter imbocca le stanze delle domande e vive autenticamente le contraddizioni del mondo inuna realtà immaginifica, visionaria, mai destituita di senso, nella coincidenza delle cose, tra Verità e Bellezza, in quell’andare oltre il male.

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Margaret Atwood e Thomas Pynchon

Due anteprime editoriali
a cura di Luigia Sorrentino

di Nicola D’Ugo

Roma, 19 settembre 2013. Sono usciti in questi giorni negli Stati Uniti due romanzi importanti nel panorama della narrativa internazionale: Margaret Atwood con “MaddAddam” e Thomas Pynchon con “Bleeding Edge”.

Entrambi trattano il tema della società digitale in cui viviamo. Il romanzo di Atwood chiude (forse) il ciclo della triade romanzesca che era cominciata nel 2003 con le questioni della clonazione in “Oryx and Crake” (“L’ultimo degli uomini”) e dell’ambientalismo rispetto alla modificazione estetica dei corpi in “The Year of the Flood” (L’anno del Diluvio). “MaddAddam” è ambientato nell’imminente futuro e riprende il nucleo dei ‘ribelli’ del romanzo precedente. Continua a leggere

Jack Hirschman, “The Twin Towers Arcane”

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Jack Hirschman legge una delle sue opere più importanti, “The Twin Towers Arcane”. La lettura e la registrazione sono del 15 luglio 2010, nel corso di “La poesia resistente! Napolipoesia. Incontri internazionali” (ex Asilo Filangieri, Forum Universale delle Culture, Napoli), evento organizzato da Casa della poesia. Al pianoforte Gaspare Di Lieto. Filmato da Luca Granato. La traduzione in italiano è di Raffaella Marzano. © Casa della poesia / Multimedia Edizioni.