Sulla produzione poetica di Fabrizio Bajec (Tunisi, 1975) sono intervenuto criticamente più volte. C’è qualcosa che continua a interessarmi in questo autore, non soltanto relativamente ai risultati della sua officina, ma nelle ragioni stesse e nel tono dei suoi versi. Ragioni e tono molto personali, come dev’essere per un vero poeta, ma in questo caso interessanti rispetto ad un contesto spesso asfittico com’è quello della poesia italiana contemporanea. Continua a leggere
Fabrizio Bajec, “La cura”
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