Nello scaffale, Ivanoe Privitera
a cura di Luigia Sorrentino
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Sono sorpresa e stupita da queste nuove poesie che leggo di Ivanoe Privitera, “L’istante violento” opera vincitrice della VI edizione del Premio Giovane Holden, Collana Versi di segale. Sorpresa e stupita perché Ivanoe canta il pianto e la morte. E a me sorprende che i giovani imparino a morire… cosa vuol dire questo? Ivanoe Privitera si cala nella condizione umana, e piange “un pianto/ che sa di muta trasparenza/ e dell’assente si nutre/ e con la pioggia si confonde/ nella finta quiete del tramonto/fino ad affogare”.
Nessun verso consolatorio, quindi, ma grande consapevolezza. L’urto del presente si fa sentire e genera un vuoto incolmabile, rende nullo anche il tempo. Ma qualcosa si muove, nell’abbraccio del fratello, c’è di sicuro, il desiderio del ritorno.
(di Luigia Sorrentino) Continua a leggere
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Milo De Angelis, video-intervista
Adesso la parola a uno dei poeti italiani più amati dai giovani, Milo De Angelis, nato a Milano negli anni Cinquanta e incontrato da Luigia Sorrentino al Festival Internazionale di Roma “Letterature” , a maggio del 2012, nella storica cornice della Basilica di Massenzio. Potremmo definirlo il padre di un’intera generazione di poeti, un vero e proprio maestro. La sua ultima raccolta di poesie “Quell’andarsene nel buio dei cortili” (Mondadori 2010) raggiunge una dimensione sapienziale ricchissima, capace di trasmettere proprio ai più giovani, grandi emozioni e sempre maggiore consapevolezza del presente.
Video-intervista e montaggio di Luigia Sorrentino
[flv]http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/2012/06/sorrentino-milo-deangelis.mp4[/flv]
Quell’andarsene nel buio dei cortili
“Frantumi” con Hirsh, Simenon e Milo De Angelis
VEDI LA NOTIZIA ALLA FONTE: CULT BOOK
Frantumi di Stas’ Gawronski, con James Hirsh, George Simenon e Milo De Angelis.
L’intervista a Milo De Angelis la troverete intorno al minuto ventisettesimo. La frase che più mi ha colpito del discorso che De angelis fa sulla poesia è questa: “Andarsene. (n.d.r. l’autore fa riferimento al titolo della sua ultima raccolta di versi “Quell’andarsene nel buio dei cortili”). “Andarsene. Mi piace il suono di questo verso, perché è un verso della vita quotidiana che porta con sé la propria morte. Perché la poesia porta con sé la propria fine e ciò che non porta con sé – poeticamente – la propria fine, non è nemmeno degno di iniziare.”
Milo De Angelis
Milo De Angelis, La corsa dei mantelli
Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino
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Chi di voi non ha letto l’indimenticabile racconto fiabesco di Milo De Angelis, “La corsa dei mantelli”, uscito in prima edizione nel 1979 nei Quaderni della Fenice di Guanda? Il direttore responsabile della collana era Giovanni Raboni.
Se non avete ancora letto quel libro memorabile potete farlo oggi perché nelle librerie c’è finalmente la ristampa di “La corsa dei mantelli”. L’editore è Marcos y Marcos, (14,50 euro).
“La corsa dei mantelli” è una leggenda scritta negli anni Settanta e narrata da molte voci, tutte legate a una figura di donna, quasi mitologica, Daina e riproposta da Milo De Angelis, con un’inedita versione teatrale. Continua a leggere
Milo De Angelis, Video-Intervista
Nello scaffale, Milo De Angelis
a cura di Luigia Sorrentino
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Ho incontrato Milo De Angelis, una delle voci più decisive e accreditate della nostra poesia degli ultimi decenni, in occasione del Premio Napoli 2011. La conversazione sul suo ultimo libro, Quell’andarsene nel buio dei cortili, (Mondadori, 2010) è avvenuta al Museo di Capodimente davanti a due grandi opere di Anselm Kiefer, Mare nostrum e Hero und Leander realizzate dall’artista per una delle sale del Museo.
Il protagonista delle due opere di Kiefer è il mare, un mare-magma, oscuro, magnetico, dove si stagliano cinque navi di piombo e una in bilico sulle onde.
In quell’andarsene del buio dei cortili “tutto/ è consegnato/ all’evidenza della fine”. Coerente con la sua meditazione lirica, il poeta ci legge con la cifra inconfondibile della sua voce quattro poesie da Alfabeto del momento, portandoci nel corpo nudo, nel vertice della prima caduta, con “il battere del sangue sulle labbra” .
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Video-Intervista a Milo De Angelis
di Luigia Sorrentino
Napoli, 27 ottobre 2011
[flv]http://www.rainews24.it/ran24/clips/2011/11/milo-deangelis.mp4[/flv]
Premio Cetonaverde 2011
PREMIO CETONAVERDE POESIA 2011- IV edizione –
Il Premio biennale Cetonaverde poesia nasce nel 2005, quando Mariella Cerutti Marocco, con un gruppo di amici poeti, decide di creare una manifestazione capace di dare nuovo slancio e nuova vitalità alla presenza della poesia nel nostro panorama culturale. Si apre inizialmente ai soli giovani autori, ai poeti delle ultime generazioni, che vengono coinvolti in un certame, una vera e propria gara poetica, da svolgersi realizzando, nello spazio di un giorno, un componimento poetico su tema assegnato da una giuria tecnica.
Successivamente, e già a partire dal 2007, vengono introdotti altri due premi di assoluto rilievo in campo internazionale: il premio per il libro di un autore italiano e il premio alla carriera per un grande poeta straniero. Di primissimo piano i nomi dei vincitori del 2007 e 2009: Mark Strand, il premio Nobel Seamus Heaney, e gli italiani Valerio Magrelli e Cesare Viviani.
Nel 2005 erano stati ospiti del premio Giuseppe Conte (poi entrato a far parte della giuria) e il grandepoeta arabo Adonis.
dal 15 -al 16 luglio 2011 Cetona (Siena)
Premio Poesia Giovani . Certame (prima edizione)
Premio Cetonaverde Poesia in Memoria di Luigi e Tere Cerutti
Premio Poesia Edita,
Premio Internazionale alla Carriera