“Del tanto che l’anno passato / soffrimmo, del freddo, del vento, / i brividi a volte risento/ qui, ne la mia pace, se fuori / odo con gli interminabili / fili garrire la bora, / Giorgio, quel freddo di allora / certo tu l’hai obliato”. Sono i primi versi di una poesia inedita di Umberto Saba, trovata fra le carte degli archivi di Anita Pittoni, nel fondo che doveva costituire il nucleo portante del Centro di Studi Triestini. Sicuramente il poeta si riferiosce a Giorgio Fano, l’amico assieme al quale nell’anno 1919 Saba comprerà la Libreria antiquaria. E’ probabile che si tratti, in questo caso specifico dei primi versi di una poesia poi rimasta incompiuta, o addirittura confluiti in un’altra poesia dello stesso Saba con una struttura del verso diversa, perché sottoposta a ‘variante’. Infatti, con la poesia inedita sono state rinvenute nel fondo pittoniano altre quattro poesie manoscritte di Saba che rappresentano versioni totalmente differenti delle poesie edite. Continua a leggere
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Addio a Anita Galliussi Seniga
Se n’è andata a 87 anni Anita Galliussi Seniga, donna tenera e tenace che aveva attraversato gli orrori della Russia di Stalin e del Fascismo.
Il ricordo di MAURIZIO CAPRARA
Anita Galliussi Seniga era una persona buona e gentile. Per ricordarla, ho pensato di riscrivere qui quanto sognava nel 1936, a poco più di dieci anni, e che appuntò in una pagina del suo libro “I figli del Partito”: “Mosca, 22 agosto. Da grande… voglio fare l’aviatrice. Le mie compagne di Ivanovo conoscono questa mia passione e mi chiamano liotcik, cioè pilota. Mi sono lanciata col paracadute da una torre alta venticinque metri costruita nel Parco di cultura e di riposo di Mosca. A dire il vero in cima alla torre, con tutte le cinture già allacciate e con lo sportello della piattaforma di lancio aperto, ho avuto un attimo di esitazione. Sotto vedevo la mamma, piccola, che mi attendeva. Ho fatto un passo nel vuoto e per brevi attimi sono caduta a peso morto, poi il paracadute ha rallentato la discesa. E’ stata un’esperienza meravigliosa”. Continua a leggere
Performance, “Il testamento di Anita Garibaldi” di V. Zeichen
Valentino Zeichen, Il testamento di Anita Garibaldi
Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino
Novità editoriale. E’ appena uscito con Fazi Editore un nuovo libro di Valentino Zeichen Il testamento di Anita Garibaldi (€ 7,50) con postfazione di Italo Moscati; profilo biografico di Anita Garibaldi tracciato da Gabriella Bacelli.
Si tratta di un monologo scritto da Zeichen (nella foto di Dino Ignani) e dedicato alla compagna di vita dell’eroe dei due mondi, Anita, eroina a sua volta, immolatasi per la Patria. Nata in Brasile, Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva detta Anita, a soli 18 anni aveva deciso di seguire Garibaldi in battaglia, diventando poi sua moglie e dandogli quattro figli. Un legame forte e indistruttibile che solo la morte poté interrompere. Continua a leggere
Festivaletteratura, Valentino Zeichen
Festivaletteratura 2011
a cura di Luigia Sorrentino
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Tra gli incontri del Festivaletteratura di Mantova (dal 7 all’11 settembre) quello con il poeta, Valentino Zeichen, sabato 10 settembre alle 21:30, Sagrestia di San Barnaba, (euro 4,50).
Come ha scritto Giuseppe Conte ‘a vederlo camminare diritto e a grandi sicure falcate per le vie di Roma, a sentirlo parlare al telefono con la sua voce teatrale e a tratti enfatica, a ridere con lui a crepapelle dopo uno dei suoi straordinari affondi pieni di humor, di paradosso e di intelligenza, uno direbbe che Valentino Zeichen è poco più che un ragazzo.’ Continua a leggere