E’ Jean-Charles Vegliante il vincitore del Premio Ceppo internazionale poesia Piero Bigongiari

Jean-Charles Vegliante

La consegna del riconoscimento alla Carriera avverrà giovedì 7 ottobre 2021 alla Biglioteca San Giorgio di Pistoia (Auditorium Terzani) alle ore 16.30.

Il poeta vive in Francia, a Parigi, ed è uno dei maggiori poeti fra i contemporanei

L’autore leggerà la “Ceppo Piero Bigongiari Lecture 2021” appositamente scritta per l’occasione e pubblicata all’interno del volume Rauco in noi un linguaggio appena edito da Interno Poesia.

L’antologia contiene le ultime poesie di Vegliante, con alcuni importanti inediti, ha la cura e le traduzioni di Mia Lecomte, poeta e traduttrice dal francese, collaboratrice della rivista di poesia comparata “Semicerchio”.

Vegliante e Lecomte leggeranno le poesie e le traduzioni contenute nell’antologia.

Fra gli interventi, quello del professor Stefano Carrai (professore della Scuola Normale Superiore di Pisa) sul rapporto fra Dante e Vegliante.

Alla manifestazione saranno presenti gli studenti del Liceo Linguistico “Filippo Pacini” guidati da Cecilia Ballotti che interverranno con domande e commenti: le migliori saranno premiate con buoni libri offerti dalla Fondazione Caript da spendere alla Libreria Lo Spazio di Pistoia per il Premio Ceppo Giovani.

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"Senza permesso in un campo"

 
SCOLAMIERO[1]Con la mostra personale di Vincenzo Scolamiero intitolata “Senza permesso in un campo” la Galleria Porta Latina inaugura SABATO 15 NOVEMBRE  (ore 17.00-20.00) la stagione espositiva 2014-2015.
In mostra l’ultima produzione dell’artista, vincitore del Premio Michetti 2014, che torna a esporre in galleria a distanza di due anni dalla precedente mostra “Senza specie”. Visibili oltre venti opere che sviluppano ulteriormente i temi del suo percorso artistico, in cui l’eleganza formale, il controllo puntuale del segno, il dato naturalistico si affinano sempre di più, recuperando al contempo la forza e la densità piena della materia pittorica.
Scrive Lorenzo Canova in catalogo, “Scolamiero è giunto ai risultati di questo ultimo ciclo attraverso un lungo percorso di purificazione, in cui la meditazione interiore sembra infondere un’energica vitalità all’impalpabile ma possente ossatura della tecnica e dello stile, in un lento viaggio interiore dove la materia del mondo viene lentamente assorbita e rarefatta attraverso l’archetipa forza della pittura che interpreta e trasforma la realtà apparente delle cose”. Continua a leggere