Appuntamento
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Lunedì 18 febbraio 2013 alle 18:00 alla Casa delle Letterature di Roma (Piazza dell’Orologio, 3) presentazione del libro di poesie Olimpia di Luigia Sorrentino, Interlinea Edizioni, 2013, (euro 14,00). Prefazione di Milo De Angelis, Postfazione di Mario Benedetti.
Interventi di: Brunella Antomarini, Fabrizio Fantoni e Valentino Zeichen. Sarà presente l’autrice.
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Scrivendo Olimpia, Luigia Sorrentino scrive il libro della sua vita. Olimpia punta all’essenza, tocca in profondità le grandi questioni dell’origine e della morte, dell’umano e del sacro, del nostro incontro con i millenni. Ha uno sguardo lungimirante: sguardo ampio, prospettico, a volo d’aquila. Ma ha anche improvvisi affondi nella fiamma del verso.
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Luigia Sorrentino, video-lettura “La nascita, solo la nascita”
Video-lettura da “La nascita, solo la nascita”, di Luigia Sorrentino (Manni, 2009). Ercolano, (Napoli) Villa Campolieto, Salone delle Feste, 18 settembre 2009.
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“Le poesie de ‘La nascita, solo la nascita’ sono nate da un urlo di dolore e di ribellione e soprattutto, dall’urgenza e dalla necessità di restituire all’umano il sé sacro, che è, per me, il più antico e misterioso legame tra gli uomini. I testi sono stati ordinati e messi insieme seguendo una struttura poematica continuativa e diretta. Gli eventi storici a cui si ispirano indicati nelle note del libro – terremoti, maremoti, attentati, guerre e stragi – fatti lontani e vicini, abbracciano l’umanità intera in un sentire comune, la pietas. Il sentimento collettivo va oltre l’episodio di cronaca, la drammaticità dei singoli avvenimenti, che sono, alla fine, solo evocati. E’ probabile che questi elementi abbiano contribuito a conferire organicità all’intera raccolta, sorretta da un impianto unitario, di tipo narrativo. La recitabilità viene dal fatto che sono versi ‘dalla terribilità tragica’ e quindi perciò stesso, cantabili. E, in un’opera che rivela continuamente l’irriducibilità e la caducità dell’essere, le parole non possono essere che dure, scagliate come pietre. ‘In quella vertebra’, il poemetto che apre la raccolta, riferisce di un evento tragico che ha avuto luogo in un determinato tempo, il tempo degli inizi, mentre ‘La cattedrale’, il poemetto collocato alla fine del libro – che non chiude completamente il discorso – reintroduce, attraverso un’altra nascita, l’Istituzione – il luogo della cattedra – il frammento di una nuova creazione, di qualcosa che comincia ad essere”.
(Dall’intervista di Rita Pacifici a Luigia Sorrentino su La poesia e lo Spirito).
[flv]http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/2011/12/luigia_13122011.mp4[/flv]
Luigia Sorrentino è nata a Napoli. Giornalista e poeta, vive a Roma e lavora a Rainews. Cura per il sito del canale il primo blog di Poesia della Rai. (http://poesia.blog.rainews.it/).
Tra le sue più recenti pubblicazioni: C’è un padre (Manni, 2003), La cattedrale (Il ragazzo innocuo, 2008), L’asse del cuore (in Almanacco dello Specchio Mondadori 2008), La nascita, solo la nascita (Manni, 2009).