Nota di Beniamino Soressi
Con la raccolta poetica intitolata “Viaggi di versi”, l’autrice ha scandagliato il proprio passato, alla ricerca di un modo per interpretare ed esprimere se stessa. Il titolo scelto per la prima sezione, Affreschi, appare molto significativo per riflettere sulla poetica dell’autrice che, partendo da memorie impresse “sull’intonaco dell’anima”, intende richiamare i visi, le usanze, i gesti, le parole e gli ambienti che hanno caratterizzato la propria vita, a cominciare proprio dagli affetti, delineando come in un dipinto immagini di vita quotidiana con la propria famiglia; ecco dunque le poesie dedicate alla madre, al padre e ai nonni. Si propende qui per una lirica narrativa basata sul verso libero per descrivere in modo spontaneo scene di vita domestica.
Un altro tema affrontato dall’autrice è quello dell’“assenza” di soggetti che appartengono al proprio vissuto. Indagare all’interno di queste assenze provoca nostalgia nella poetessa, come recita il titolo di un suo componimento. Di fronte a questo sentimento “l’unica scelta quando non c’è scelta” è la rassegnazione per un tempo scomparso, per il vuoto lasciato. Continua a leggere