L’ambasciata italiana in Nigeria apre agli scrittori locali

L’ambasciata italiana in Nigeria ha ospitato un incontro delle principali associazioni di autori locali, in vista della loro partecipazione alla conferenza per 50 anni della letteratura africana che si terrà a Nairobi (luglio 2012).

Il dibattito è stato presieduto dalla professoressa Vicky Sylvester, capo del dipartimento di Lingua e letteratura dell’università di Abuja, e vi hanno partecipato scrittori come Sule Egya, Benjamin Ubiri, Cecilia Kato, Spencer Okoafor e Lola Shoneyin, (nella foto), vari membri dell’Association of nigerian authors, Abuja literary society e a giornalisti di varie riviste specializzate e di televisioni nigeriane. Fra i temi trattati ci sono stati la necessità di incoraggiare maggiori sovvenzioni pubbliche per la diffusione delle opere e di coinvolgere parallelamente il settore privato locale. Continua a leggere

Nicole Janigro, ‘Le lingue e i luoghi’

Altre scritture: Nicole Janigro ‘Le lingue e i luoghi’
a cura di Luigia Sorrentino

All’inizio non c’era che una sola lingua. Gli oggetti, le cose, i sentimenti, i colori, i sogni, le lettere, i libri, i giornali, erano quella lingua.
Non avrei mai immaginato che potesse esistere un’altra lingua, che un essere umano potesse pronunciare parole che non sarei riuscita a capire. Perché avrebbe dovuto farlo? Per quale motivo?

Agota Kristof, L’analfabeta

Voi vorreste, signori, che vi mostrassi la mia casa natale? Ma mia madre ha partorito nell’ospedale di Fiume, e questo ospedale è ormai distrutto. Non riuscirete a mettere una lapide sulla mia casa, perché anch’essa è probabilmente distrutta. Oppure dovreste mettere tre, quattro lapidi con il mio nome: in diverse città e in diversi stati, ma anche qui io non potrei aiutarvi, perché non so quale è stata la mia città natale, non mi ricordo più dove ho vissuto durante l’infanzia, so appena in quale lingua ho parlato.
Quel che ricordo sono immagini: la palma che dondola e gli oleandri da qualche parte vicino a un qualche mare, il Danubio che scorre torbido, verde, vicino ai prati, una filastrocca: èn-den-dina, ti-raka, tina…

Danilo Kis, Apatride Continua a leggere