Prima Lingua, Ciaran Carson, Del Vecchio Editore 2011, (euro 13), collana poesia, traduzione di Marco Federici Solari e Lorenzo Flabbi.
In Prima Lingua, vincitore del T.S.Eliot Poetry Prize nel 1993, Carson compone uno spartito per suoni e visioni, trascrivendo il formarsi di un linguaggio poetico che diventi “prima lingua”.
Il suo inglese è dunque “eseguito”, lasciato intravedere e ascoltare nello stato meravigliato e infantile di una lingua appresa, naturale solo nei tecnicismi del gergo marinaro, a tratti paludosa e ribollente (i blop, blub, blah e bobbled che costellano il testo per comporsi in una ballad). […] Questo inglese con le interferenze, sfarfallante, sminuzzato in monosillabi e fonemi che si rincorrono, che sciamano da un’immagine a un’altra, dalla Frigia a Babilonia, incontrando ai posti di blocco della frontiera nordirlandese soldati che si profilano come mummie egiziane dal volto pitturato, è la “prima lingua” che dà il titolo alla raccolta.
(Dall’introduzione Babele/Belfast di M. Federici Solari e L. Flabbi) Continua a leggere