Arte e poesia: Miltos Manetas
a cura di Luigia Sorrentino
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Sono due gli appuntamenti a Roma con l’artista greco Miltos Manetas, definito lo psicologo “post-contemporaneo”: il primo, il 22 novembre 2012 alle ore 19:00 al Complesso Monumentale di Santo Spirito in Sassia, (Borgo S. Spirito, 2) nel corso del quale Manetas eseguirà una performance per il progetto SPIRITO DUE, a cura di Valentina Ciarallo. Il secondo, mercoledì 28 novembre 2012 alle ore 19:00 al MACRO, dove Manetas presenterà il progetto speciale After BlackBerry Paintings. (In esposizione al MACRO di Via Nizza dal 29 novembre 2012 al 30 dicembre 2013). Continua a leggere
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Fernande Olivier, “Picasso e i suoi amici”
Nello scaffale: Fernande Olivier
a cura di Luigia Sorrentino
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Compagna di Picasso dal 1904 al 1912, Fernande Olivier è stata partecipe dei primi anni dell’artista a Parigi, testimone dei rapporti intimi e quotidiani fra personalità straordinarie che in queste pagine rivivono per noi con la freschezza di una scoperta. Testimonianza unica, memoria intima e preziosa, che restituisce il colore di un’epoca leggendaria della cultura e dell’arte francese, un’epoca divenuta presto punto di riferimento obbligato per la cultura e l’arte mondiali.
Attorno al giovane e ardente Pablo Picasso e alla sua amante Fernande si stringe un drappello di originali, la «banda Picasso»: il generoso Max Jacob e l’avaro Apollinaire, sempre insieme a Marie Laurencin, l’opportunista; Rousseau il Continua a leggere
William Faulkner, “Poesie del Mississippi”
Transeuropa Nuova poetica pubblica nel 2012 un’opera densissima di William Faulkner, Poesie del Mississippi, (Mississippi Poems) nella traduzione di Vanni Biancone. Scrivere sul serio, era il sogno dello scrittore, sceneggiatore, poeta e drammaturgo statunitense al quale, nel 1949, fu conferito il premio Nobel per la Letteratura. Faulkner, scomparso nel 1962, ‘abituato a vedere il mondo dall’occhio delicato e (chirurgico) con cui inciderà tutte le sue opere’, come evidenzia Marco Missiroli nella prefazione al libro, è uno dei più importanti scrittori statunitensi del Novecento.
‘Ricorderò quest’albero, da vecchio,/ il colle, come il sole inonda la vallata/’ scrive. Sono i versi che aprono la raccolta all’interno dei quali ciascuno può ritrovare se stesso, il proprio paesaggio. Già nell’incipit, infatti, c’è tutta l’emozione del poeta, spinto dalla necessità di testimoniare ciò che per sua natura ‘è insito’ in ognuno di noi. Ricorderò l’oro mattutino – scrive – che entra nella tinta verde del pomeriggio, barattato poi nel sonno a fine giornata? E’ la domanda che pone Faulkner e che caratterizza fin da subito, il pensiero provocatorio e complesso della sua poesia. Essere o non essere, è, da sempre, il problema. L’interrogativo, che non sembra trovare risposta. O meglio: trova la risposta che ciascuno vuole trovare, secondo il proprio destino, la propria necessità. Continua a leggere