Bruno Galluccio, da “Camera sul vuoto”

Bruno Galluccio / Credits foto Dino Ignani

un punto che non ha una posizione
un inizio che non è un inizio
perché non esisteva un prima

interno di sovrapposizioni che non ha esterno
concentrazione infinita di densità e temperatura

caos estremo
e impossibilità di prima luce fuori

la fuga delle galassie inorridite
l’azzardo di creare spazio e tempo

 

*

 

l’universo potrebbe essere nato dal nulla
per una fluttuazione quantistica del vuoto cosmico

un evento casuale improbabile

e anche il prevalere di materia su antimateria
un disequilibrio fluttuante di un istante

e una lunga catena di combinazioni accidentali
per cui siamo qui ora a formulare congetture

 

all’inizio non fu la luce

quell’ammasso di particelle non ancora atomi
era disgregato rovinoso opaco
radiazione che rimbalzava a caso
polvere delle polveri

dovettero passare trecentomila anni
prima che venisse espulsa la luce

da quel momento in poi emersero le tracce
che noi possiamo cogliere dell’universo bambino Continua a leggere