“Benedette foto!” Carmelo Bene visto da Claudio Abate

Appuntamento

Al PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI di Roma (Via Nazionale, 194) è in corso la mostra fotografica “Benedette foto! Carmelo Bene  visto da Claudio Abate” (fino al 3 febbraio 2013).
Il titolo dell’esposizione riprende una frase scritta da Carmelo Bene nella sua autobiografia  ricordando lo spettacolo Cristo 63 per il quale venne accusato di oltraggio e scagionato grazie alle fotografie di Claudio Abate. Nel decimo anniversario della scomparsa di Carmelo Bene, il Palazzo delle Esposizioni ha inteso valorizzare l’ingente archivio delle fotografie di Claudio Abate dedicate al grande artefice del teatro italiano contemporaneo. Continua a leggere

Carmelo Pistillo, Poesie

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

CARMELO PISTILLO è poeta e uomo di teatro, nel senso più largo del termine: drammaturgo, regista, attore.

Nel 1982 per la casa editrice Società di Poesia di Milano ha presentato il primo Festival di Poesia a Milano, svoltosi in Piazza Duomo con la prestigiosa partecipazione di Raphael Alberti, Edoardo Sanguineti, Luciano Erba, Franco Loi, il cantautore Roberto Vecchioni, ed altri numerosi poeti.

Per molti anni ha collaborato con HYSTRIO, trimestrale di spettacolo diretto da Ugo Ronfani, indiscusso maestro di giornalismo, dove ha svolto l’attività di critico teatrale e letterario. Continua a leggere

Biancamaria Frabotta, “Concerto per voce sola”

Da mani mortali, di Biancamaria Frabotta
A cura di Luigia Sorrentino

Il 28 febbraio 2012 alla Libreria Koob di Roma Biancamaria Frabotta in occasione dell’uscita della sua ultima raccolta di versi Da mani mortali  (Mondadori, Milano 2012) ha tenuto un Concerto di poesie per voce sola. Ognuno dei quattro tempi del concerto era preceduto dalle introduzioni critiche di Carmelo Princiotta che vi ripropongo in questo blog.

Da mani mortali è un itinerario nella vita attiva. Biancamaria Frabotta apre infatti il suo nuovo libro di poesia con Gli eterni lavori. Il racconto della coltivazione di un campo (con dietro il grande modello delle Georgiche) si unisce a una meditazione laica sul Secretum di Petrarca, a un’interrogazione sui rimedi. La viandanza trascolora nel pendolarismo fra città e campagna, fra il luogo della storia e della norma, delle nostre normalità anche alienanti, e il luogo di una natura lavorata con fatica, dunque tutt’altro che evasiva. Viene corretto, tra l’altro, l'”ottimismo” virgiliano, in base al quale l’ostinato lavoro vince tutto. Quando in campagna si porta con sé la città e viceversa, nella tratta fra Roma e la Maremma, il passo può risentirne: «So da quale piede zoppichi» sono le parole pronunciate da Agostino contro Francesco nel Secretum e riportate in epigrafe agli Eterni lavori, anche se per essere rovesciate al loro interno. Nel Secretum si tratta di una zoppia morale, causata dal dissidio fra la gloria e la virtù, negli Eterni lavori è piuttosto un’infiammazione sentimentale, dovuta al conflitto fra stoicismo e nostalgia. Continua a leggere

Firma l’appello per salvare la casa di Carmelo Bene

“Inizia oggi, 23 febbraio 2012, la campagna, a cura di ‘Gli Altri – Settimanale’ (da venerdì in edicola) e Sigismundus Editrice (www.sigismundus.it), per salvare la casa paterna di Carmelo Bene.

Leggi, firma (in commento) e diffondi il link alla Lettera aperta destinata a Nichi Vendola, alla Regione Puglia, alla Provincia di Lecce e ai nuovi proprietari della casa: “Caro Nichi, salviamo la casa di Carmelo Bene”.

Davide Nota e Gianluca Pulsoni

(su twitter: #carmelobenecomune)

Tra i primi firmatari: Maurizio Costanzo, Enrico Ghezzi, Piero Sansonetti, Roberto Silvestri e molti altri Continua a leggere

Carmelo Bene, e il “Manfred” di George Gordon Byron

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=zde1C7U_a0g[/youtube]

«Ci sono più cose in cielo e terra. Orazio,/Di quante non ne immagini la tua filosofia»): sono le parole che Amleto rivolge all’amico fedele allorché si tratta di giurare fedeltà allo spettro. E sono anche i versi che due secoli dopo, Byron pone come epigrafe a Manfred, un’opera composta, a detta dell’autore, in uno stato d’animo «metafisico».