Pensieri sulla poesia
di Salvatore Carvelli
«Credo sia come quando all’ improvviso, ti trafigge la tristezza o ti rallegra il buon umore. Non sai comprenderne sempre il momento o il perché, ma ti arrivano in petto come se fossero invisibili frecce lanciate da l’etereo arciere. Questo è quello che mi capita quando mi vien da far poesia. Il cuore e l’anima sono predisposti a ricevere tristezza ed allegria così come il cuore e l’animo di un poeta sono predisposti a creare versi. C’è, tuttavia, un momento che prediligo più di altri quando scrivo, ed è il mattino presto. Sono ore di estrema quiete. Così come la lettura, anche se spesso posso leggere di pomeriggio o di sera perché il lavoro mi occupa tutto il giorno. In prevalenza mi piace leggere di storia e di poesia, alternando con quotidiani ( specialmente in rete ) e informazioni di natura politica. Amo raccontare il mondo ai miei figli e raccontargli del mio lavoro e delle mie passioni che credo siano chiare. Il mio lavoro è tecnico. Faccio il geometra.» Continua a leggere