Opere Inedite, Vincenzo Celli

Alla domanda: <<Perchè scrivi?>> Vincenzo Celli risponde quasi chiudendosi: <<Non lo so, e sinceramente, spero di non scoprirlo mai.>>
Però poi Vincenzo scrive : “Il mio rapporto con la poesia – o il suo rapporto con me – è nato da poco. Ho iniziato a scrivere a quarantacinque anni e oggi ne ho cinquanta.”

Vincenzo usa la parola con parsimonia perchè forse sa – ha capito – che nessuna personale sfumatura aggiungerebbe qualcosa al sentimento della poesia che – infine – si fa da sè.  
E così Vincenzo passa accanto alla poesia dei padri, che a loro volta sono passati accanto alla poesia dei loro padri, fino ad andare sempre più indietro. Passare accanto ai padri e aprire bene gli occhi per guardare sul “pelo dell’acqua”, sul sentimento che si fa crescere, che si fa poesia.

“Per me la poesia è un mistero che non so spiegare, se non attraverso le stesse cose che scrivo.”
                                        di Vincenzo Celli
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