La scrittrice britannica Christine Brooke-Rose, uno dei grandi autori sperimentali della letteratura inglese della seconda metà del XX secolo, se n’è andata all’età di 89 anni nella sua casa nel sud della Francia, dove viveva dal 1989. L’annuncio della scomparsa è stato dato dalla stampa londinese che ha citato come fonte la famiglia.
Scrittrice dalla progettualità erratica e combinatoria, che ha privilegiato gli spazi di confine, assimilazione e decostruzione, ha esplorato il linguaggio fino alle sue estreme conseguenze in romanzi che hanno lasciato il segno nello sperimentalismo europeo: “Fuori” (1964), “Simile” (1966), con cui ha vinto il James Tait Black Memorial Prize, “Tra”, (1968, tradotto in italiano da Feltrinelli), “Attraverso” (1975), “Amalgamemnon” (1984), “Xorandor” (1986), “Verbivore” (1990), “Textermination” (1991) e “Next” (1993). Continua a leggere