Introduzione dell’Autore
L’assenza con il suo vortice negativo imprime indicibili incisioni nel subconscio, tali da annullare ogni res extensa, in un naturale sottofondo di angoscia, che riporta i termini del logorio e del pronunciamento.
Così la poesia, intrappolata nelle circonvoluzioni, fra realtà materiale e realtà dell’immaginazione, trasforma il livello più alto della mesta riflessione nel possibile desiderio di trascendenza. Ecco che nel fondo mitopoietico della memoria si abbozza quello che sarà il “verso”, musicale e ritmico, per divenire sul destino soccombente della solitudine.
La suggestione vibra ancora di tutte le scintille di cui il tempo trascorso, generoso e spiritualmente fecondo, continua a infiammare il grembo che ha custodito un legame intimo e viscerale con la persona amata. Continua a leggere
Antonio Spagnuolo, "Come un solfeggio"
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